Dall’inizio del 2025, Stoccolma vieterà la circolazione di vetture con motore a benzina e diesel in alcune zone del centro città.
Il ban riguarderà circa 20 isolati per un totale di 180.000 metri quadrati, riservati esclusivamente ai veicoli elettrici; successivamente si deciderà se il provvedimento sarà esteso ad altre aree, dove al momento possono circolare auto ibride, ma anche ambulanze e auto della polizia con motori termici. Dal ban sono esclusi, inoltre, persone con disabilità documentata.
La novità è stata annunciata dal vice sindaco responsabile dei trasporti, Lars Stromgren, spiegando che la situazione attuale è “assolutamente inaccettabile”, riferendo che l’aria in città sta provocando disturbi polmonari nei bambini e decessi nelle persone anziane che muoiono prima rispetto all’aspettativa media di vita a causa della qualità dell’aria.
Secondo l’amministrazione cittadina, il livello di qualità dell’aria è troppo basso rispetto agli standard fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità.
I veicoli elettrici saranno ovviamente consentiti in centro senza alcuna restrizione. Le nuove politiche di Stoccolma seguono quelle di zone a basse emissioni previste in varie città europee quali: Londra, Madrid, Berlino e Parigi.
Tassa alle auto inquinanti
A Londra è stata da poco allargata la zona a emissioni ultra basse (Ulez) che di fatto copre quasi tutta l’area della Grande Londra, e chi guida veicoli a benzina Euro 4 a benzina (immatricolata dopo il 1° gennaio 2006), o Euro 6 diesel (successivi al 1° gennaio 2016), deve pagare una tassa di accesso giornaliera di 15 sterline, elemento che ha portato all’aumento dei veicoli elettrici e alla diminuzione percentuale delle auto diesel.
Parigi, Atene e Madrid hanno bandito dalla circolazione e dal commercio i veicoli Diesel. Nella capitale spagnola le vetture “zero” possono sostare gratuitamente in varie zone della città, mentre quelle “ECO” dispongono di un massimo di 2 ore di parcheggio gratuito.
Per i detrattori, le politiche di Stoccolma sono troppo estreme: secondo la Swedish Confederation of Transport Enterprises la maggioranza che governa la città ha preso una decisione affrettata nell’affrontare l’inquinamento atmosferico.
Intanto da un recente studio riportato da The Lancet, nelle zone a basse emissioni si registra una riduzione di problemi cardiaci e circolatori, con la diminuzione nel numero dei ricoveri ospedalieri per infarti e ictus.
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