Ci sono voluti 15 anni ma, per la prima volta nella sua storia, Uber ha concluso l’anno segnando i suoi primi utili, guadagnando più soldi di quanti ne abbia spesi per le sue attività di ridehailing e consegne. Come evidenziato da Business Insider, l’azienda ha riportato un utile operativo di 1,1 miliardi di dollari nel 2023, rispetto a una perdita di 1,8 miliardi di dollari nel 2022.
Inoltre, Uber ha dichiarato di aver realizzato un reddito netto di 1,9 miliardi di dollari dopo aver perso l’enorme cifra di 9,1 miliardi di dollari nel 2022. “Guardando indietro, il 2023 è stato un punto di svolta per Uber”, ha dichiarato il CEO Dara Khosrowshahi, “dimostrando che possiamo continuare a generare una forte crescita redditizia su larga scala”.
Sotto la guida di Khosrowshahi, Uber ha fatto progressi costanti negli anni successivi alla pandemia. Già nel febbraio 2020, Uber sembrava indicare che la redditività fosse raggiungibile, ma la pandemia ha causato un grande crollo, poiché l’attività dei viaggi dell’azienda è collassata. La domanda di consegne è aumentata, ma è stata appena sufficiente per mantenere l’azienda a galla.
Man mano che la pandemia si attenuava, l’approvvigionamento di autisti è diventato un problema importante, quindi Uber ha iniziato a spendere enormi quantità di denaro per attirarli nuovamente sulla piattaforma. Ciò ha portato a ulteriori grandi perdite trimestrali, spingendo Khosrowshahi a ordinare un taglio netto dei costi.
Nel agosto 2022 la società ha riportato il suo primo flusso di cassa positivo, indicando che l’azienda stava generando più denaro dalle sue operazioni commerciali di quanto ne stesse perdendo. Tuttavia, la redditività è rimasta sfuggente.
Adesso, sembra che Khosrowshahi abbia finalmente trovato il giusto equilibrio, con gli analisti che indicano come probabile qualche tipo di programma di riacquisto delle azioni e obiettivi finanziari aggiornati.
Tuttavia, tutto ciò nasconde l’importanza di mettere Uber su basi finanziarie più solide. Per anni, l’azienda è stata derisa per aver utilizzato i suoi pacchetti di capitale di rischio per sovvenzionare il prezzo di un viaggio in auto in città, abbassando artificialmente il costo di un viaggio per attirare clienti millennials che erano scoraggiati dai taxi obsoleti e ostili all’era digitale.
Ora, i viaggi con Uber sono più costosi e le flotte di taxi stanno lentamente ricostruendo le proprie attività. Infatti, Uber sta aggiungendo i taxi alla sua app nel tentativo di offrire una mano amica al suo ex rivale.
Al momento, ricordiamo, Uber sta affrontando sfide legali in tutto il mondo. Di recente ha annunciato di voler investire 30 milioni di dollari nelle prossime elezioni in California per eleggere legislatori favorevoli.