Apple farà pagare l’utilizzo delle funzioni di intelligenza artificiale integrate in Siri? La domanda sorge da qualche indizio apparso nella beta di iOS 18.2 che lascia immaginare, se non altro, un piano che potrebbe essere dispiegato alla bisogna.
Secondo quello che nota il sito americano MacRumors, nei settaggi del sistema operativo per iPhone appare ora la possibilità di passare a ChatGPT Plus, ovvero al piano a pagamento del servizio di intelligenza artificiale. In assenza del pagamento a quanto pare sarà possibile usare solo un numero limitato di richieste di servizi avanzati, superata questa soglia il sistema porterà l’Ai ad un livello basico, lo stesso dei servizi gratuiti oggi disponibili a tutti per 24 ore.
Rafforza l’ipotesi di un limite di utilizzo dei servizi avanzati, un pannello che offre la possibilità a chi ha già un abbonamento, di fare il log in in ChatGPT direttamente da iOS per continuare ad usare la modalità a pagamento senza incorrere nei limiti.
Ricordiamo che ChatGPT Plus con un costo di 20$ al mese offre limiti di utilizzo molto più elevati, circa cinque volte superiori a quelli degli utenti gratuiti, a GPT-4o. Una volta esaurito il limite, chi ha un abbonamento Plus passa da GPT-4o a GPT-4, gli altri scendono GPT-3.5. La versione plus offre accesso a dati di analisi, caricamento di file, navigazione, modalità vocale avanzata e la generazione di immagine DALL·E.
Anche se la scelta di limitare l’accesso all’Ai di ChatGPT offrendo una versione a pagamento (magari con la classica percentuale del 30% richiesta ad OpenAI) non è del tutto sorprendente visti i trascorsi di Apple, va notato che i concorrenti della Mela hanno intrapreso una strada diversa. Google e Samsung offrono, almeno per ora, servizi avanzati totalmente gratuiti grazie ai quali i loro clienti possono verificare di persona l’utilità dell’Ai.