Nel corso dell’ultimo fine settimana si sono intensificate le anticipazioni in rete e social riguardanti ChatGPT Search, un nuovo motore di ricerca di OpenAI basato su Intelligenza Artificiale AI che sarebbe in dirittura di arrivo per sfidare il dominio assoluto di Google nelle ricerche online e nelle pubblicità.
Alcune testate lo hanno già definito come la più grande minaccia nell’intera storia di Google. È vero ma per il momento solo in teoria: occorre attendere per verificare se e come la componente AI e il chatbot ChatGPT siano integrati con le ricerche e dati online.
Che OpenAI stia preparando una sorpresa per Google sembra emergere anche da alcune dichiarazioni di Sam Altman, rilasciate durante una intervista il mese scorso «Google ti mostra tredici annunci e dieci link blu, che sono un modo per trovare informazioni, ma la cosa che mi entusiasma è che forse esiste un modo migliore per aiutare le persone a trovare le informazioni e ad agire in base a queste».
Ancora, come riporta Tom’s Guide «Forse è interessante dire ‘Come possiamo aiutarti a trovare le informazioni di cui hai bisogno, come possiamo aiutarti a crearle in alcuni casi, oppure indicartele in altri».
Secondo il dirigente per il momento nessuno è ancora riuscito a proporre la ricetta ottimale, in grado di fondere velocità e informazioni aggiornate delle ricerche online con analisi e funzionalità AI. Ed è proprio qui che Sam Altman e OpenAI, con sostegno e collaborazione di Microsoft, possono giocare per cercare di sottrarre quote di mercato a Google.
Infine sono stati avvistati segnali di vita per il dominio search.chatgpt.com che invece di restituire il tradizionale errore 404 indica da alcuni giorni Not Found, come se sito o pagina siano in preparazione ma non ancora online.
Microsoft e OpenAI puntano alle rierche di Google
In base agli ultimi dati si stima che Google controlli oltre l’80% e per alcuni fino al 90% del mercato, mentre Microsoft Bing è circa al 10-11%. Come aveva già dichiarato Satya Nadella quando Microsoft ha lanciato per prima il fenomeno AI, anche se riuscisse a strappare piccole quote di mercato sarebbe comunque un successo strepitoso. Anche perché la situazione è immutata da oltre 25 anni di dominio incontrastato di Google.
In generale l’avvento dell’AI è visto da osservatori e analisti come una grande minaccia per Google, forse la più grande di sempre, ma Big G non starà certo ferma a guardare i concorrenti. Da mesi il modello AI Gemini è dotato di estensione per le ricerche online ed è anche possibile utilizzare il chatbot per approfondire e riassumere le ricerche Google.
Il motore di ricerca con AI di OpenAI potrebbe debuttare già questa settimana: sui social e non solo circola la data di giovedì 9 maggio per la possibile introduzione. E pensare che l’alleanza tra Microsoft e OpenAI è nata per invidia e paura di Google in campo AI.
Tutte le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale sono disponibili a partire da questa pagina di macitynet.