A salvarsi nel contesto della vicenda del Boing 737 di Alaksa Airlines che ha perso il portellone mentre era in volo sullo stato di Washington non sono stati solo passeggeri ed equipaggio ma anche un iPhone risucchiato dallo squarcio ma atterrato indenne da quasi 5 chilometri di altezza.
La storia è simile a quella dall’iPhone 6s Plus che all’epoca superò un anno di solitudine nel deserto o al volo da 600 metri di caduta libera affrontati brillantemente da quell’iPhone 6s del regista che si trovava a sorvolare una spiaggia su di un piccolo aereo, ma qui il contesto e i contorni della vicenda sono ancora più estremi.
Il fatto
Il protagonista è un iPhone 14 Pro (o 15 Pro, dalle immagini non è chiaro) che probabilmente era di un passeggero del ben noto volo Alaska 1282 di cui stanno parlando tutti i giornali e i siti del mondo. La depressurizzazione ha probabilmente strappato il telefono dalle mani o da un tavolinetto mentre il velivolo era a 16.000 piedi, circa 4,88 chilometri di altezza.
Il telefono è stato trovato da un certo Seanathan Bates lungo Barnes Road a Portland apparentemente a poca distanza da dove è stato trovato il portellone.
Secondo quanto spiega il signor Bates, il telefono era in modalità areo, con metà batteria e con aperta una pagina sulla ricevuta di un bagaglio di Alaska Airlines. Ma la cosa fondamentale è che l’iPhone era perfettamente funzionante e senza neppure un piccolo danno allo schermo.
Escludendo che siano stati la custodia e il vetro di protezione a fare il miracolo, si può ipotizzare che la forma dell’iPhone l’abbia fatto planare verso terra e che il resto l’abbiano fatta l’abbondante vegetazione che si vede nelle immagini.
Al proprietario non resterà che staccare il connettore (strappato dal cavo) e poi rimettersi in tasca l’iPhone.
Non uno ma due
Qui parliamo dell’iPhone trovato da Bates perché per il battage dei giornali e i post su alcuni social è quello di cui si sa di più. Ma in realtà Jennifer L. Homendy presidente della NTSB (National Trasportation Safety Board) che si occupa di investigare le cause degli incidenti aerei, ci sarebbe un altro iPhone finito fuori dallo squarcio e ritrovato dalle autorità.
Di quale modello si tratti, delle sue condizioni e di dove sia stato individuato non c’è notizia.
La voce dei social
Su X (ex Twitter), dove il fatto riportato da Bates che ha recuperato il telefono miracolato ha già raccolto oltre 60.000 like e milioni di visualizzazioni, c’è chi ancora incredulo fa notare come Apple potrebbe e dovrebbe sfruttare la notizia per una pubblicità di reale effetto.
Più divertenti i commenti di chi etichetta questo iPhone come “il degno erede del Nokia 3310“, che i meno giovani ricorderanno per la sua incredibile resistenza ad urti e cadute, o di chi ritiene che questo evento ora dia “un significato completamente nuovo ad AirDrop“, la tecnologia di trasferimento dati senza fili di Apple dal nome – in questo contesto – facilmente equivocabile.
Ma il commento su cui tutti possiamo essere d’accordo è quello di chi invece fa notare come questo iPhone sia sopravvissuto ad una caduta da un’altezza incredibile, quando è piuttosto comune romperne il vetro semplicemente facendolo scivolare dalla tasca. Fortuna da un lato, sfortuna dall’altro.