Quello tra il nuovo monitor Benq MA320U e i Mac è un matrimonio annunciato, che farà felici i possessori di un MacBook Pro e pure quelli di un Mac mini, specie se professionisti del mondo della comunicazione.
Un sodalizio, quello tra Mac e i suoi monitor serie MA che Benq spinge sin dalle pagine del suo sito web dma che in realtà è più ampio di quanto ci si aspetti, perché se è vero che funzionano anche su PC Windows, possiamo dire che questi monitor da 27″ e 32″ sono progettati e pensati per Mac, in ogni dettaglio. Noi abbiamo provato il modello più grande da 32″ ma anche il 27″ è interessante visto che Apple non propone un iMac di queste dimensioni e l’abbinamento con un monitor dedicato può essere la soluzione per chi vuole costruirsi una sorta di iMac con pezzi separati.
La scatola, un origami ecologico
Per la scatola Benq non ha badato a soluzioni di grafica molto ricercate, l’intera scatola è un origami di cartone ecologico molto ben progettato, che oltre a proteggere il display durante il viaggio, ne facilità l’estrazione.
I tre pezzi del Benq MA320U (piede, braccio e Display) possono essere montati molto facilmente anche da una persona sola, una operazione che richiede non più di 5 minuti, con qualche minuto in più speso solo per valutare il passaggio dei cavi.
L’intera struttura è in plastica robusta di colore grigio chiaro finemente satinata (il colore è lo stesso del MacBook Pro Silver) nel piede, nel braccio e nella parte posteriore del monitor, che presenta il logo Benq discretamente solo nella parte superiore del braccio, lasciando ibrida tutta la superficie posteriore.
Il display è rotabile di 90° in entrambi i sensi, e anche inclinabile di qualche grado nell’asse orizzontale, in modo da trovare la giusta posizione di fronte all’utente.
La rotazione nell’asse orizzontale è fondamentale, perchè la massima estensione del braccio non permette la rotazione nitida, serve prima inclinare il display.
Connessioni
Gran parte dei connettori del Benq MA320U sono posizionati nella parte bassa posteriore, in bella vista e molto comodi da raggiungere: in questa posizione troviamo due HDMI 2.0, un USB-A, un USB-C (con alimentazione sino a 15W, quindi adatto per ricaricare smartphone, cuffie o piccoli device), un secondo connettore USB-C con potenza sino a 90W. Questo significa che il monitor è capace di alimentare un MacBook Pro da 14″ (che richiede 70W) alla massima velocità (così come un MacBook Air e la maggior parte dei PC commerciali), ma anche un MacBook Pro da 16″, seppure a velocità più lenta e quando non a picco di carica.
La connessione USB-C è ovviamente la favorita, a meno che non abbiate un Dock USB-C o Thunderbolt che gestisca tutte le periferiche, in quel caso la scelta migliore forse è uno dei due connettori HDMI, anche se ci sarebbe piaciuto di più avere un DisplayPort.
Essendo il Benq MA320U un monitor da studio e non da gaming, le caratteristiche superiori garantite da DisplayPort (come la maggiore frequenza di refresh) non sono necessarie, ma in caso può usare comunque un HUB terzo. Ad ogni modo sino a che Apple non guarderà al mercato gaming in modo più serio, il DisplayPort rimarrà al di fuori degli interessi dell’utente Mac medio.
Subito a fianco la presa di alimentazione (il monitor ha un alimentatore integrato, dettaglio molto apprezzato) e più in basso, nella parte esposta sotto il display, un ingresso jack per le cuffie, una seconda presa USB-A, il pulsante per l’alimentazione (che si illumina di diversi colori a seconda degli stati) e un piccolo joystick che permette la navigazione tra le (poche) voci OSD.
La presa USB-A e il jack sono in posizione ottimale per chi deve gestire frequentemente questi connettori (come ad esempio usare spesso chiavette USB-A, di cui i MacBook Pro sono sprovvisti da anni) perché la posizione inferiore è agevole.
OSD 2.0, veramente interessante
Contrariamente alla quasi totalità dei monitor in commercio, questo Benq MA320U non ha un vero e proprio menu OSD (On Screen Display, un piccolo menu che permette la personalizzazioni di alcuni parametri hardware al di la del sistema operativo): un clic sul joystick attiva in sovrapposizione la lettura e scrittura dei parametri di luminosità e volume, oltre alla scelta dell’ingresso e ad un quarto parametro riassuntivo delle funzioni attive sul display, niente di più.
Scaricando però l’app Display Pilot 2 (disponibile per Windows e per macOS) è possibile accedere a molti più parametri in modo molto più comodo, oltre ad attivare la sync diretta tra le funzioni del sistema operativo e quelle del display.
Con l’app in funzione, (del monitor) direttamente usando i relativi tasti funzione sulla tastiera del portatile, così come di una tastiera esterna di un Mac mini, una grande comodità.
