Abbiamo già detto che sarebbe stato molto importante per il futuro non solo degli utenti ma anche di Apple come azienda. E adesso, dopo averlo provato, possiamo confermarlo. Questa della diagnosi audiometrica e dell’uso come primo grado di aiuto (addirittura riconosciuto come vero “apparecchio acustico”) per chi ha problemi di udito è la vera rivoluzione per le AirPods Pro. Lo abbiamo testato sul campo, finalmente. Perché c’è stato un po’ di confusione.
Ricapitoliamo: quando Apple ha presentato le nuove funzionalità di iOS 18 durante la WWDC della scorsa estate, una delle cose più interessanti presentate è questa funzione che consente di utilizzare le AirPods Pro 2 e superiori.
Di che parliamo
Il sistema consente di fare una diagnosi dell’udito (ancora non ci sono, ma arriveranno) sia come test audiometrico per la misurazione dell’udito che come vero e proprio apparecchio acustico che consente di fornire un aiuto a chi non sente più bene: grazie al machine learning è possibile selezionare e regolare non solo certe frequenze ma addirittura una singola voce. La magia della AI la rende udie e il gioco è fatto.
Va detto che la novità con iOS 18 arriva piano, e sbarca solo in alcuni paesi e non in altri. L’Italia per qualche ragione che non è facile da esplorare, è stata messa in coda, ma adesso, con la seconda major realease dietro l’angolo, finalmente anche da noi si potrà usare le AirPods con iPhone o iPad con la versione 18.2 di iOS o iPadOS (qui le specifiche aggiornate di Apple) per attivare le funzioni di test e di aiuto.
Un test per vederci e sentirci meglio
Il test è fondamentale perché moltissima gente non cura l’udito e non fa neanche banali visite di controllo. L’udito però si danneggia con grande facilità: Apple in passato ha realizzato sistemi di protezione acustica per suoni troppo forti, sia segnalandolo che offrendo modalità dinamiche di cancellazione del suono. Tuttavia, non aveva finora trovato un modo per arrivare a un mercato di centinaia di milioni di persone che hanno problemi crescenti di udito.
L’idea della nostra prova con la beta di iOS 18.2 e iPhone 16 Pro più AirPods Pro con custodia Lightning (la più vecchia) è proprio capire come va nel dettaglio questa funzione che serve a riportare l’attenzione dei prodotti Apple sulla salute. Un’are dove l’azienda guidata da Tim Cook ha fatto e sta continuando a fare molto bene.
Infatti, il problema che si incontra quando la tecnologia incontra la salute è che spesso il risultato è un compromesso tra accessibilità e precisione. Invece, come nella migliore tradizione di Apple, ci ha stupito molto la capacit di rendere facile per tutti un test che tanto semplice non è.
Infatti, il nuovo test dell’udito di Apple, integrato nelle AirPods Pro 2, rompe questo paradigma in modo sorprendente. Dopo una prova approfondita, emerge un quadro davvero notevole: la democratizzazione della diagnostica audiologica è finalmente realtà, con uno strumento validato clinicamente che si nasconde in un paio di auricolari wireless. Un’innovazione che potrebbe modificare radicalmente l’approccio alla salute dell’udito per milioni di persone.
La semplicità come punto di forza
L’approccio di Apple alla diagnostica audiologica parte dalla semplicità assoluta. Il test è accessibile dalle impostazioni degli AirPods o dall’app Salute, con un’interfaccia che elimina ogni barriera psicologica tipica dei test medici. Occorre avere un iPhone capace di utilizzare iOS 18.2 (noi abbiamo usato la beta pubblica) e avere un paio di AirPods Pro 2, versione Lightning o Usb-C. La chiarezza del processo guida naturalmente attraverso ogni fase, trasformando un esame potenzialmente ansiogeno in un’esperienza quasi ludica. Il livello di dettaglio nella progettazione dell’interfaccia utente rivela anni di ricerca sull’accessibilità.
