A molti appassionati di tecnologia e non solo basterà ammirare dal vivo Mac mini M4 per innamorarsi delle dimensioni incredibilmente ridotte, così piccole da ritenere impossibile che lì dentro ci stia un computer intero: anche le prime recensioni delle riviste online statunitensi meno Apple oriented riecheggiano il marketing di Cupertino con il Mac mini più piccolo, bello e potente di sempre.
Nel 2005 gli utenti PC Windows confondevano il primo Mac mini con unità ottica esterna, allora quelle erano le dimensioni, adesso Mac mini M4 è poco più grande di una Apple TV un po’ più spessa.
Per una volta l’occhio non inganna, anzi: il design con chassis in metallo in stile Mac Studio, ma in formato mignon, cela una macchina incredibilmente potente e versatile, perfetta per chi vuole compiere i primi passi in Apple e Mac senza dissanguarsi.
Questo vale per il modello base che in Italia parte da 729 euro. Grazie al potente chip Apple Silicon M4 con 10 core CPU e 10 core GPU e memoria RAM base raddoppiata da 8GB a 16GB, le prestazioni effettive sono tra il 25% e il 45% superiori rispetto alla generazione precedente.
Molto apprezzate anche le due porte USB-C 3.0 frontali (finalmente) che insieme al jack audio sono sempre a portata di mano: chi ha ancora periferiche USB-A dovrà aggiungere un adattatore per la riduzione a USB-C alle sue prese o un piccolo hub.
Meno apprezzato il pulsante di accensione posizionato sul fondo della macchina, che viene considerato però solo un fastidio e non un aspetto così negativo di cui tenere conto viste le rare volte in cui è necessario accedervi sopratutto: oltretutto il mini consuma pochissimo sia in attesa che in stand-by (0,5 Watt in modalità sleep o 4 watt con display acceso) che in funzionamento raggiungendo nuovi record al ribasso. L’utente standard lo tiene in modalità sleep e lo risveglia da mouse o tastiera e usa il pulsante solo per quei rari casi in cui serve un reset hardware.
Sul retro ci sono connettore HDMI standard, alimentazione, Ethernet e tre porte USB-C con tecnologia Thunderbolt 4, più che sufficienti per qualsiasi postazione di lavoro.
Gradita anche la possibilità di collegare fino a tre monitor con diversi step di risoluzione: è possibile organizzare una grande postazione per montaggio video o per la gestione di dati da più fonti con grafici e tabelle.
Potenza mai vista sul Mac più piccolo
Il modello superiore Mac mini con processore M4 Pro, che parte da 1.376 euro + IVA (1.679 I.C), è invece una macchina consigliabile anche per compiti più impegnativi, fotografi e professionisti. Nella configurazione di partenza include memoria RAM di 24GB e unità SSD da 512GB: in questo modello le tre porte USB-C sul retro sono Thunderbolt 5.
Apprezzatissimo il fatto che tutti i modelli partono finalmente con 16 GB di RAM che avvantaggia anche la parte grafica visto che Apple usa un sistema di memoria condivisa. Questo insieme alle capacità di rendering del processore M4 è utilissimo anche a chi fa video ed è un notevole passo avanti rispetto M2 dei precedenti Mac mini visto che il processore aggiunge Mesh shading, Ray tracing con una banda di memoria superiore e con due Core ad alta efficienza in più: si arriva a 6+4 dalla configurazione base 4+4.
Per Mac mini M4 Pro il balzo di prestazioni è ancora più consistente: a detta di Engadget è il computer più veloce testato quest’anno, con risultati nei principali benchmark che superano anche Surface Laptop 7 con Snapdragon X Elite. Del resto ve lo avevamo preannunciato dai primi benchmark che evidenziavano una potenza paragonabile al Mac Studio di precedente generazione venduto ad un prezzo inferiore di 2.000 €.
Nel test Geekbench 6 Mac mini M4 Pro ottiene 3.934 punti in single core e 22.850 punti multi core, in Cinebench 69,753, superando abbondantemente Surface Laptop 7 che registra 2.797 punti single core, 14.400 multi core e 19.963 in Cinebench.
Una bomba in Photoshop e Lightroom
Sono molto interessanti per il pubblico dei creativi e di chi lavora con la fotografia i test svolti da PetaPixel su programmi come Photoshop e Lightrooom.
A parte il MacBook Pro M4 Max, il Mac mini con processore Pro è la macchina più veloce mai testata dal sito in Photoshop con oltre 2000 punti nel benchmark di Puget System.
Lightroom viene maneggiato con grande destrezza e prestazioni vicine a quelle di un M3 MAX anche se l’M2 Ultra continua a dominare grazie al fatto che permette al software Adobe di usare l’accelerazione hardware della GPU. Eccellenti le prestazioni in importazione, nella generazione delle anteprime e nella esportazione in JPG.
Anche se in Lighgtroom il Mac mini con processore M4 Pro non è la macchina più veloce mai testata, complessivamente nell’editing delle immagini resta una vera “bestia” dice PetaPixel.
Video buono nonostante i pochi core GPU
Nel video l’M4 Pro resta buono anche se si sente un po’ il ridotto numero di core nella GPU. Sempre secondo i test di PetaPixel l’M4 Pro supera l’M1 Max, ma non M2 Ultra, M3 Max, o M4 Max.
Anche in Davinci Resolve il Mac mini fa molto bene ma resta dietro al processori Max e Ultra di generazione precedente.
