Quali sono le differenze tra un iPad Mini di sesta generazione e l’iPad mini con A17 Pro? lo dice lo stesso nome usato da Apple per differenziare i due iPad: il processore.
Il solo fatto che Apple non ha denominato il nuovo tablet come “iPad mini di settima generazione” limitandosi a definirlo mediante il nome del processore, (per non dire del fatto che non ha neppure cambiato l’immagine poster, la mano che regge l’iPad), la dice lunga sul fatto che siamo di fronte, in pratica, alla stessa macchina, di fatto un semplice speed bump che Apple ha attuato solo per il prossimo lancio (in USA) di Apple Intelligence.
Il nuovo processore
Il chip adottato è infatti il minimo indispensabile per l’utilizzo delle funzioni di Ai di Apple in arrivo con iPadOs 18.1 e iOS 18.1.
Da notare che la componente nonostante il nome è la stessa che è stata usata in iPhone 15 Pro. Qui abbiamo infatti un core grafico in meno. Questo significa che in compiti come l’elaborazione dei giochi, la gestione delle interfacce di alcuni applicazioni, le prestazioni saranno inferiori.
Ricordiamo che anche il Processore A18 di iPhone 16 ha una GPU 5 Core e che il processore A18 Pro ne ha, come A17 Pro, sei.
In ogni caso il vantaggio rispetto a processore A15, dice Apple, è rilevante: la CPU sarebbe più veloce del 30%. la GPU del 25%.
Le altre novità
Oltre al processore ci sono altre novità minori che possiamo segnalare. Ad esempio il nuovo iPad mini sfrutta la tecnologia Wi-Fi 6e leggermente più veloce di Wi-Fi 6 (ma anche qui c’è una differenza rispetto agli iPhone di quest’anno che usano non il Wi-Fo 6e ma il più recente Wi-Fi 7).
Tra le altre novità di qualche significato c’è la compatibilità con Apple Pencil Pro e la funzione ‘hover’ di Apple Pencil. Questo significa che iPad mini come gli iPad Pro può rilevare quando Apple Pencil si trova già a 12 mm sopra il display. Ciò significa che il tablet può rilevare automaticamente quando Apple Pencil si sta avvicinando al display e permette di “vedere un’anteprima del tratto” prima che la punta tocchi effettivamente il display.
C’è anche una porta USB-C da 10 Mbps e non più da 5 Mbps, a vantaggio del trasferimento dati mentre nella fotocamera (che resta la stessa) abbiamo la tecnologia Smart HDR 4 al posto di Smart HDR 3 il che potrebbe migliorare la resa nelle foto.
Da notare infine che l’iPad mini A17 Pro in vendita in Europa sarà, a quanto pare, privo del caricabatterie come si vede dall’immagine qui sotto.
Differenza nei prezzi
In compenso pur a fronte di novità minori, il nuovo iPad mini, nei fatti costa di meno della versione precedente. Sparisce il taglio di memoria da 64 Gb che costava 609€, sostituito da quello da 128 GB che costa la stessa cifra. La versione da 256 Gb costa ora 739 € invece che 779 €. Abbiamo anche una versione da 512 GB che costa 989 €.
Le versioni con rete cellulare continuano a costare ben 170 € in più. Uno scalino molto importante ma comune anche ad altri modelli di iPad.
Comprare o non comprare?
A chi è consigliato, dunque, iPad mini con processore A17 Pro? In attesa del lancio di Apple Intelligence alle nostre latitudini la risposta è: ad un numero molto ridotto di persone. Essenzialmente a chi ha apprezzato il fattore di forma di questo tablet e lo usa per compiti professionali di grafica.
Il nocciolo duro di chi ha un iPad mini però è costituito da chi lo utilizza per navigazione, streaming, scrittura, giochi, video comunicazione. Questa categorie di clienti potrebbe avere dei benefici solo se provengono da un iPad mini vecchio: uno di quinta, se non di quarta generazione.
Se rientrate un questo gruppo, potrebbe anche essere una buona idea attendere alcuni giorni per vedere a che livello scenderanno i prezzo di iPad mini di sesta generazione, tecnicamente ancora per molti anni e che potrebberp costare significativamente, in fase di liquidazione, molto meno dell’iPad Mini 6.1.
iPad mini con processore A17 Pro sarà in vendita dal 23 ottobre ad un prezzo di partenza di 609 € per la versione con memoria da 128 GB. La versione da 256 GB costa 739 euro.