Apple ha riferito agli sviluppatori di un cambiamento nelle modalità con le quali macOS Sequoia gestisce l’apertura delle applicazioni non firmate o non correttamente firmate.
macOS, lo ricordiamo, integra una tecnologia chiamata Gatekeeper, per garantire che sul Mac vengano eseguiti solo software affidabili (verificati da Apple e firmati digitalmente).
Le app “firmate” da Apple garantiscono che non siano state manomesse o alterate. Quando si installano app, plugin e pacchetti di installazione per Mac da piattaforme diverse dall’App Store, macOS controlla la firma tenendo conto del Developer ID per verificare che il software provenga da uno sviluppatore identificato e che non sia stato alterato.
La prima volta che si apre un software appena scaricato (da una fonte diversa dal Mac App Store), macOS richiede l’approvazione dell’utente per garantire che non venga eseguito un software diverso da quello previsto.
Quando si apre un app non firmata, appare un avviso per indicare l’impossibilità di verificare lo sviluppatore o la presenza di software dannosi all’interno dell’app.
Fino a macOS Sonoma 14.x, nonostante l’avviso è possibile aprire un’app non firmata o autenticata facendo clic sull’app da aprire tenendo premuto il tasto Ctrl, scegliendo Apri dal menu, clic su Apri nella finestra di dialogo che appare e infine inserendo nome e password dell’utente amministratore per aprire l’app.
In macOS Sequoia Apple ha eliminato il ctrl-click che consente di aprire al volo app non firmate; è possibile installare applicazioni che il Gatekeeper blocca ma bisogna aprire Impostazioni di Sistema, portarsi nella sezione “Privacy e sicurezza”, scorrere verso il basso nella sezione “Sicurezza” fare clic sul pulsante “Apri comunque” per confermare l’intenzione di aprire o installare l’app.
È stato in pratica rimosso il ctrl-click che semplifica l’apertura di app non firmate, facendo in modo che l’utente debba per forza passare dalle Impostazioni di Sistema per autorizzare la prima volta l’esecuzione di app considerate potenzialmente pericolose.
Apple ovviamente raccomanda l’esecuzione di app scaricate dall’App Store o firmate digitalmente. Se un’app è autenticata significa che Apple l’ha analizzata alla ricerca di software dannosi, non rilevandone alcuno.
Le versioni preliminari (beta) di iOS 18, iPadOS 18, macOS 15 Sequoia e anche watchOS 11 sono al disponibili per sviluppatori e beta tester. Le versioni definitive dei vari sistemi arriveranno in autunno (probabilmente a fine settembre o inizio ottobre).
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