Nell’ultima Safari Technology Preview, versione sperimentale di Safari che permette di testare in anteprima alcune funzionalità, Apple ha integrato il supporto AV1 nelle API WebCodecs (pensate per evitare il sovraccarico delle risorse), con funzionalità di decodifica che saranno disponibili sui chip in grado di decodificare via hardware l’AV1 (in altre parole i Mac con chip Mx: M1, M2, ecc.).
Come accennato, le API WebCodecs sono pensate per evitare sovraccarico delle risorse, permettendo la riproduzione di video fluidi e con bassa latenza grazie anche all’uso dell’hardware decoding.
Apple supporta i WebCodecs da Safari 16.4 e da questa pagina web è possibile comprendere quali sono quelli supportati e anche testarli (quelli supportati al momento sono H.264, H.265, VP8 e VP9 ma non AV1).
Il supporto alla decodifica hardware AV1 in Safari Technology Preview 191 (si può scaricxre partendo da qui) lascia immaginare l’arrivo di novità specifiche con i futuri aggiornamenti ufficiali di Safari (Safari 17.5 o Safari 18) o le versioni che saranno integrate in iOS 18 /iPadOS 18 e macOS 15 (ne sapremo probabilmente di più nell’ambito della WWDC24, la conferenza sviluppatori che si terrà dal 10 al 14 giugno).
I codec sono componenti che si occupano della codifica e della decodifica digitale di un segnale, tenendo conto di compressione dati e decompressione con e senza perdita di informazione (algoritmi lossy e lossless); sono utili anche in ambito videoconferenza o per offrire funzionalità di editing nelle pagine web.
AV1 è uno standard sviluppato dall’Alliance for Open Media (AOMedia), consorzio di aziende che comprende vari nomi, inclusi Google, Apple, Amazon, Microsoft, Netflix, Cisco, Intel, Mozilla e altri ancora. Lo standard in queatione è un’evoluzione di tecnlogie sviluppate dai membri dell’Open Media Alliance; integra tecnologie che arrivano dalla tecnologia Daala di Mozilla, il Thor Project di Cisco, dai progetti sui codec VP9 e VP10 di Google.