Sono passati 25 anni da quando Nvidia presentò la GeForce, la prima scheda video ad essere etichetta come “GPU” (Graphics Processing Unit). La caratteristica che distingueva questa da altre schede grafiche del periodo era il supporto per il Transform and Lightning hardware, caratteristica che permetteva per la prima volta di delegare al processore grafico alcuni calcoli come le trasformazioni geometriche e la gestione della luce, lasciando libera la CPU per compiere altri calcoli.
All’epoca esistevano decine di produttori che proponevano schede video e molte di queste aziende (es. 3dfx) sono state comprate in seguito da Nvidia o da AMD. La californiana NVIDIA Corporation festeggia i 25 anni della GeForce 256 con un filmato promozionale su YouTube ed ha anche distribuito per l’occasione dei popcorn verdi (il colore del logo dell’azienda).
Before there were CUDA cores, there were popcorn cores. pic.twitter.com/L8B5oLTzFj
— Manuel Guzman (@ManuelGuzman) October 10, 2024
Rispetto ad altre schede dell’epoca, la GeForce 256 offriva un incremento di prestazione fino al 50% o superiore, e il supporto alle API DirectX di Microsoft. Le funzionalità hardware di Transform and Lightning permettevano di ridurre il carico di lavoro della CPU, offrire migliorie dal punto di vista grafico e performance migliori. Molte moderne GPU supportano ancora queste funzionalità per motivi di compatibilità legacy e devono tanto a quella scheda che sin dall’inizio si è distinta dalle altre, quella che ha permesso di arrivare alle odierne GPU e alle funzionalità AI.
Il chip della GeForce 256 era realizzato da TSMC usando un nodo produttivo CMOS 220nm, un “die” da 139mm2 con 17 milioni di transistor. CPU dell’epoca come il Pentium II 450 sfruttavano nodi a 250nm e 9,5 milioni di transistor su un die da 128mm2: in pratica il chi GeForce 256 era non solo più grande ma disponeva anche dell’80% di transistor in più rispetto alla CPU più in voga all’epoca. Attualmente un chip come l’Intel Core i7-14700K è costruito su un die di 257 mm2 e integra 12 miliardi di transistor grazie al nodo produttivo Intel 7. La Nvidia RTX 4090 vanta 76 miliardi di transistor in un die da 608mm2 realizzato da TSMC con il nodo 4N. I prezzi di quest’ultima scheda video partono negli USA da 1800€.