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Recensione ProArt Display PA278CFRV, il professionale per l’uso di tutti i giorni, al giusto prezzo

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Quando si parla di display di solito li si classifica in consumer, gaming e professionali, con tutte le loro sottocategorie, ma questo ProArt Display PA278CFRV sfugge a questa divisione con maestria mostrando i muscoli per chi ha esigenze grafiche, ma cerca anche un buon monitor per gestire, bene, le attività di tutti i giorni.

Qualità indiscutibile

Il nome non è certo dei migliori, e su questo Asus dovrebbe migliorare in generale, ma la qualità di questo display è indiscutibile, e la si apprezza già da dentro la scatola, in cartone grezzo con una incredibile sensibilità e attenta progettazione degli spazi e della fase di montaggio, relegata all’utente ma sempre una parte delicata.

L’attenzione per l’ecologico si sente, e la si vede anche nella componentistica del display come vedremo, ma la scatola è davvero ben realizzata: piccola sino a sfiorare le dimensioni al netto dello schermo, ma apparentemente robusta e ben progettata.

Recensione ProArt Display PA278CFRV, il professionale per l’uso di tutti i giorni, al giusto prezzo
La fedeltà del colore è ottima, ben superiore alla media del mercato

Una volta aperta tutto è pronto per essere montato e l’utente anche inesperto non avrà difficoltà: tre pezzi, qualche cavo e tutto è già pronto. Ovviamente questo è un commento che non tiene conto delle specificità dell’utente, perchè a dire la verità il collegamento di un monitor ad un computer è diventato un mondo a se per complessità e personalizzazione.

Una volta montato, il display si fa guardare bene: c’è una netta separazione tra il design del braccio e del piede, di colore grigio, con il nero forte del display, un contrasto che però è interessante e deciso.

Come indicato nell’introduzione, il display scivola abilmente tra la fascia consumer, come monitor di qualità per le attività di tutti i giorni, a quello professionale, dedicato un po’ a Photoshop e un po’ a InDesign e Illustrator, con qualche velleità per il multimediale anche se non è specificatamente pensato per questo.

Diciamo scivola perché il prodotto si trova a suo agio in entrambi gli ambiti, con un prezzo più basso del professionale tipico ma una qualità ben più alta del monitor consumer che l’utente senza troppe esigenze va a cercare.

Un posteriore elegante

La parte posteriore, in un nero elegante, è tagliata nella parte in basso dalla fila dei connettori, parzialmente nascosti ma pratici da raggiungere, con anche delle serigrafie che indicano il nome di ogni connettore (per chi non ha molta esperienza, ma per ottimizzare l’uso di questo monitor un po’ serve).

L’albero è ben costruito e solido, con un comodo passacavi centrale che promette un po’ di ordine (anche se poi con il proliferare di periferiche e HUB è una operazione impossibile).

Molto bella la base: piccola e poco ingombrante, fa comunque il suo lavoro in modo egregio, perché regge il tutto in uno spazio esiguo, laddove nella scrivania lo spazio manca sempre (anche per chi, come noi, ha una scrivania generosa).

Ottima la mobilità del pannello, che può essere ruotato ma, aspetto che si fa apprezzare, è ben preciso negli spostamenti e non “balla” una volta posizionato.

Nella parte frontale, con cornici di circa 8 millimetri, e il logo Asus in rilievo in basso, l’unica parte che stacca nel design minimalista è la piccola pulsantiera fisica in basso a destra.

Questa non è proprio elegante, ma è molto comoda per pilotare correttamente il menu OSD e i comandi di base, come la scelta dell’uscita video e l’accensione o spegnimento (il funzionamento del monitor è comunque indicato da un piccolo LED di colore bianco).

Recensione ProArt Display PA278CFRV, il professionale per l’uso di tutti i giorni, al giusto prezzo
In ufficio magari non è necessario, ma a casa fa la sua figura, perchè il design è davvero interessante

Risoluzione QHD

La risoluzione massima del display del ProArt Display PA278CFRV è di 2560 x 1440 pixel (chiamata anche QHD) è ideale per chi fa grafica, purché permette di avere abbastanza spazio per il layout e altrettanto per i pannelli aperti nelle più comuni App di grafica. Collegata ad un MacBook Pro con M3 Pro il pannnello Schermi in Impostazioni gli permette di arrivare anche ad una risoluzione di 3840×2160 simulati, ma con risultati non all’altezza.

L’angolo di visualizzazione è di 178°, il che significa che è possibile lavorare anche quando si è in due, e il secondo utente è tipicamente messo in posizione defilata (come ad esempio succede per le revisioni al volo, con i clienti o con un collega che partecipa).

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Il connettore Daisy-chain presente permette di collegare più monitor a cascata, in ottica professionale una gran comodità

Lo schermo IPS è di qualità, perché copre il 100% dello spazio colore sRGB e il 95% DCI-P3, il che ne fa un buon monitor anche per la chi lavora in prestampa e in genere per chi opera nel settore della grafica (impaginazione, disegno, progettazione 3D, sviluppo interfacce).

