Il secondo partner di Apple per l‘Intelligenza Artificiale potrebbe scegliere un nemico di sempre: Meta. L’indiscrezione rimbalza dalle pagine del Wall Street Journal che riferisce di contatti tra le due aziende per integrare Meta Ai.
Stiamo parlando, è bene precisarlo, non di un supporto ad Apple Intelligence (che è integrato in vari servizi dei futuri sistemi operativi), ma di un sistema alternativo a Chat GPT, il chatbot che, come avevano previsto le indiscrezioni, verrà richiamato quando si faranno delle domande a Siri.
L’integrazione di Chat GPT era stata presentata durante la WWDC ed è una delle soluzioni che Apple ha previsto per accelerare l’introduzione di tecnologie Ai nei suoi sistemi.
È altrettanto probabile che la portata e il funzionamento dell’accordo sia del tutto identica a quella che Apple ha siglato con Chat GPT. In termini pratici Siri quando comprende che la richiesta dell’utente può essere soddisfatta da un sistema di Intelligenza Artificiale esterno, chiede il permesso di conferire la richiesta al chatbot che lavorerà su domande, testo, immagini.
Meta come OpenAI, se le cose andranno come si può immaginare, avrà accesso limitato ai dati privati dell’utente e non richiederà di creare un account.
Apple, spiega ancora il Wall Street Journal, oltre che con Meta sta trattando anche con due altri fornitori di servizi di intelligenza artificiale: Anthropic (fondata dall’ex OpenaAi, l’italo americano Dario Amodei con la sorella Daniela) e Perplexity.
Questi movimenti non stupiscono troppo. Nel corso della WWDC era stato detto che Apple avrebbe cercato altri partner nel settore dell’Ai per fare fronte alle aspettative dei clienti nel campo dell’intelligenza generativa per quanto riguarda il mondo dei chatBot.
Un po’ più sorprendente è il fatto che Apple decida di rivolgersi anche ad una società come Meta con la quale storicamente ha avuto anche screzi molto importanti e pubblici. con accuse reciproche.