Sono passati due anni da quando Google ha presentato per la prima volta il progetto Green Light, un nuovo modo di affrontare l’inquinamento a livello stradale causato dai veicoli in attesa ai semafori: durante l’evento Sostenibilità 2023 il colosso di Mountain View ha discusso alcuni dei primi risultati di questo programma e ha annunciato un’altra ondata di espansioni.
Green Light utilizza sistemi di apprendimento automatico per analizzare i dati di Google Maps al fine di calcolare la quantità di congestione del traffico presente in un dato semaforo, così come i tempi di attesa medi dei veicoli fermi a quell’incrocio.
Queste informazioni vengono quindi utilizzate per addestrare modelli di intelligenza artificiale AI in grado di ottimizzare autonomamente i tempi di traffico in quella intersezione, riducendo i tempi di inattività e la quantità di frenate e accelerazioni dei veicoli.
Onde verdi ai semafori con AI: Google Project Green Light si espande
Quando il programma è stato annunciato per la prima volta nel 2021, era stato testato solo in quattro incroci in Israele in collaborazione con Israel National Roads Company.
In quella occasione Google aveva riferito di aver osservato una “riduzione del 10-20% del consumo di carburante e dei tempi di attesa all’incrocio” durante quei test. Il programma pilota si è poi esteso, coinvolgendo una dozzina di città partner in tutto il mondo, tra cui Rio de Janeiro, Brasile; Manchester, Inghilterra e Jakarta, Indonesia.
Adesso, Yael Maguire, VP di Geo Sostenibilità di Google, durante l’evento di pre-briefing della scorsa settimana, ha aggiunto:
I primi numeri indicano la possibilità di una riduzione del 30% delle fermate. Crediamo che Green Light sia unico perché è più economico per le città rispetto alle alternative
Le nostre raccomandazioni di intelligenza artificiale funzionano con l’infrastruttura e i sistemi di traffico esistenti. Gli ingegneri delle città sono in grado di monitorare l’impatto e vedere i risultati entro settimane
Il progetto, in sintesi, sembrerebbe funzionare, ma si tratta ancora di un programma davvero limitato a livello geografico. Il sistema, continua Google, ha già contribuito a evitare più di 2,4 milioni di tonnellate metriche di emissioni di carbonio – equivalente alla rimozione di circa 500.000 auto a carburante fossile dalla strada per un intero anno.
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