Immaginate AirPods con il quadruplo dell’autonomia, così come per cuffie Apple e Beats, oppure al polso con Apple Watch senza più patemi di ricarica per quattro giorni: sono solo alcuni degli esempi di dispositivi indossabili realizzabili grazie alle ultime tecnologie TDK nelle batterie a stato solido.
Il colosso giapponese della tecnologia è da anni fornitore di Apple: sembra difficile che la multinazionale di Cupertino non sia interessata a un balzo nelle batterie che promette in un colpo solo un incremento significativo della capacità elettrica, batterie non solo più piccole e leggere, ma anche molto più sicure, più veloci da ricaricare, infine più longeve nel tempo.
Negli indossabili le attuali batterie agli ioni di litio offrono una densità energetica compresa tra 200 – 400 Wh/L Watt ora per litro, mentre la batteria a stato solido TDK è stimata a 1.000 Watt ora per litro. Il costruttore rimane vago nella descrizione di tecnologia e materiali, indicando batterie prodotte con materiale interamente ceramico, con elettrolita solido a base di ossido e anodi in lega di litio.
Come per le batterie a stato solido TDK esistenti della serie CeraCharge (immagine TDK in apertura articolo), anche il nuovo modello dovrebbe supportare 1.000 cicli di ricarica. Gli accumulatori a stato solido promettono di rivoluzionare diversi settori e prodotti perché offrono capacità maggiore, peso e dimensioni contenuti, maggiore velocità di ricarica e più sicurezza, dagli smartwatch alle auto elettriche.
L’ultimo ritrovato TDK è destinato ai dispositivi compatti, inclusi quelli che vengono a contatto con la pelle, gli indossabili appunto, dagli apparecchi acustici agli auricolari wireless alla AirPods, fino agli smartwatch. Purtroppo comunicato stampa e report entusiasti sulla nuova tecnologia non offrono indicazioni sul costo di produzione rispetto alle batterie tradizionali o la scalabilità della tecnologia, ma nulla vieta di immaginarla un giorno negli smartphone o nelle auto elettriche.
Per il momento TDK parla di dispositivi compatti e indossabili ma non solo: oltre ai sensori ambientali, l’obiettivo è di impiegare questa tecnologia anche nelle classiche batterie a bottone esistenti. Quindi, se tutto procederà come previsto, le vedremo arrivare nei dispositivi compatti e indossabili, bell’è pronte per le normative dell’Unione Europea che richiedono batterie ricaricabili ovunque, anche quelle a bottone.
Per Apple Watch serie 10 oppure X in arrivo in autunno per il decimo anniversario è prevista una piccola grande rivoluzione dentro e fuori.