«Ma si deve notare -. dice il sito – che nei benchmark il Mac mini M4 Pro fa meglio dell’Asus ProArt PD5 e dell’MG-1 Ultimate che sono dei PC Tower. L’MG-1 Ultimate usa una scheda grafica RTX 4090 che da sola è molto più grande di tutto il Mac mini. Il Mac mini non è mai rumoroso. Solo durante i benchmark si può sentire qualche rumore dalle ventole, per il resto è completamente silenzioso».
Praticamente per tutte le recensioni, con voti positivi all’unanimità, Mac mini M4 è un acquisto raccomandato per chi possiede già monitor, tastiera e mouse. Ma anche in caso contrario, rappresenta una ottima alternativa per allestire un Mac desktop contenendo la spesa.
È specialmente buono per fotografi e videomakers che richiedono alte prestazioni. In questo caso la soluzione migliore è il Mac mini con processore M4 Pro e 64 GB di memoria, ma anche il modello M4 Pro con memoria da 24 GB è in grado di rispondere a carichi di lavoro importanti. In questa configurazione rappresenta una eccellente alternativa ai Mac Studio or Mac Pro ad una frazione del prezzo.
Il modello M4 è sufficiente per i fotografi ma la versione M4 Pro offre tre porte Thunderbolt 5 che offrono maggior flessibilità e in prospettiva maggiore longevità alla macchina.
Un Mac compatto per la musica?
Interessante anche il benchmark condotto da Lil Naz X effettuato con Logic che mette a confronto tutti i nuovi Mac con processore M4 base e M4 Pro in varie configurazioni: anche qui mini M4 Pro batte tutti i modelli M1, M2, M3 Max e persino Mac Studio M2 Ultra ed è secondo solo a MacBook Pro M4 Max.
E’ da osservare che il vantaggio sembra essere nel fatto già citato che Apple ha aggiunto 2 Core prestazionali ai nuovi modelli e visto che l’importanza nei i test di Logic Pro alle prese con plugin per il mix live è quella relativa ai single core visto che il multicore non diminuisce la latenza.
Il consiglio, se fate musica è ovviamente quello di rivolgersi al modello M4 Pro visto che il modello base ha prestazioni inferiori rispetto ai processori precedenti della serie Max e Ultra (pure di M1 Max e M2 Pro).
Interessante, sempre per chi fa musica ad alto livello, il confronto che fa su Youtube il bravissimo James Zahn che mette a confronto tutti i processori della serie Pro di Apple per capire come il nuovo M4 Pro con 12 Core (in questo caso su MacBook Pro) sia al di sopra nelle capacità di elaborazione dei modelli precedenti prendendo come riferimento il numero di tracce audio gestibili prima che il sistema vada in crisi e la quantità di filtri applicabili con le 7 principali DAW sul mercato.
Qui sopra vedete il numero di tracce gestibili da, nell’ordine: REAPER, Steinberg Cubase 14, AVID Pro Tools, Logic Pro 11, Ableton Live 12, FL Studio 2024 e Studio One 7
Dall’esame emergono molti dati interessanti e in qualche modo strani: tra i software meno ottimizzati per il nuovo processore c’è Logic di Apple che pur essendo prodotto in casa non riesce a sfruttare tutti i Core più efficienti del processore. In ogni caso i software sono in corso di aggiornamento e si notano dei netti miglioramenti anche su ProTools in questo senso. FL Studio 2024 sembra andare in crisi con il nuovo processore e Studio One 7 non sembra avere vantaggi al momento.
Il solo difetto
Il solo difetto che i recensori rimarcano è l’alto costo delle espansioni di memoria centrale o della memoria di archiviazione che possono essere effettuate solo in fase di ordine presso i negozi Apple abilitati o presso Apple Store. Se vogliamo macchine al top magari con i 64 GB raggiungibili da un M4 Pro dobbiammo aggiungere una cifra considerevole. La stesso problema c’e’ con la memoria di archiviazione ma qui si possono aggiungere dischi esterni su cui conservare i dati con velocità di trasmissione da record grazie alle porte veloci a bordo del piccolino di casa Apple.
Interessante il giudizio di Jason Aten di Inc. in questo articolo “Il Mac Mini M4 è quasi perfetto. C’è solo un problema” di cui citiamo due passaggi:
“Nessun altro può costruire un computer come questo, non con la stessa combinazione di dimensioni, capacità e prestazioni.
Nella settimana scorsa in cui ho avuto questo Mac Mini sulla mia scrivania, l’ho usato per fare praticamente tutto. Ciò include la trascrizione dell’audio con Whisper, la registrazione dell’audio con Audio Hijack, l’esecuzione di Match Loudness in Audition, la rimozione del rumore di fondo in Izotope RX 10, la correzione del colore di video Black Magic RAW con Resolve e, beh, scrivere questa recensione. Non ho trovato nulla che non faccia meglio di qualsiasi altro Mac che abbia mai usato, il che è incredibile per un computer che parte da $ 599. Ovviamente, il modello che sto usando è più costoso. Il modello che Apple mi ha inviato ha l’M4 Pro a 14 core, 48 GB di memoria e un SSD da 1 TB.
Sebbene in genere non pensi che le persone dovrebbero acquistare un nuovo computer con solo 256 GB di spazio di archiviazione, basta acquistare un SSD esterno per circa 100 $ e non preoccuparsene mai. Non sono sicuro che sia la raccomandazione ideale e sarebbe sicuramente meglio se i prezzi di Apple fossero più razionali, ma ehi, nessuno è perfetto. Questo nuovo Mac Mini ci va vicino, però.”
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