Tra gli aspetti più interessanti di questo display notiamo sicuramente anche il refresh rate di 100 Hz, superiore a quello tipico di 60/70 Hz dei monitor della stessa categoria, che rende il movimento degli oggetti più morbido, così come il sistema proprietario LuxPixel™ Technology che ottimizza il riflesso dalle altre sorgenti di luce presenti.

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Foto, video ma anche sviluppo 3D

Connessioni

Nel nostro caso, usandolo con un MacBook Pro abbiamo sfruttato la connessione USB-C, che porta contemporaneamente il segnale video e anche quello USB, potendo quindi sfruttare l’HUB integrato per altri accessori.

In aggiunta è presenta un connettore HDMI, due porte DisplayPort (una di esse propone anche la tecnologia Daisy-chain che consente di usare più monitor in serie, con un unico cavo al computer) e una uscita audio analogica per le cuffie.

In pratica, se avete un HUB USB-C o Thunderbolt questa serie di porte non serve a molto, in caso contrario è possibile usare proprio il monitor come HUB integrato, il che può diventare vitale in ottica professionale.

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Tutti i connettori sono raggruppati nella parte posteriore, semi nascosti ma con comode grafiche che aiutano l’utente

Esperienza d’uso

Durante la fase di prova, il ProArt Display PA278CFRV si è comportato davvero bene in praticamente tutte le situazioni: collegato ad un MacBook Pro con M3 Pro (via USB-C) e ad un HP Elitebook G10 (via HDMI) il monitor ha assolto in modo egregio tutte le operazioni richieste, tranne forse in ambito gaming, dove ha mostrato qualche limite nel refresh, ma per questo specifico compito Asus ha modelli decisamente migliori.

Il monitor non è velocissimo ad accendersi all’inizio, un difetto che condivide con l’altro modello Asus ProArt Display PA348CGV, anche se qui è meno sentito, ma una volta acceso tutto funziona bene.

Essendo il monitor posizionato nella scrivania vicina alla finestra, ed essendo stato fatto il test in estate (con luce diurna molto presente), abbiamo apprezzato molto la capacità di ignorare il riflesso, fattore che ci ha permesso di lavorare senza problemi.

La corrispondenza colore è buona, considerata la fascia di mercato a cui si rivolge (sotto i 500 Euro), specie quando usato in Illustrator, dove il refresh di 100 Hz è davvero molto invitante (il programma di disegno di Adobe diventa inutilizzabile per un utente avanzato a bassi livelli di refresh).

Il menu OSD è chiaro e ben leggibile, grazie al piccolo joystick a destra, ma ammettiamo che il preset di fabbrica è davvero ottimo e il menu l’abbiamo usato solo per testare alcune funzioni, un utente normale può anche evitare di usarlo.

Recensione ProArt Display PA278CFRV, il professionale per l’uso di tutti i giorni, al giusto prezzo
La mobilità del braccio è molto buon, può ruotare di 90° ma anche abbassarsi quasi del tutto, il che è comodo per chi è molto attento alla configurazione della scrivania e magari usa una mensola per ottimizzare lo spazio

La risoluzione QHD è buona, in alcuni specifici casi avremmo voluto di più, ma qui a Macitynet siamo abituati a situazioni limite, nell’uso produttivo la risoluzione è ottima, non mette sotto stress la scheda video e allo stesso tempo offre un ambiente di lavoro ideale. Chi necessita di risoluzioni superiori, per via di una App o per più app o finestre aperte contemporaneamente, deve giocoforza andare su fasce di prezzo superiori per avere il 4K e la stessa qualità del ProArt Display PA278CFRV. Conclusioni

Come anticipato nell’intro, ProArt Display PA278CFRV è un monitor che sprizza qualità da tutti gli aspetti: professionale laddove conta, solido e malleabile per chi è pignolo come chi scrive nella gestione della scrivania, con un connettore USB-C che fa quasi tutto ma con altre opzioni disponibili via HDMI e DisplayPort per altri computer, altri monitor o anche altri Device, grazie all’HUB integrato.

Chi fa smart-working, in ambito grafico o anche in altri ambiti, e ha bisogno di un display che segua tutta, davvero tutta l’attività giornaliera in modo corretto, solido e con la giusta professionalità, troverà in questo modello quanto di meglio oggi il mercato propone, nella sua fascia, lasciando qualche euro in più rispetto alla media del mercato, ma sapendo che la spesa ne vale la pena.

Pro:

• Forma elegante
• Buona resa cromatica
• Pensato per la produttività (anche per gli accessori)

Contro:

• Non adatto ai gamer
• Luminosità contenuta

Prezzo:

413,90 € (adesso in offerta a 383.90) presso Ollo Store

. ProArt Display PA278CFRV è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche pressoLa sezione Asus del sito Ollo Store
con offerta cashback valida fino al 20 ottobre.

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