Alcune delle più grandi società di processori ed elettronica si sono alleate per creare la fondazione UXL per creare una piattaforma di sviluppo AI e Machine Learming indipendente dall’hardware, finora tipicamente basato su chip Nvidia.
Nvidia ha da poco toccato i 2.200 miliardi di capitalizzazione di mercato, merito dei chip dedicati all’intelligenza artificiale, diventati linfa vitale per l’ AI generativa di Microsoft, OpenAI e Alphabet (Google) ma anche per un numero infinito di colossi e startup che propongono le più disparate innovazioni nel settore.
Sono milioni gli sviluppatori che fanno affidamento alle soluzioni Nvidia e ora una coalizione di aziende che include Qualcomm, Google e Intel, vuole fermare l’inarrestabile rivale on campo Intelligenza Artificiale collaborando per offrire soluzioni software aperte che dovrebbero fermare l’emorragia di aziende che si rivolgono a Nvidia, regina del settore.
“Stiamo mostrando agli sviluppatori come migrare dalla piattaforma Nvidia”, ha riferito Vinesh Sukumar – responsabile della divisione AI e machine learning di Qualcolmm – nell’ambito di una intervista a Reuters.
A partire da una tecnologia sviluppata da Intel, denominata OneAPI, l’associazione UXL Foundation – consorzio di aziende del mondo IT – intende creare una suite di software e strumenti che dovrebbero essere in grado di alimentare varie tipologie di chip per l’accelerazione AI, indipendentemente dal costruttore. Il progetto open-source mira a rendere possibile l’esecuzione di codice su qualsiasi macchina, indipendentemente dal chip e dall’hardware sottostante.
“Parliamo in particolare – nel contesto dei framework per il machine learning – di come creare un ecosistema aperto, di promuovere la produttività e la scelta nell’hardware”, ha spiegato Bill Hugo, direttore e chief technologist responsabile high-performance computing di Google. Big G è una dei membri fondatori di UXL e contribuisce a determinare la direzione tecnica del progetto.
Il comitato tecnico direttivo di UXL si sta preparando a definire le specifiche tecniche che dovrebbero arrivare entro la prima metà dell’anno. Gli ingegneri hanno in cantiere il perfezionamento di dettagli tecnici prevedendo uno stato “maturo” prima di fine anno, evidenziando la necessità di costruire solide basi tenendo conto dei contributi di più aziende per permettere il dispiegamento su qualsiasi chip e hardware.
I primi membri della fondazione UXL
Nel primo elenco pubblicato sul sito UXL i membri attivi sono Arm, Fujitsu, Google Cloud, Imagination, Intel, Qualcomm, Samsung e VMWare (Broadcom). Oltre al coinvolgimento iniziale delle aziende già citate, UXL prevede di “corteggiare” Amazon, Azure di Microsoft, altre aziende specializzate in cloud computing e altri produttori di chip.
L’obiettivo di UXL sembra quello di arrivare a una massa critica di adesioni al fine da mettere in discussione l’egemonia di Nvidia sui framework software per AI. L’impresa non sarà facile né veloce, anche perché la piattaforma Nvidia CUDA è apprezzata e utilizzata da milioni di sviluppatori da crica 15 anni a questa parte.
Stando a quanto riferisce la società di ricerche PitchBook solo nel 2023 sono stati investiti oltre due miliardi di dollari in 93 diverse iniziative tutte con l’obiettivo di scardinare il dominio di Nvidia, fiumi di denaro che affluiscono nelle casse di aziende e venture capitalist che vogliono sfruttare l’onda lunga dell’AI.
Pare siamo solo all’inizio di un mercato potenzialmente immenso e dove nessuno vuole stare a guardare, soprattutto Nvidia che guadagna montagne di soldi per avere saputo vedere l’onda AI prima di chiunque altro.
Anche Sam Altman di OpenAI sta raccogliendo soci e miliardi per trasformare l’industria dei chip AI e non dipendere più solo da Nvidia. Gli articoli che parlano di Nvidia sono disponibili qui, invece per le notizie che parlano di Intelligenza Artificiale rimandiamo alla sezione dedicata di macitynet.