Un anno fa con la nostra recensione del Kindle Scribe avevamo messo in luce le potenzialità di un dispositivo che prometteva di rivoluzionare il mondo della lettura digitale. Poi ci sono state anche varie novità di prodotto in casa Amazon con tanto di colore: ma sappiamo bene che non tutti aggiornano in continuazione i loro prodotti e che anzi in alcuni casi un buon usato richiede una valutazione di lungo periodo. Per questo oggi, dopo mesi di utilizzo intensivo e tre importanti aggiornamenti software, è tempo di fare il punto della situazione per capire se le promesse sono state mantenute e come questo dispositivo si è evoluto nell’uso quotidiano. La prova sul campo ha rivelato aspetti interessanti e confermato alcune impressioni iniziali.
La centralità della lettura
Il Kindle Scribe brilla particolarmente nell’uso quotidiano come dispositivo per la lettura. Lo schermo più ampio rispetto ai modelli tradizionali offre un’esperienza più naturale, permettendo di visualizzare più testo per pagina e riducendo la frequenza del cambio pagina. Ce ne siamo accorti giorno dopo giorno. Per chi ha superato gli “anta” o semplicemente preferisce un testo più grande e leggibile, la dimensione del display rappresenta un vantaggio significativo. L’accesso all’intero catalogo Amazon, con milioni di titoli disponibili immediatamente, rende il dispositivo ancora più attraente. La possibilità di gestire formati diversi, dai PDF agli ePub, amplia ulteriormente le possibilità di utilizzo.
Come ci possiamo immaginare, la retroilluminazione regolabile e la tecnologia e-ink rendono la lettura confortevole in qualsiasi condizione di illuminazione. L’assenza del colore, spesso citata come limite, si rivela in realtà poco rilevante per la maggior parte degli utilizzi. I libri tradizionali sono sempre stati in bianco e nero, e lo stesso vale per la maggior parte dei documenti professionali. La qualità della resa del testo, con i suoi 300 ppi, è paragonabile alla stampa su carta di alta qualità.
Dalla scuola all’ufficio
Nel corso dell’ultimo anno, il Kindle Scribe si è dimostrato particolarmente versatile in ambito professionale e scolastico. La capacità di annotare PDF e documenti direttamente sullo schermo ha semplificato notevolmente il processo di revisione e studio. Frequentando alcuni corsi di aggiornamento usando il Kindle Scribe come unico tablet abbiamo apprezzato la possibilità di evidenziare passi importanti e aggiungere note a margine, mentre per un uso più professionale abbiamo trovato utile la funzione di annotazione dei documenti e di brevi appunti di lavoro. Il formato ampio dello schermo si rivela particolarmente prezioso quando si tratta di consultare documenti tecnici o testi formatati in modo complesso.
Tuttavia, come strumento alternativo a un quaderno per prendere appunti a penna, il dispositivo mostra alcuni limiti. La mancanza di una vera organizzazione a livelli per il disegno e l’assenza di funzioni avanzate per la gestione del testo scritto a mano rendono il processo meno fluido rispetto ad alternative dedicate. Nonostante gli aggiornamenti abbiano migliorato la situazione, rimane ancora strada da fare per trasformare il Kindle Scribe in uno strumento completo per la produzione di contenuti originali o come un nuovo quaderno per gli studenti. Il che, visto il prezzo relativamente basso, è veramente un’occasione sprecata dal nostro punto di vista.
Hardware che non invecchia
Lo schermo e-ink da 10,2 pollici con 300 ppi rimane il punto di forza indiscusso del dispositivo, con una definizione che non ha eguali nella sua categoria. La tecnologia di illuminazione con 35 LED regolabili continua a stupire, permettendo una lettura confortevole in qualsiasi condizione di luce, dalla piena oscurità alla luce solare diretta. Il processore MediaTek octa-core con 1GB di RAM garantisce una buona reattività per un dispositivo e-ink, gestendo senza esitazioni sia la scrittura che la lettura. La batteria è un vero punto di forza: con un uso quotidiano intensivo dura facilmente due settimane, arrivando a un mese con un utilizzo più moderato. I tablet e-Ink Android non vanno così lontano.
I materiali costruttivi si sono dimostrati all’altezza delle aspettative, la scocca in alluminio non mostra segni di usura dopo mesi di trasporto in borsa e utilizzo intensivo. L’ergonomia è ben studiata, con il bordo più largo che facilita la presa e i quattro gommini sul retro che garantiscono stabilità sulla scrivania. La porta USB-C per la ricarica è posizionata sul lato lungo, una scelta discutibile ma alla quale ci si abitua rapidamente. Il peso di 433 grammi è considerevole ma ben bilanciato, rendendo possibile l’uso prolungato senza affaticamento eccessivo. Sembra pesante ma se è l’unico dispositivo elettronico in borsa, è in realtà leggerissimo.
