Nell’ambito dello Snapdragon Summit, Qualcomm ha ufficialmente annunciato la sua nuova piattaforma mobile, Snapdragon 8 Elite, affermando che si tratta del più “potente e veloce processore al mondo”.
Il chip in questione è il primo della piattaforma top di gamma che porta il nome “Elite”, riferimento alla discendenza della serie X Elite.
La nuova piattaforma mobile vanta una la seconda generazione della CPU Oryon di Qualcomm (3 nm), della GPU Adreno e la versione avanzata della NPU Qualcomm Hexagon; quest’ultima, come è facile immaginare, consente di ottimizzare task on-device quali ad esempio compiti relativi alla generazione di immagini, traduzione di testi, ecc.
Altre peculiarità del chip Snapdragon 8 Elite sono la memoria cache da 24MB, la CPU che arriva a una frequenza massima di 4,32 GHz, con migliorie che, secondo il produttore, arrivano fino al 45% in single-core e fino al 62% nel browsing web (affermazioni che bisognerà testare sul campo).
La CPU Oryon vanta otto core: due unità Prime da 4,32 GHz e 6 unità Performance da 3,53 GHz; queste ultime si occuperanno dei compiti normalmente svolte dagli efficency core nella scorsa generazione.
La memoria cache da 24MB è suddivisa in 12 MB L2 destinati ai core Prime, e altri 12 MB L2 condivisi tra i 6 core Performance; per la cache L1 abbiamo 192 KB per i Prime e 128 KB per i Performance; non manca il supporto alla RAM LPDDR5x sino a 5,3 GHz e sino a 24 GB.
Questa CPU mobile sarà sfruttata in dispositivi top di gamma Android che inizieranno ad arrivare da fine 2024 in poi.
Il produttore afferma che Snapdragon 8 Elite è “un balzo avanti” in termini di tecnologia CPU, evidenziando la possibilità di eseguire on-device applicazioni multi-modali di AI generativa, consentendo di tenere conto direttamente sul dispositivo della comprensione del parlato e delle immagini nel contesto, con conseguenti migliorie in termini di produttività e creatività. Tra i vantaggi dell’elaborazione “on-device” maggiore velocità di elaborazione, minori latenze nelle interazioni con l’utente e l’aumento della sicurezza (non è sempre necessario inviare e ricevere dati sul/dal cloud).
Sul versante connettività, questi aspetti sono gestiti dal FastConnect 7900, con supporto al Wi-Fi 7 sino a 5,8 Gbps e tutte le soluzioni Wi-Fi, Bluetooth (6.0) e UWB in un unico chip.
Sul versante video è supportata la cattura in 4K sino a 120 fps e la possibilità di sfruttare un acceleratore hardware di nuova generazione.
Qualcomm non ha indicato quali saranno i primi telefoni top di gamma che sfrutteranno il nuovo chipset, ma ha indicato nomi di brand che probabilmente lo adotteranno: Samsung, Asus, OnePlus, Oppo, Honor, iQOO, RealMe, Redmi e Xiaomi, con i primi dispositivi che verranno annunciati nelle prossime settimane.