Accade ancora: c’è chi va in giro in luoghi pubblici indossando un visore Meta Quest 3 in grado di registrare tutto: foto, video e audio: dieci anni fa succedeva in USA come a Milano dove i primi utenti degli inutili Google Glass si aggiravano per eventi per sfoggirare un dispositvo che poteva riprendere ovunque e chicchessia.
Questa volta, però, il visore è venduto da Meta, non da Google: intendiamoci, oggi come allora, la responsabilità è più degli utenti che del costruttore. Anche se quest’ultimo progettando un dispositivo dovrebbe preventivare impieghi di questo tipo.
Durante il fine settimana scorso Meta Quest 3 è arrivato nelle mani dei primi fortunati clienti. Mentre alcuni si sono limitati ai videogiochi e all’utilizzo tra le quattro mura, altri invece hanno pensato bene di iniziare a pubblicare video di interazioni con il mondo reale.
Il nuovo visore permette di abbattere cattivi a bassa risoluzione nei giochi, ma il suo utilizzo va ben oltre: grazie alla funzione video passthrough è tecnicamente possibile cucinare un pasto, spazzare i pavimenti o gustare un caffè senza mai toglierlo dal viso.
Ed allora, è passato poco tempo prima di testare i visori al di fuori delle stanze da gaming. Jay Mayo, ad esempio, ha percorso la passerella del New York Comic-Con con il visore, registrando clip di sconosciuti lungo il percorso. Come segnala The Verge l’utente Kukurio59, invece, si è ripreso mentre aspettava un ascensore sul pianerottolo con altre persone.
OK don't be mad. But someone had to do it.
walked into a cafe in mixed reality pic.twitter.com/WSJEMWuG00
— CIX (@CixLiv) October 16, 2023
Ed ancora, nel video in alto, Cix Liv, esperto di realtà mista e AI, è entrato direttamente in un bar di San Francisco per fare un semplice ordine, senza preoccuparsi di nascondere l’indirizzo del locale.
Il déjà vu di Quest 3
La sensazione è quella di una scena già vista: dieci anni fa, l’opinione pubblica si era ribellata ai Google Glass, in particolare i proprietari di attività pubbliche. Ristoranti, cinema, casinò, bar e altri locali pubblici avevano vietato l’uso degli occhiali smart, mentre tra le leggende rientra anche quella di una aggressione a una donna che indossava i Google Glass a San Francisco.
Ci si chiede se, a distanza di 10 anni, qualcosa sia effettivamente cambiato. Ormai le fotocamere degli smartphone sono ovunque e rappresenta la norma registrare qualsiasi cosa.
Resta da capire come Quest 3 sarà accolto dalla società di oggi. Mentre l’azienda ha dedicato molta attenzione affinché i suoi occhiali smart e social Ray-Ban non cadano nella stessa trappola, pubblicando spiegazioni sulla privacy e linee guida sull’uso degli occhiali in pubblico, sembra che il Quest 3 non abbia linee guida simili.
Inoltre, è un po’ più difficile per il pubblico capire quando Quest 3 sta registrando. Questo perché il visore si limita a emettere un leggero bagliore bianco ed è una luce che è già accesa di default, sempre illuminata quando il visore è in funzione.
In Apple Vision Pro quando il visore registra si accende una spia rossa nel frontale. Tutti gli articoli che parlano di realtà aumentata e realtà virtuale sono disponibili ai rispettivi collegamenti.