Nell’ambito dell’evento Meta Connect 2024, Mark Zuckerberg ha presentato Orion, occhiali per la Realtà Aumentata, indicati come in grado di “collegare mondo fisico e virtuale” e “mettere le persone al centro”. Sono simili a un normale paio di occhiali ma offrono funzionalità di Realtà Aumentata (l’arricchimento di quanto l’utente vede, sovrapponendo elementi digitali all’ambiente reale, permettendo di interagire combinando mondo fisico e virtuale).
Meta riferisce la possibilità di rendere possibili esperienze digitali senza i vincoli imposti dagli schermi dello smartphone. Grazie a “grandi display olografici” è possibile visualizzare contenuti 2D e 3D, sfruttare AI contestuali che “percepiscono e comprendono” il mondo circostante, “anticipando in modo proattivo le necessità”.
Gli occhiali in questione pesano 98 g (molto più di tradizionali occhiali da vista), sono utilizzabili sia all’interno, sia all’esterno, e permettono di vedere i volti degli altri (sia chi li indossa, sia gli altri che guardano chi indossa gli occhiali) grazie a lenti trasparenti.
Meta riferisce che si tratta di un prodotto che ha sviluppato negli ultimi cinque anni, vantano componenti miniaturizzati, “il maggior campo visivo visto finora su occhiali AR”, e funzionalità AI che consentono di eseguire compiti vari, da suggerire una ricetta in base a ciò che c’è nel frigo a telefonare a un amico o dare un’occhiata al calendario virtuale mentre si lavano i piatti.
Sono indipendenti da smartphone e PC ma per funzionare è richiesto un “puck” esterno, da collocare nei paraggi degli occhiali (è possibile controllarli sia con comandi vocali, sia con gesture delle mani).
Il campo visivo permette di mostrare finestre multitasking negli ambienti in cui si trova l’utente, sono possibili funzionalità di intrattenimento su grandi schermi virtuali, ed è possibile visualizzare ologrammi a grandezza naturale di altre persone, fondendo tutto nell’ambiente reale. Non manca ovviamente il supporto per WhatsApp e Messenger, per visualizzare e inviare messaggi.
Dal punto di vista tecnico gli occhiali usano un array di proiettori micro LED integrati nella montatura, l’elemento che consente di proiettare gli ologrammi sulle lenti; queste ultime sono realizzate in SiC (Carburo di silicio), sia per motivi di sicurezza e leggerezza, sia per l’elevato indice di rifrazione.
Meta riferisce che gli occhiali Orion sono i primi a sfruttare il controllo a “interfaccia neurale”, un braccialetto che l’utente può indossare al polso e che consente di interpretare i segnali neurali associati ai gesti delle mani.
Per ora i Meta Orion non saranno rilasciati al pubblico, sembra per problematiche legate sia alla catena di rifornimento, sia alla produzione delle lenti SiC, elementi che per ora fanno levitare il costo di ogni singola unità intorno ai 10.000$.
Per ora sono stati creati circa 1000 esemplari, dispositivi usati (per lo più internamente) per lo sviluppo di esperienze dedicate. Zuckerberg ad ogni modo ci crede e ha affermato che l’azienda da lui guidata intende renderli “un po’ più piccoli, un po’ più luminosi, un po’ più definiti e molto più economici” prima di lanciarli sul mercato.