Apple ha messo in pausa lo sviluppo di Vision Pro 2 per concentrarsi sul modello economico, quello di cui sentiamo parlare da ormai un anno e che l’analista Kuo dava per spacciato. E invece è vivo, più vivo che mai, ed Apple ne ha bisogno come il pane. Perché questa tecnologia fatica a decollare, colpevole soprattutto di avere un prezzo troppo alto per la maggior parte degli utenti.
L’indiscrezione arriva dai giornalisti Wayne Ma e Qianer Liu del The Information, che in passato hanno più volte anticipato con precisione alcune delle caratteristiche di Vision Pro di Apple. Ritengono che questo modello – nome in codice N109 – potrebbe risolvere almeno due dei problemi che attualmente bloccano gli acquisti: peso e prezzo.
Il prezzo di Apple Vision
Apple deve aver capito che a questo prezzo Vision Pro non va da nessuna parte, indipendentemente dal fatto che sia un dispositivo originale e altamente sofisticato nelle sue funzioni. Costa 3.500 $ negli USA, da noi (quando arriverà) costerà 4.000 €, decisamente troppo specie se lo si raffronta a concorrenti come il Meta Quest 3 (500 $).
Il visore Apple Vision (senza Pro) su cui l’azienda starebbe concentrando lo sviluppo dovrebbe invece costare tra i 1.500 e i 2.500 $.
Per avere un termine di paragone, iPhone 15 Pro Max costa 1.199 $ (1.489 € da noi) nella versione base e 1.599 $ (1.989 €) con 1 TB di capacità, perciò nella migliore delle ipotesi per il visore “Lite” si potrebbe dover spendere quanto per il più costoso degli iPhone.
Apple Vision vs Vision Pro, probabili differenze
Pare che Apple, non con poche difficoltà, alla fine sia riuscita a trovare il modo di ridurre il costo dei componenti senza compromettere troppo le funzioni che rendono appetibile il suo visore.
Una di queste consisterebbe nell’impiego di un processore serie A (quelli che montano gli iPhone, ndr) anziché uno di serie M – come appunto il chip M2 che attualmente troviamo sul Vision Pro.
Le prestazioni non dovrebbero risentirne troppo, anche perché al momento il chip A17 Pro a 6 core usato dagli iPhone 15 Pro ha una GPU fino al 60% più potente della GPU dei chip M2, quindi verosimilmente un processore A18/19 Pro potrebbe essere un buon candidato per questo Vision di fascia bassa.
Sparirebbe poi lo schermo EyeSight, quello che mostra gli occhi dell’utente che indossa il visore quando viene abilitata la visione in AR.
Una caratteristica minore, in effetti, che tra l’altro contribuirebbe alla riduzione del peso del dispositivo, altra caratteristica che come dicevamo starebbe disincentivando gli acquisti. Apple punta ad eliminare almeno un terzo del peso, passando cioè dai 650 grammi circa di Vision Pro ai 430-450 grammi per il nuovo modello.
Rimangono invece gli schermi micro-OLED, anche se Apple potrebbe risparmiare qualche cosa nella produzione affidandosi a nuovi fornitori cinesi. In ballo ci sarebbero BOE e SeeYA Technology, anche se con molti dubbi perché voci di corridoio dicono che starebbero faticando a soddisfare gli standard Apple e il rischio di fallire non è ancora del tutto scongiurato.
Quando arriva Apple Vision economico senza Pro
Per il lancio si punta alla fine del 2025, una data che va anche contestualizzata con i numeri del Vision Pro attualmente in commercio. Questo primo visore di Apple è arrivato negli USA il 2 Febbraio e il lancio internazionale è stato appena fissato per luglio (qui l’elenco dei paesi).
All’appello mancano ancora l’Italia (ma noi l’abbiamo già provato: qui trovate le nostre impressioni) e diversi altri paesi dove Apple vende gli altri prodotti, di cui ancora non si conoscono date certe.
Inoltre lo sviluppo del Vision Pro 2, di cui si vociferano già alcuni dettagli, è stato soltanto messo in pausa, e potrebbe ripartire subito dopo il lancio di questa versione economica.