Adobe ha mostrato un vestito paillettato e interattivo che permette a chi lo indossa di cambiare al volo la trama della tela visibile.
Un filmato mostra la ricercatrice di Adobe, Christine Dierk, indossare un vestito attillato e senza spalline, quello che all’apparenza sembra un semplice abito da cocktail con le paillette; usando un telecomando palmare, chi indossa il vestito può cambiare le fantasie mostrate, con un effetto che sembra quello di un vecchio film di fantascienza.
L’idea è nata nell’ambito del “Project Primrose” di Adobe, iniziativa che si occupa di “abbigliamento digitale” o “digital dress” così come definito dalla ricercatrice Christine Dierk durante la presentazione al pubblico di Adobe MAX la scorsa settimana.
“Al contrario dei capi di abbigliamento tradizionali, che sono statici, Primrose mi permette di rinnovare il look in un attimo”, spiega la ricercatrice Adobe, dimostrando le potenzialità di questo curioso “tessuto”, in grado di modificare i colori dal chiaro allo scuro all’istante ma anche creare pattern differenti, persino animati e di tenere conto anche dei movimenti di chi indossa il particolare capo di abbigliamento (facendo oscillare e scorrere il modello mostrato nella direzione verso la quale la persona sta andando).
La ricercatrice di Adobe ha riferito che, non solo ha progettato il vestito con l’aiuto del team della software house californiana ma lo ha anche ricamato da sola.
Le specifiche di questo speciale capo non sono note ma quanto pare per le paillettes (minuscoli schermi) sono stati sfruttati “moduli di diffusione della luce riflettente” che formano dei display flessibili e non luminosi. I moduli in questione sono composti da cristalli liquidi dispersi in polimeri (PDLC), un materiale che reagisce all’elettricità (sfruttato nelle finestre smart), che non consuma molta energia, può essere adattato a diverse forme e sfruttato per diffondere la luce in modo variabile.
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