Prima partnership fra un’azienda aerospaziale commerciale e un marchio di lusso italiano: Axiom Space, leader del settore spaziale e ideatore della prima stazione orbitale commerciale, ha annunciato la collaborazione con Prada per le nuove tute della NASA destinate alla missione lunare Artemis III.
La missione, prevista per il 2025, sarà il primo sbarco sulla Luna con equipaggio dai tempi di Apollo 17, che risale al dicembre 1972, ma sarà anche il primo a portare una donna su questo satellite.
«Siamo entusiasti di collaborare con Prada alla tuta spaziale Axiom Extravehicular Mobility Unit (AxEMU)», ha dichiarato Michael Suffredini, CEO di Axiom Space. «Il know-how di Prada in materie prime, tecniche di produzione e design ci consentirà di applicare tecnologie avanzate per garantire il comfort degli astronauti sulla superficie lunare, tenendo in considerazione anche quei fattori umani tanto necessari quanto tutt’ora assenti nelle tute spaziali tradizionali».
Per la progettazione i team di Prada e di Axiom Space hanno fatto sapere che lavoreranno fianco a fianco per sviluppare soluzioni innnovative in termini di materiali e di design in grado sia di fornire protezione sia di rispondere alle sfide di un ambiente unico come quello lunare.
Lorenzo Bertelli, Direttore Marketing del Gruppo Prada, ha riferito che la collaborazione è frutto di “decenni di sperimentazione, studio di tecnologie all’avanguardia e know-how nel campo del design raccolti fin dagli anni Novanta, quando Luna Rossa partecipò all’America’s Cup”.
La tuta AxEMU è presentata come qualcosa in grado di offrire agli astronauti potenzialità più avanzate per esplorare lo spazio, offrendo al contempo alla NASA la possibilità di sfruttare i sistemi commercialmente sviluppati e di cui l’essere umano ha bisogno per accedere, vivere e lavorare sulla Luna e intorno ad essa.
Le tute sono un’evoluzione del modello Exploration Extravehicular Mobility Unit (xEMU) della NASA e sono pensate per garantire una maggiore flessibilità e protezione in un ambiente ostile, oltre a essere dotate di strumenti specializzati per l’esplorazione e per le attività scientifiche. Grazie alle tecnologie applicate e al design innovativo, consentiranno inoltre di ampliare il raggio delle esplorazioni lunari come mai prima d’ora.