Continua la lotta alla pirateria streaming da parte delle istituzioni e delle autorità: dopo le nuove normative in proposito, che hanno dato maggiori poteri ad AGCOM, arriva lo spot di Bobo Vieri, che chiede a gran voce di dare un calcio al pezzotto.
La pirateria digitale prospera, nutrendosi per lo più dell’ignoranza di molti che non conoscono pienamente l’entità dei danni causati da questa attività illecita. AGCOM spiega nel suo comunicato che si tratta di un crimine che minaccia migliaia di posti di lavoro, infrange il diritto di proprietà intellettuale e mina gli sforzi creativi nei campi del giornalismo, dello sport, del cinema, delle pubblicazioni, del software e della musica.
Cosa vuol dire “pezzotto”
Tradurre con una parola italiana il termine “pezzotto” non è impresa semplice. C’è addirittura chi fa risalire il termine ai pezzi di stoffa che venivano cuciti su un capo pronto per nasconderne i difetti.
Oggi, il termine viene più spesso utilizzato per riferirsi a qualcosa di fasullo, non originale, contraffatto. Questo è: la visione di contenuti streaming, nella fattispecie le partite di calcio e gli eventi sportivi, diffusi illegalmente attraverso canali non ufficiali, certamente illegittimi.
Nell’ultimo spot creato in collaborazione con AGCOM, Bobo Vieri, in veste di testimonial, si rivolge al cittadino, al fuitore finale dei contenuti, con il messaggio di “non aiutare la criminalità” organizzata, che evidentemente trae i propri profitti dal “pezzotto”.
“Dai un calcio alla pirateria” recita Bobo Vieni nel filmato, che mostra anche i limiti di questo sistema di diffusione, che certamente non offre un segnale di alta qualità, né stabile, né certamente fedele all’originale.
Con le poche parole pronunciate da Vieri, lo spot cerca di risvegliare una coscienza etica che, se abbracciata da tutti, può apportare un cambiamento significativo e fornire un prezioso supporto a chi lotta contro attività illegali come questa, in particolare Agcom.
La nuova normativa anti pezzotto
Ricordiamo che la legge 14 luglio 2023 n. 93 attribuisce ad Agcom maggiori poteri nell’ambito della tutela del diritto d’autore online, permettendo alle autorità di intervenite immediatamente, e in modo più celere rispetto al passato, chiudendo immediatamente i canali di diffusione illegali.
Lo spot si basa sul motto “Non aiutare la criminalità, dai un calcio alla pirateria” e “Combatti lo streaming illegale insieme a Bobo Vieri, fallo anche tu”. La decisione di avviare la produzione di questo spot è stata presa in maniera autonoma, poiché il governo ritiene che lo sviluppo del settore dell’informazione e dell’editoria sia strettamente connesso a questa problematica.
I motivi di questa pubblicità sono chiari, se letti in combinazione con i dati forniti dall’Osservatorio Fapav: l’Indagine sulla pirateria audiovisiva in Italia nel 2022 ha rilevato danni pari a 1,7 miliardi di euro per l’economia nazionale in termini di mancato fatturato.
A questi danni si aggiungono impatti negativi di 716 milioni di euro sul PIL e 319 milioni di euro sulle entrate fiscali dello Stato, oltre a una perdita di posti di lavoro stimata in circa 10.000 unità per il 2022, soprattutto tra i giovani.
Per guardare le partite di calcio, e lo sport in generale, il consiglio è quello di rivolgersi ai canali ufficiali, dove non mancano comunque metodi per risparmiare. Negli scorsi giorni è stata smantellata in Puglia un centrale casalinga per piratare Sky: ne abbiamo parlato in questo articolo.