Tra le bizzarre “prove” indicate nell’azione legale avviata dal Dipartimento di Giustizia Usa contro Apple per possibile violazione delle norme Antitrust, c’è anche l’accusa di essere la causa del fallimento di dispositivi come l’Amazon Fire Phone, il telefono da 199$ che doveva fare concorrenza agli iPhone ma che si è rivelato un fallimento.
Lo fa notare il sito 9to5Mac evidenziando un passaggio della documentazione contro Apple “Molte aziende di prim’ordine e adeguatamente finanziate hanno provato ma non sono riuscite a entrare con successo sui mercati interessati per via di barriere all’ingresso. Tra i passati insuccessi quelli di Amazon (che ha presentato il suo telefono cellulare Fire nel 2014 ma è riuscita a sostenere proficuamente la sua attività ed è uscita dal mercato l’anno dopo), Microsoft (che ha cessato l’attività nel settore mobile nel 2017), HTC (che è uscita dal mercato vendendo la divisione smartphone a Google nel settembre 2017) e LG (che è uscita dal mercato smartphone nel 2021)”.
“Attualmente”, prosegue il Dipartimento di Giustizia, “solo Samsung e Google restano come concorrenti rilevanti nel mercato degli smartphone performanti. Le barriere sono così elevate, al punto che Google è un terzo distante, così come Samsung, nonostante Google controlli lo sviluppo del sistema operativo Android”.
In poche parole, il Dipartimento di Giustizia, ritiene che il fallimento degli smartphone Amazon e di altre aziende, sia da attribuire a Apple: è colpa di quest’ultima e non dei produttori che si sono man mano ritirati dal mercato con sistemi operativi propri o presi in prestito da “Big G” (Amazon, LG, Microsoft, HTC, ecc.) il mancato successo.
Qualcuno nel Dipartimento di Giustizia non si è chiesto il perché il mercato non ha voluto determinati dispositivi. Per quanto riguarda, ad esempio, il Fire Phone di Amazon, era un prodotto in perdita sin dall’inizio, nato male, concepito male, distribuito male, pensato essenzialmente per avere uno strumento in più sul quale offrire i propri servizi online (senza neanche il Play Store), venduto negli USA solo tramite AT&T, e senza app di particolare interesse. Di cosa, solo per fare questo esempio, possa essere accusata Apple non è chiaro.
Apple è praticamente accusata di avere fatto meglio degli altri e di avere fatto fallire altri che non hanno saputo offrire al mercato quello che gli utenti chiedevano. La causa durerà probabilmente anni e molti osservatori ritengono alcune contestazioni errate nel merito: Apple non ha nessun monopolio, neanche negli USA dove controlla meno della metà del mercato e non domina certamente come faceva negli anni 90 Microsoft che era arrivata a controllare oltre il 90% del mercato PC.