La rivoluzione della scrittura digitale
L’esperienza di scrittura con la penna Premium rappresenta ancora oggi uno degli aspetti più riusciti del dispositivo. Il tratto è naturale e fluido, con una latenza minima che rende l’esperienza paragonabile alla carta. La tecnologia Wacom utilizzata per il pennino si è dimostrata una scelta vincente, offrendo prestazioni superiori persino ad alcuni tablet LCD di fascia media. La penna non necessita di ricarica, un vantaggio non da poco nell’uso quotidiano, anche se le punte tendono a consumarsi piuttosto rapidamente con un utilizzo intensivo. La buona notizia è che non solo se ne trovano tantissime anche di terze parti, ma che si possono usare varie penne e matite che utilizzano la tecnologia licenziata da Wacom.
Gli aggiornamenti software hanno potenziato notevolmente le capacità di scrittura, introducendo nuove funzionalità come il riconoscimento del testo manoscritto e la possibilità di convertire gli appunti in formato digitale. La gestione dei PDF è migliorata sensibilmente, permettendo annotazioni più precise e una migliore organizzazione delle note. L’interfaccia per la scrittura rimane minimalista ma funzionale, anche se si sente la mancanza di alcune funzionalità avanzate come i livelli per il disegno o il riconoscimento automatico delle forme geometriche. E non parliamo poi della mancanza di un correttore ortografico.
Il software che cresce
Amazon ha dimostrato un impegno costante nel miglioramento del software, rilasciando tre importanti aggiornamenti nell’ultimo anno. La procedura di aggiornamento è totalmente automatica e non particolarmente veloce: a essere insistenti si può forzare l’aggiornamento ma non è un approccio lineare. Comunque, le nuove funzionalità hanno riguardato principalmente l’organizzazione dei documenti e la gestione delle note, con l’introduzione di cartelle e sottocartelle per una migliore catalogazione del materiale. La conversione da scrittura a testo è stata perfezionata e ora funziona in modo affidabile anche con grafia più difficile. Per me si è trasformato in un riconoscimento corretto nel 70% dei casi anziché in un caso sì e uno no. L’integrazione con Microsoft Word, attraverso il plugin Send to Kindle, si è rivelata particolarmente utile per chi lavora con documenti di testo in quell’ambiente. Il Kindle Scribe uno straordinario apparecchio per la revisione delle bozze di documenti lunghi: relazioni, tesine, tesi vere e proprie, manoscritti di romanzi o saggi.
La gestione dei documenti rimane però uno dei punti più critici del sistema. L’assenza di integrazione con servizi cloud di terze parti come Dropbox o Google Drive limita davvero troppo le possibilità di utilizzo in ambito professionale. Soprattutto perché la concorrenza (reMarkable, Android e ovviamente iPad) ne è dotata. L’interfaccia utente, pensata originariamente per la semplice lettura di ebook, mostra i suoi limiti quando si devono gestire grandi quantità di documenti e note. Il sistema di ricerca e organizzazione dei file potrebbe essere più intuitivo e flessibile.
Prezzo e prospettive future
Il prezzo più contenuto rispetto al lancio rende il Kindle Scribe ancora più interessante, soprattutto considerando la longevità del dispositivo. La versione da 16GB, venduta a 369,99 euro, è più che sufficiente per un uso normale e rappresenta il miglior compromesso tra capacità e costo. L’ecosistema di accessori di terze parti si è ampliato, offrendo cover e custodie a prezzi accessibili. Il confronto con la concorrenza premia ancora il Kindle Scribe, che offre un rapporto qualità-prezzo superiore rispetto a dispositivi come il Remarkable 2 o il Kobo Elipsa.
Le prospettive per il futuro sono incoraggianti, con Amazon che continua a supportare attivamente il prodotto attraverso aggiornamenti regolari. Il ciclo di vita più lungo rispetto a smartphone e tablet tradizionali rende secondo noi l’investimento particolarmente interessante nel lungo periodo. Nuove funzionalità sono attese nei prossimi mesi, con la possibilità (forse!) di vedere implementate alcune delle caratteristiche più richieste dagli utenti come il supporto per le tastiere Bluetooth o una migliore gestione dei livelli nel disegno.
Voto: 8.5
Pro: – Hardware eccellente e duraturo – Scrittura naturale e precisa – Aggiornamenti frequenti e significativi – Prezzo competitivo e ottimo rapporto qualità-prezzo
Contro: – Gestione documenti migliorabile – Mancano alcune funzioni creative avanzate – Niente resistenza all’acqua – Punte della penna da sostituire frequentemente