Il chip A18 Pro che dovremmo vedere quest’anno su iPhone 16 Pro si caratterizzerà per un’area del die di dimensioni maggiori (la piastrina di materiale semiconduttore sulla quale è realizzato l’insieme di circuiti elettronici), per via di componenti che permetteranno di migliorare le performance “on device” di funzionalità legate all’intelligenza artificiale eseguibili direttamente sul dispositivo.
A riferirlo è l’analista finanziario Jeff Pu che cita sue verifiche nella catena di approvvigionamento di Apple.
In una nota per conto della società di investimenti Haitong International Securities di Hong Kong, Pu ha aggiunto che il chip A18 Pro continuerà a sfruttare una GPU 6-core come l’attuale A17 Pro degli iPhone 15 Pro.
Migliorie relative alle funzionalità AI sono molto probabili: si vocifera che iOS 18 integrerà tutta una serie di novità specifiche per l’IA che riguarderanno funzioni del telefono, app di serie, e altre a livello di sistema che potranno essere sfruttate dagli sviluppatori di terze parti.
I chip degli iPhone più recenti integrano un Neural Engine 16‑core in grado di offrire funzionalità di machine learning. Il Neural Engine degli iPhone 15 Pro è fino a 2 volte più veloce rispetto ai SoC precedenti, con ovvie migliorie per quanto riguarda funzionalità come ad esempio l’autocorrezione e la Voce personale (utile nell’ambito dell’accessibilità per creare una voce sintetizzata simile a quella dell’utente).
Per quanto riguarda i core della GPU, l’analista ritiene che Apple continuerà a proporre il design a 6-core. Sugli iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro la GPU è fino al 20% più veloce rispetto ai chip precedenti, incrementando le prestazioni di picco e l’efficienza energetica. Migliorie arriveranno probabilmente lato CPU con miglioramenti intrinseci della microarchitettura e del design.
Tra gli obiettivi sui quali Apple sta lavorando c’è l’esecuzione di funzionalità AI direttamente sul dispositivo, tenendo conto (come da tradizione di Apple) della protezione dei dati e della privacy dell’utente, senza bisogno di comunicare – nel limite del possibile – con infrastrutture cloud; per funzionalità che obbligheranno ad analisi con infrastrutture dedicate, si vocifera di accordi con partner come Google o Baidu (in Cina).
Per le anticipazioni sugli iPhone 16 pro si parte da questa pagina di macitynet.