Apple pretende da Epic Games 73,4 milioni di dollari come rimborso per le spese legali, richiesta che arriva dal termine della disputa legale che ha visto le due aziende contrapposte. Tutte e due le aziende avevano presentato ricorsi ma la Corte Suprema ha deciso di non accoglierli.
Apple è emersa vittoriosa in nove punti su dieci: il giudice ha sentenziato che Epic ha violato il contratto con Apple implementando un sistema di pagamento alternativo nel gioco Fortnite, e ha imposto ad Apple di non vietare agli sviluppatori la possibilità di offrire nelle loro app collegamenti esterni o “inviti all’azione” che indirizzano i clienti a meccanismi di acquisto esterni all’App Store.
Nella sentenza della corte d’appello nove su dieci rivendicazioni sono state confermate a favore della Mela, ed Apple a questo punto ha chiesto alla Corte di obbligare Epic al pagamento dei costi per la disputa legale, che ammonterebbero a 73.404.326$.
Florian Mueller – legale di Gamesfray esperto in questioni legali in ambito tecnologico e brevetti – spiega che Apple è arrivata alla cifra in questione partendo dagli 82.971.401 di dollari per le spese legali sostenute per affrontare la causa con Epic, e ha detratto da questo importo il 10%, tenendo conto che Epic ha prevalso in una su dieci rivendicazioni.
#Apple wants #EpicGames to reimburse $73 MILLION AND COUNTING (the dispute isn't over yet) in litigation expenses. Apple says it's spent $82,971,401 defending against that case, adjusts it to $81,560,362, then deducts 10% as Epic prevailed on 1 of 10 counts ➡️ $73,404,326.
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— gamesfray (@games_fray) January 17, 2024
Nell’ambito di una precedente sentenza, Epic era stata condannata a pagare il 30% (circa 3,5 milioni) delle entrate raccolte bypassando il meccanismo di pagamento in-app di Apple.
La Corte ha tempo fino al 5 marzo 2024 per ascoltare Apple sulle spese legali rivendicate e ha la possibilità di chiedere importi aggiuntivi fino al termine della controversia
Dal 2020, Epic chiede a Apple di consentire gli acquisti in-app su store di terze parti, evitando in questo modo di pagare la commissione del 30% richiesta da Apple.
Il gioco Fortnite – oggetto del contendere – non è stato tutt’oggi riammesso sull’App Store e Apple aveva fatto sapere che non lo sarà fino alla conclusione della disputa legale.
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