Introducendo le due nuove stampanti inkjet per l’ufficio in formato A3 – WorkForce Pro EP-C7000DW e WorkForce Pro EM-C7100DWF – Epson amplia la gamma e conferma l’impegno nei confronti della tecnologia inkjet a freddo Heat-Free, allo stesso tempo abbandonando definitivamente la vendita di modelli laser.
Secondo le previsioni degli analisti IDC, il mercato delle stampanti inkjet in Europa occidentale registrerà una crescita del 7,6% nel periodo 2023-2028. Al contrario, per il mercato delle stampanti laser è prevista una contrazione del 2,2%.
L’obiettivo di porre fine alla vendita di stampanti laser in tutto il mondo entro il 2026 è stato definito due anni fa nell’ambito di strategie aziendali per la sostenibilità. Ora Epson Europa tiene fede all’impegno assunto, confermando di aver cessato la vendita di stampanti laser nell’intera regione.
L’azienda afferma che la decisione di concentrarsi esclusivamente sulle stampanti inkjet a freddo è stata presa sulla base del grande potenziale offerto dalla tecnologia inkjet proprietaria Heat-Free, indicata come in grado di portare progressi significativi in termini di sostenibilità.
A differenza della stampa laser, che richiede calore per fondere il toner sulla carta, la tecnologia inkjet di Epson funziona a freddo e unisce il vantaggio dei minori consumi energetici alla riduzione delle parti da sostituire durante la vita utile del dispositivo, diminuendo l’impatto ambientale in modo significativo.
Le nuove stampanti WorkForce Pro EP-C7000DW e WorkForce Pro EM-C7100DWF sono formato A3, pensati per piccoli uffici e gruppi di lavoro che necessitano di stampe di qualità a colori. Qeste unità da 25 ppm e con supporto fronte/retro, secondo il produttore sono un’alternativa più economica ed efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle stampanti laser.
“Per quanto riguarda il mercato delle stampanti – ha dichiarato Luca Motta, Head of Sales Office Print di Epson Italia – la nostra attività continuerà a essere incentrata sulla tecnologia proprietaria inkjet a freddo con testina piezoelettrica”.
Secondo una recente ricerca commissionata da Epson in Italia troppa tecnologia può generare lacune nell’apprendimento.