Il Servizio Sanitario Nazionale inglese (NHS) ha annunciato che “decine di migliaia di bambini e adulti” con diabete di tipo 1 riceveranno un “pancreas artificiale“, dispositivo che li aiuterà a mantenere il livello ideale di glucosio nel sangue regolando la quantità di insulina.
Il sistema (qui i dettagli) è composto da un sensore da posizionare sotto pelle che invia in wireless le letture glicemiche ad una pompa insulinica che è possibile indossare esternamente e in grado di fornire insulina in base alle necessità, evitando ai pazienti affetti da diabete di tipo 1 la necessità di controlla costantemente la glicemia e la somministrazione con iniezioni nel tessuto sotto cutaneo.
Il dispositivo è collegato a un’app su smartphone che consente, tra le altre cose, di accedere ai dati raccolti nel tempo, prevedendo anche possibili variazioni.
Il “sistema ibrido a circuito chiuso” (closed loop system), in atre parole in pancreas artificiale, è in fase di sperimentazione in circa 35 centri per il diabete in tutto il paese e questi sono i modelli attualmente in uso come censiti dall’associazione JDRF con diversi livelli di licenza in base all’età del paziente.
- CamAPS FX con pompa di insulina DANA
- Medtronic 670G + Guardian sensors
- Medtronic 780G + Guardian sensors
- Control IQ
- Omnipod 5
L’iniziativa del Regno Unito è parte di un test a livello nazionale sull’efficacia della tecnologia per capire se questo sistema sia effettivamente efficace, aiutare le persone a tenere sotto controllo la loro condizione, e alleviare paure e stress dei pazienti o di chi li assiste.
Non è completamente autonomo visto che i pazienti devono fornire alcuni dati sui carboidati che assumono attraverso il cibo e ovviamente comporta un certo periodo di adattamento al sistema.
«Lo studio consentirà di ottenere dati in tempo reale che si spera favoriranno per più persone l’accesso a questa tecnologia che cambierà il loro modo di gestire la malattia» ha riferito Chris Askew, amministratore delegato di Diabetes UK, parlando dell’implementazione da parte del SSN come «un passo molto significativo e positivo nella giusta direzione».
Il prof. Angelo Avogaro, Presidente SID (Società Italiana di Diabetologia) ha dichiarato: “Il pancreas artificiale si candida a cambiare la vita delle persone con diabete di tipo uno e rappresenta il varco di ingresso in una nuova era di trattamento. Un migliore controllo dei livelli glicemici non ha solo un effetto sulla qualità di vita ma anche sui costi associati, calcolati in un 10% della spesa sanitaria globale”, evidenziando ancora che “Oggi la tecnologia è in grado di trasformare, soprattutto nei più giovani, la gestione della malattia”.