Un altro rapporto di mercato indica che le vendite di iPhone in Cina siano diminuite del 10% su base annua, tra il terzo trimestre del 2022 e lo stesso trimestre di quest’anno. Si tratta di un numero significativamente peggiore rispetto alla diminuzione complessiva del 3% del mercato cinese degli smartphone.
Sono state offerte diverse spiegazioni al calo, ma una delle chiavi è la sorprendente ripresa di Huawei come concorrente, anche se ci sono sospetti su come il come il colosso cinese sia arrivato a questo risultato.
Counterpoint Research afferma che il mercato degli smartphone in Cina è diminuito del 3% su base annua, una caduta meno pronunciata rispetto ai trimestri recenti e un segnale che potrebbe esserci un ritorno alla crescita.
La maggior parte dei marchi ha visto le proprie vendite diminuire, con iPhone che ha registrato una diminuzione del 10%. Una delle spiegazioni offerte è stata semplicemente la scarsità di forniture al momento del lancio, poiché il trimestre include solo la prima settimana di lancio.
Vincoli iniziali di approvvigionamento affrontati dalla serie iPhone 15, che hanno portato a vendite inferiori rispetto alla serie iPhone 14 nel periodo di lancio
Un quadro migliore potrebbe, e dovrebbe, emergere nel corrente trimestre. Tuttavia, il dato principale e sorprendente del trimestre sotto indagine è la ripresa di Huawei come attore serio nel mercato degli smartphone di fascia alta.
Mentre gli unici altri brand a registrare un aumento delle vendite sono stati Xiaomi e Honor, con modesti incrementi del 5% e del 3%, Huawei ha visto le proprie vendite schizzare del 37%. Ciò è stato quasi interamente dovuto al lancio del primo modello premium dell’azienda dopo tre anni, il modello Mate 60 Pro, con il suo retro simile a un iPod.
Sospetti dietro la crescita Huawei
Huawei ha lanciato Mate 60 Pro con capacità 5G complete grazie a un chip di produzione cinese, cosa che gli esperti statunitensi credevano impossibile. La sorpresa per questa evoluzione non si è limitata al settore tecnologico: stupore è stato sollevato persino dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti durante una recente conferenza stampa alla Casa Bianca.
Le due principali teorie sono la violazione delle sanzioni, quindi aver effettivamente acquistato tecnologia dagli USA, da aziende sotto nomi cinesi, oppure lo spionaggio industriale: la Cina, ipotizzano alcuni, potrebbe aver ottenuto accesso non autorizzato a progetti dei chip statunitensi.