Al giorno d’oggi si fa un grand parlare di VPN, uno strumento che permette di navigare al sicuro, oltre che di superare blocchi geografici, potendo accedere – ad esempio – a catalogo di film, serie TV o giochi di altri paesi.
Quando si tratta di Surfshark, però, la VPN aggiunge tanti altri servizi collaterali, tutti propensi a tutelare la privacy dell’utente che naviga in rete. Abbiamo provato Surfshark One. Ecco cosa offre e cosa ne pensiamo.
Cosa sia una VPN è ormai chiaro ai più. Si tratta di una rete privata virtuale che oltre a consentire di superare i blocchi geografici e fingere di essere connessi da un altro Paese, risulta utile anche per criptare il traffico e instradarlo attraverso un server diverso.
In questo modo, non solo si potrà ottenere l’effetto di essere collegati da un Paese diverso, ma nessuno potrà vedere cosa l’utente realmente fa in rete, né da dove lo fa.
Surfshark è tra i principali protagonisti della scena VPN. Si tratta di un’azienda con sede nei Paesi Bassi, che beneficia di un ambiente favorevole alla privacy, operando in un contesto in cui vige la politica “zero log“, ossia che non conserva dati che potrebbero identificare l’uso della VPN da parte degli utenti.
Anche se Surfshark registra temporaneamente gli ID degli utenti o gli indirizzi IP a un server, la piattaforma cancella prontamente queste informazioni entro 15 minuti dalla disconnessione.
La nostra prova si è concentrata sull’abbonamento Surfshark One, un servizio che offre diverse funzionalità, oltre a quella principale di VPN. In particolare, oltre alla VPN, Surfshark One offre Alert, Antivirus, funzione di motore di Ricerca e identità alternative. Le andremo ad analizzare una ad una.
VPN
Sebbene non sia l’unica funzione disponibile all’interno del pacchetto Surfshark One, è certamente quella principale, per cui si sceglie di utilizzare, per l’appunto, una VPN.
La prima schermata che si parerà di fronte agli utenti è quella in poter scegliere di collegarsi tramite VPN. E’ possibile scegliere tra una lunghissima serie di Paesi, potendo naturalmente collegarsi anche a posizioni italiane.
La stessa schermata propone anche le posizioni consigliate, ossia quella del Paese più vicino e la posizione più veloce. Si tratta di link rapidi che consentono di effettuare immediatamente una connessione VPN, senza dover scegliere da una lunga lista di posizioni. Ancora, la stessa schermata offre la possibilità di collegamento rapido alla posizione usata di recente e a quelle contrassegnate come “Preferite”.
Se tutto questo non bastasse, naturalmente, è possibile scrivere sulla barra di ricerca il nome della Posizione da cui collegarsi per trovarla velocemente.
Tra le particolarità, inoltre, Surfshark One offre connessioni MultiHop. Si tratta, in sostanza, di una doppia VPN, che consente di connettersi attraverso due server VPN diversi.
Ad esempio è possibile rendere la propria connessione VPN ancora più sicura e privata connettendosi a un server in Canada e a un secondo server VPN in Spagna, anziché solamente a uno.
Test di velocità
Il primo problema che, solitamente, si avverte quando si utilizza una VPN, è quello relativo alla velocità di navigazione.
Abbiamo fatto alcuni test tramite le consuete app che misurano la velocità di navigazione. In tutta sincerità, qualsiasi posizione virtuale utilizzata, ha restituito velocità davvero elevate, molto vicine alla velocità che otteniamo senza utilizzare una VPN.
E’ chiaro, quando si sceglie una posizione particolarmente lontana la velocità di navigazione è inferiore, ma si tratta davvero di una diminuzione di poco conto, praticamente impercettibile, che non influisce in alcun modo su streaming o navigazione in generale.
Test di affidabilità
Altra problematica che può riscontrarsi con l’utilizzo di una VPN è non riuscire, effettivamente, ad aggirare i blocchi geografici di siti e app. Durante le nostre prove non abbiamo riscontrato alcun tipo di problematica.
Non solo siamo riusciti effettivamente ad accedere a cataloghi di contenuti geograficamente limitati, ma anche a bypassare le restrizioni applicate per l’accesso ad alcuni siti, oltre ad essere stati in grado di acquistare giochi da store esteri, che solitamente riescono a individuare l’uso di una VPN.
Alert
Questa particolare sezione fornisce, invece, la possibilità di verificare se i propri dati sono stati oggetto di violazione. In particolare, è possibile inserire le proprie mail per verificare se gli indirizzi sono stati violati.
Nel nostro caso, ad esempio, abbiamo scoperto che numerosi servizi ai quali eravamo iscritti, sono stati oggetto di attacchi hacker: in questa schermata, peraltro, vengono indicate esattamente le informazioni trapelate.
In alcuni casi, abbiamo avuto prova che ad essere trapelata è stata la nostra data di nascita, in altri casi nome e cognome, in altri ancora – addirittura – la password. Ovviamente, questa è solo una schermata informativa che non permette di intervenire in alcun modo, se non consigliare di cancellare i propri account nei servizi hackerata, o comunque modificare le password.
La stessa sezione permette anche di monitorare e verificare attacchi rispetto ai numeri delle carte di credito. Inserendo, infatti, il solo numero della carta, Surfshark restituirà un report dettagliato degli eventuali attacchi. Fortunatamente, almeno nel nostro caso, non ha rilevato alcuna violazione.