L’app permette anche altre opzioni, come la scelta del profilo colore, la velocità delle porte USB-C e molti dettagli relativi al funzionamento del monitor: se siete degli utenti molto attenti e volte una personalizzazione molto alta di ogni parametro, qui a avrete di che divertirvi.
Colore e sincronia
Il pannello del display del Benq MA320U offre una copertura colore del 99% di sRGB e 907% DCI-P3, il che significa che può essere utilizzato anche in realtà professionali per fotografia e disegno, oltre che impaginazione, ma è ottimo anche per l’uso generico da ufficio con l’unica limitazione dell’ambito gaming, che richiede tipicamente frequenze più alte (qui limitata a 60 Hz).
La notizia più bella è che per chi lo usa assieme ad un MacBook Pro, il display si avvicina molto alla qualità e al segnale del display integrato nel portatile, con una soluzione davvero molto comoda.
La risoluzione 4K è comoda, ma per chi come chi scrive preferisce adottare soluzioni intermedie, il pannello stesso permette di scendere di qualche gradino, ma manca della risoluzione 3360×1890, che è disponibile solo nel pannello impostazioni di macOS.
In uso
Come ci aspettavamo, leggendo le specifiche nel sito web del produttore, questo nuovo Benq MA320U è davvero un monitor interessante, soprattutto per la parte software.
Sia chiaro, apprezziamo il design pulito e comodo (forse più comodo che pulito, dato che i connettori sono sempre in bella vista) e la presa USB-A inferiore che è molto utile quando dobbiamo usare una classica chiavetta USB, per i dato o anche per i dongle delle cuffie, ma è l’integrazione la parte migliore, quel feeling particolare che non si può descrivere facilmente ma di cui ci si accorge solo nella prova personale.
L’audio del monitor è buono, senza lode ne gloria, ma inferiore alla qualità degli speaker del MacBook Pro, ma è anche vero che può essere una soluzione comoda per chi preferisce tenere il portatile chiuso e usare un solo display oppure usarlo in stereofonia al posto dello speaker di un mac mini
I comandi di luminosità e di controllo volume sono comodissimi e inaspettati, i primi più dei secondi, ma è la bellezza e l’accuratezza delle opzioni offerte dall’app che stupisce e spinge per provare parametri che altrimenti sono dedicati a pochi utenti specializzati.
Tra questi, l’HDR che è comodo (anche nell’attivazione) ma che non ci ha impressionato moltissimo, ma è anche vero che è molto arduo, se non impossibile, trovare un HDR degno di nota per un display al di sotto dei 1.000 Euro.
Per il resto la costruzione appare robusta, il piede presenta una superficie non troppo grande su cui posarsi, con un conseguente risparmio di spazio sulla scrivania (sempre ben accetto) e anche la regolazione dell’altezza è molto semplice e pul avvenire anche con una mano sola.
Conclusioni
Considerato il design, l’altissima integrazione, l’alta personalizzazione, il numero dei connettori e la qualità del pannello, ottimo per chi usa il Benq MA320U in ottica professionale, è innegabile che si tratti di un monitor davvero interessante.
Se avete un portatile, specie un MacBook Pro, l’integrazione è molto buona e l’affinità si avvicina ai display di Apple, alla metà del prezzo, il che è una buona notizia anche nell’uso quotidiano.
Ovviamente il Benq MA320U è diverso dall’Apple Studio Display per molti versi: la costruzione è in plastica ivece che in metallo, lo schermo è opaco invece che lucido e non ha 4 porte Thunderbold, che offrono un approccio molto diverso soprattutto per l’utente professionale. Ma a meno della metà del prezzo offre comunque una buona affinità di colore e un ottimo compromesso per quanto riguarda luminosità e colore, qualità che magari l’utente professionale privilegia.
Se invece avete un modello Desktop, come il recente Mac mini, è chiaro che alcune caratteristiche si perdono, ma resta l’alta affinità con macOS e la qualità del pannello, che in alcuni casi resta la prima condizione di scelta.
Il prezzo è davvero interessante considerando le possibilità del monitor in relazione alla clientela a cui si rivolge. Se l’uso sarà soprattutto per lavoro, con applicazioni che fanno del colore un lato importante, oltre all’aspetto smart qui largamente presente, è indubbio che la scelta del Benq MA320U sia ottima, nel modello da 32 più che in quello da 27, considerato che questa è la tendenza del mercato e che i 60 Hz di frequenza sono un limite solo se giocate.
Pro:
• Con l’app, si integra perfettamente con macOS
• Il disegna è elegante
• Ottimo rapporto prezzo/prestazioni
Contro:
• L’attivazione dallo stop non è attiva di default
• La rotazione a 90° è complessa
Prezzo:
• 599,00 € (modello da 32″)
• 499,00 € (modello da 27”)
Benq MA320U è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre sia in versione da 32” (oggetto del test) che nel più piccolo formato da 27”. I prodotti sono in arrivo anche su Amazon.it e nei migliori negozi di elettronica di consumo.