L’intero processo è stato ripensato per eliminare ogni fonte di stress. Le spiegazioni sono chiare ma non pedanti, le animazioni sono rassicuranti senza essere banalizzanti. La progressione attraverso le varie fasi del test segue un ritmo naturale che mette a proprio agio anche chi non ha dimestichezza con la tecnologia. Ci siamo ritrovati perfettamente nei vari passaggi, senza rischio di sbagliare. L’attenzione ai dettagli e il minimalismo funzionale si rivela in ogni aspetto dell’interfaccia. Dalle icone ai messaggi di feedback, tutto è stato progettato per rendere l’esperienza il più possibile naturale e priva di stress, senza sacrificare la precisione scientifica del test.
L’ambiente è fondamentale
La preparazione all’esame rivela l’attenzione ai dettagli tipica di Apple. Il sistema monitora costantemente il rumore ambientale, guidando nella ricerca del luogo ideale per il test con una pazienza sorprendente. Non serve una camera anecoica: basta un angolo tranquillo della casa o dell’ufficio, con il software che si adatta intelligentemente alle condizioni reali. Se il vicino sta usando il trapano o se in strada svuotano i bidoni della rumenta, basta spostarsi un po’ più in là o aspettare un attimo.
La chiave è semplicissima: la tecnologia di cancellazione del rumore degli AirPods Pro 2 viene sfruttata in modo innovativo per garantire risultati accurati. Il sistema è in grado di compensare piccole variazioni nel rumore ambientale, permettendo di completare il test anche in condizioni non perfettamente ideali ma comunque accettabili.
L’interfaccia fornisce feedback in tempo reale sulla qualità dell’ambiente acustico. Se il rumore di fondo aumenta troppo, il test si mette automaticamente in pausa, riprendendo solo quando le condizioni tornano ottimali, garantendo così la massima accuratezza dei risultati. Questo a nostro avviso è un modo molto ingegnoso e intelligente di sfruttare strumenti già disponibili per nuovi scopi. Ottimo.
Precisione senza compromessi
La verifica del fit delle cuffie rappresenta un capolavoro di ingegneria applicata alla vita reale. Il sistema controlla l’aderenza dei gommini con una precisione chirurgica, suggerendo aggiustamenti quando necessario e verificando continuamente la qualità del posizionamento. Questa attenzione al dettaglio garantisce risultati affidabili quanto quelli ottenibili in uno studio audiologico professionale.
La tecnologia proprietaria di Apple per il rilevamento del posizionamento viene utilizzata anche qui in modo davvero innovativo. Il sistema è in grado di rilevare anche minimi disallineamenti che potrebbero compromettere l’accuratezza del test, guidando con precisione verso la posizione ottimale.
E poi inizia il test vero e proprio. Il processo di verifica è completamente automatizzato ma trasparente. Gli utenti vengono informati di ogni fase e dei motivi di eventuali richieste di aggiustamento, creando un senso di fiducia nel processo e nei risultati.
L’esperienza del test
Il cuore dell’esperienza è sorprendentemente coinvolgente e professionale. Una sequenza scientificamente calibrata di toni attraversa lo spettro udibile, mentre un’interfaccia minimalista registra le risposte con precisione millimetrica. Le animazioni sullo schermo mantengono l’attenzione anche durante i silenzi, con un design che bilancia funzionalità e coinvolgimento. Il progresso è sempre chiaro, eliminando l’incertezza tipica dei test medici tradizionali. Il lavoro qui è stato fatto a metà fra il team scientifico di Apple, che si interfaccia con i comitati scientifici con medici che verificano le scelte fatte e i test effettuati in versione prova, e quello interno del design che lavora per l’esperienza utente.
Tutto è pensato per funzionare nel modo più semplice possibile. A pensarci, però, la complessità dietro le scelte fatte da Apple è enorme, e probabilmente l’interfaccia e il processo dell’azienda faranno ancora una volta scuola in un settore, quello dei test audiometrici, che sono famosi per molti motivi ma non per essere necessariamente “amichevoli”. Per noi è sorprendente come ancora una volta Apple sia riuscita a fare la differenza.
