La salute, prima di tutto. Non è solo un motto buono per ogni occasione (e specialmente per consolare chi è a un po’ a corto di soldi o di affetti), ma anche per descrivere quel che Apple ha in mente per le prossime generazioni di Apple Watch.
Il dispositivo da polso, nato come estensione di iPhone ed evoluto come accessorio per il fitness, da tempo viene spinto verso la trasmutazione di dispositivo smart per tenere sotto controllo alcuni parametri vitali e spingere ad una vita più sana.
I traguardi raggiunti sono già notevoli (elettrocardiogramma, misurazione dell’ossigeno nel sangue, esame della postura, conteggio delle ore in piedi e in movimento), ma altri all’orizzonte sono ancora più notevoli e benché non tutti a portata di mano, ed Apple sta lavorando per accelerarne l’introduzione, consapevole che darebbero un forte contributo alle vendite dell’Apple Watch.
L’argomento è tornato di attualità in questo giorni nel corso dei quali si sta intensificando il dibattito su Apple Watch di decima generazione o se vogliamo di Apple Watch X come potrebbe chiamarsi, nell’approssimarsi del decimo anniversario, il nuovo modello dello smartwatch.
Le apnee del sonno
Un primo obbiettivo che sarebbe relativamente vicino è il rilevamento delle apnee del sonno. Qui la difficoltà è legale più che tecnica. Da anni si studia la possibilità di introdurre questa funzione (già nel 2017 si diceva che Apple Watch fosse in grado di rilevarle) che ha una grande rilevanza.
Le apnee durante il riposo colpiscono un significativo numero di individui, con problematiche tanto importanti da mettere a rischio la salute del cuore, Apple Watch deve misurare la saturazione dell’ossigeno nel sangue, ma oggi questa funzione è stata disabilitata negli Usa in conseguenza della causa intentata da Masimo. Anche la misura del cosiddetto SpO2 è ancora attiva fuori dagli Stati Uniti (ad esempio in Italia), è chiaro che Apple non può procedere senza risolvere la questione.
La misurazione della pressione
La misurazione della pressione arteriosa è ancora più ambiziosa ma resa difficile per le autorizzazioni connesse alla sua introduzione.
Apple avrà bisogno del via libera delle autorità sanitaria americana (e anche internazionale) che dovranno certificare, come hanno fatto, per l’elettrocardiogramma, la validità delle misurazioni.
Ora sembra che Apple possa accorciare il percorso mettendo da parte l’idea di creare una funzione sostitutiva degli apparecchi specializzati.
Essendo complesso e costoso creare un Apple Watch che offre la stessa attendibilità di questi ultimi, Apple starebbe considerando l’opzione di far presentare al dispositivo un semplice avviso quando l’orologio ritiene di avere individuato pressione alta.
In casi come questi potrebbe semplicemente invitare, come si è già detto in passato, ad effettuare un controllo approfondito con un dispositivo ad hoc.
Misura della temperatura del corpo
Per quanto riguarda la misurazione della temperatura del nostro corpo siamo di fronte ad un situazione non troppo differente.
Apple Watch conosce la temperatura della superficie cui è appoggiato, quindi quella del nostro corpo. Usa questa già questa informazione per misurare il ciclo fertile delle donne che l’indossano, dal lancio di Apple Watch 8. Non viene però fornita alcuna misura in gradi.
La prudenza qui deriva dal fatto che se per la pressione si può immaginare che influisca in maniera determinante il posizionamento dell’Apple Watch, per la misurazione della temperatura incide non solo quest’ultima ma anche la temperatura dell’aria, la sudorazione e l’attività fisica in quel momento.
È possibile che Apple Watch possa essere in grado di correggere il dato applicando specifici algoritmi, ma servirebbero probabilmente altri sensori e una intelligenza artificiale ad hoc.
La stessa soluzione immaginata per la pressione arteriosa, un avviso quando il parametro è fuori da un certo limite, potrebbe però in futuro essere adottata per la misurazione della temperatura del corpo.
La misurazione della glicemia
La funzione più importante nel campo della salute è il monitoraggio della glicemia, su cui Apple lavora da anni, con varie idee nel campo,
Apple ha investito molto in questo ambito; del resto per molti osservatori del mercato si tratta di una sorta di Sacro Graal degli smartwatch (lo prova l’interesse in materia anche di Samsung) e per questo non stupisce che si tratti di uno dei progetti di maggior rilievo in seno ai laboratori della Mela tanto che ad esso è stata dedicata una fondamentale parte della ricerca avanzata di Apple.
Gli sforzi avrebbero raggiunto qualche risultato. A Cupertino, si legge su Bloomberg, si sarebbe infatti arrivati a “un traguardo importante”. Quale però non è dato di sapere. Quel che è sicuro è che l’Apple Watch non misurerà il livello degli zuccheri nel sangue né quest’anno né il prossimo anno.
Quando?
La speranza degli osservatori e dei clienti e anche di Apple è che almeno qualcuna di queste tre funzioni possa essere introdotta presto.
Il loro lancio con Apple Watch X sarebbe sicuramente un buon viatico per spingere verso l’alto le vendite. Ma al momento non è certo che potremo vedere qualche cosa di questo genere già in autunno, ma se Apple Watch X fosse presentato magari la prossima primavera, in perfetta coincidenza con il lancio commerciale del primo Apple Watch, qualche speranza potremo coltivarla.