Antivirus
Questa è la sezione che, purtroppo, ci ha dato qualche problema. Dopo aver attivato l’antivurus e aver consentito a Surfshark l’accesso completo al disco, abbiamo notato che ad ogni avvio macOS si bloccava per i primi 30 secondi dopo l’inserimento del PIN.
Abbiamo provato più volte a riavviare il Mac, sempre con lo stesso risultato. Dopo l’inserimento del Pin era tutto risultava bloccato per i primi 30 secondi, passati i quali macOS tornava reattivo e pienamente utilizzabile.
Non sappiamo se questo comportamento è dovuto ad un bug di macOS 14.4 o alla necessità che Surfshark controlli all’avvio il disco fisso. Torneremo, comunque, a provare, quando Apple rilascerà un nuovo aggiornamento di sistema.
Peraltro, si tratta di una feature particolarmente completa. Non solo, infatti, offre la protezione in tempo reale, ma permette anche di eseguire scansioni rapida e completa, oltre che poter programmare le scansioni della macchina, proprio come ci si aspetterebbe da un qualsiasi antivirus.
Importante anche la funzione che impedisce a terzi di accedere alla webcam, se installata, così da proteggere la privacy anche da questa tipologia di attacchi.
L’hub Surfshark dedicato all’antivirus è particolarmente articolato. Anzitutto, è possibile attivare o disattivare la protezione in tempo reale. Questo consentirà di mantenere operativo l’antivirus in qualsiasi momento, così che se dovesse essere rilevata una minaccia Surfshark avviserà immediatamente l’utente.
E’ possibile anche programmare le scansioni, potendo impostare giorni predefiniti separati in cui far partire la scansione completa o quella rapida. Quest’ultima è particolarmente rapida e nel nostro caso, per un SSD da 256 GB ha impiegato davvero pochi secondi.
La scansione completa, invece, richiede molto più tempo, segnale evidente che la scansione viene effettuata file per file, cartella per cartella. Naturalmente, è possibile scegliere se escludere dalla scansione una determinata cartella, così da velocizzarla.
Inoltre, è possibile anche scegliere alcune applicazioni fidate che Surfshark non sottoporrà a controllo. Questo permetterà di velocizzare alcune operazioni che, altrimenti, richiederebbero il controllo dell’applicativo. Ad esempio, scegliendo iMessage come app sicura, Surfshark non eseguirà alcun controllo quando si scaricano immagini o file dalla chat.
La stessa schermata di controllo permette di aggiornare il database virus, mentre la protezione cloud permette all’antivirus aprire e controllare sul cloud di Surfshark alcuni file sospetti, senza che questi possano annidarsi sulla propria macchina.
A completare il quadro la possibilità di eliminare i file posti in quarantena automaticamente dopo 60 giorni.
Ricerca
All’interno dell’app è, poi, presente, un motore di ricerca, che permette di eseguire ricerche senza lasciare tracce, evitando il monitoraggio e annunci mirati. Si tratta di un metodo semplice per navigare senza lasciare tracce con le proprie ricerche.
Su Surfshark Search non si vedrà alcun annuncio e sarà possibile passare da una regione all’altra, ottenendo risultati di ricerca rilevanti nella posizione desiderata.
In questo modo sarà possibile ottenere risultati di ricerca organici non condizionati dalle ricerche precedenti nella propria posizione effettiva.
Identità alternativa
Altra funzione particolarmente importante contenuta nella suite Surfshark One è la sezione Alternative ID. In sostanza, tramite questo hub è possibile generare in un solo click una nuova identità e un indirizzo e-mail da utilizzare online.
E’ possibile generare l’identità automaticamente o fornire i dettagli sull’identità che desidera creare. In ogni caso il risultato è che Surfshark creerà un profilo con un indirizzo e-mail per non rivelare la sua vera identità.
In questo modo sarà possibile evitare di fornire i propri dati personali a siti web che magari si utilizzano una sola volta o a siti con pratiche di protezione poco chiare o a brand di cui non ci si fida.
La particolarità consiste nel fatto che l’indirizzo email creato si collegherà al proprio indirizzo email reale: tutte le mail in arrivo sull’indirizzo di fantasia verranno dirottate sul proprio indirizzo reale.
Quando, poi, l’indirizzo non servirà più, sarà possibile disfarsene senza che i vari siti o le piattaforme cui è stato fornito potranno risalire all’indirizzo email reale.
Conclusioni
Surfshar One è certamente una delle suite più complete per chi vuole navigare nell’anonimato, bypassare le restrizioni geografiche e accedere a informazioni importantissime come eventuali violazioni delle proprie mail o, peggio ancora, carte di credito.
Semplicissimo da utilizzare, ha tra i suoi punti di forza la solidità della VPN, sia in termini di velocità di navigazione, sia in termini qualitativi: anche i siti che spesso riescono ad inibire le connessioni VPN, dopo vari tentativi, hanno dovuto cedere e consentire l’accesso come se ci trovassimo in quel paese.
Il pacchetto One in prova ha un costo davvero accessibile, soprattutto se si sceglie di abbonarsi per 24 mesi: in questo caso pagherete appena 3,19 euro al mese. Peraltro, è possibile condividere la vostra VPN fino ad un massimo di 10 dispositivi, con connessioni illimitate.