La durata complessiva di circa cinque minuti è un compromesso ottimale tra accuratezza e praticità. Il sistema alterna i test tra orecchio destro e sinistro in modo intelligente, prevenendo l’affaticamento e mantenendo alta l’attenzione. La progressione delle frequenze testate segue un protocollo clinicamente validato.
L’interfaccia comunica costantemente senza essere invasiva. Piccole animazioni e feedback visivi mantengono l’utente coinvolto anche nei momenti di silenzio, mentre indicatori di progresso chiari eliminano l’ansia dell’attesa tipica dei test medici. Non abbiamo rilevato nessun dubbio o tentennamento, né abbiamo avuto problemi ripetendo il test tre volte sempre con gli stessi risultati anche in momenti diversi.
Risultati che parlano chiaro
La presentazione dei risultati bilancia magistralmente autorevolezza scientifica e accessibilità. Gli standard medicali internazionali vengono tradotti in un linguaggio comprensibile senza perdere precisione, offrendo una visione chiara della propria situazione uditiva. Il confronto con i parametri internazionali offre un contesto immediato, mentre i suggerimenti personalizzati indicano con chiarezza il percorso da seguire.
L’integrazione con l’app Salute permette di monitorare l’evoluzione nel tempo. La visualizzazione grafica dei risultati rende immediatamente comprensibili anche piccole variazioni, mentre la possibilità di esportare i dati in formato professionale facilita il dialogo con gli specialisti. C’è un po’ di emozione quando arriva il risultato finale che, per fortuna di chi scrive, nonostante i 50 siano passati già da tempo, è sorprendentemente buono. Anche per questo non siamo in grado di vedere la seconda metà del servizio, cioè la tara che viene fatta automaticamente agli auricolari per trasformarli in piccoli aiutanti per sentire un po’ meglio nel caso di piccole mancanze auditive. E aggiungiamo meno male, se ci permettete, almeno nel nostro caso.
Il sistema non si limita a fornire numeri, ma offre una vera e propria consulenza digitale. Lo abbiamo visto in una demo fornita da Apple. Le raccomandazioni sono calibrate sul livello di gravità rilevato, suggerendo quando è il caso di consultare un professionista o quando bastano semplici accorgimenti preventivi.
L’impatto sociale è rilevante
Le implicazioni di questa innovazione sono profonde e potenzialmente rivoluzionarie. Con oltre 1,5 miliardi di persone affette da problemi di udito nel mondo, uno strumento di screening accessibile e preciso può davvero cambiare il paradigma della prevenzione audiologica. La facilità d’uso e l’integrazione con dispositivi di uso quotidiano potrebbero finalmente convincere quella vastissima fascia di popolazione che rimanda da anni un controllo necessario.
La democratizzazione della diagnostica audiologica ha implicazioni che vanno oltre la salute individuale. La diagnosi precoce può prevenire l’isolamento sociale legato ai problemi di udito, con benefici che si estendono al benessere psicologico e alle relazioni interpersonali.
Il potenziale impatto sul sistema sanitario è significativo. Rendendo accessibile uno screening di primo livello, si potrebbero indirizzare agli specialisti solo i casi che realmente lo necessitano, ottimizzando le risorse del sistema sanitario.
Valutazione finale
Dopo settimane di test intensivi in varie condizioni, il giudizio sulla nuova funzionalità è eccezionalmente positivo. Apple è riuscita nell’impresa di trasformare un test medico specialistico in un’esperienza accessibile senza compromettere la qualità scientifica. La combinazione di hardware raffinato e software intelligente stabilisce un nuovo standard nel settore della diagnostica consumer.
Pro:
- Precisione clinicamente validata
- Esperienza utente eccellente
- Integrazione perfetta con l’ecosistema Apple
- Privacy dei dati garantita
- Follow-up e suggerimenti pratici
Contro:
- Richiede AirPods Pro 2
- Necessità di ambiente relativamente silenzioso
- Alcune limitazioni nell’esportazione dei dati
Voto: 9.5/10 Un esempio virtuoso di come la tecnologia possa democratizzare l’accesso alla diagnostica medica senza compromessi sulla qualità