Il nuovo Asustor AS5404T fa parte della famiglia Nimbustor, fascia di prodotti consumer ma dalle caratteristiche molto avanzate, adatte a utenti che hanno alte esigenze in tutti gli ambiti con un occhio particolare a gamer o streamer.
La prova che proponiamo oggi è svolta sul modello a 4 Bay, ma ne esiste anche un identico a 2 Bay più accessibile: un salto in avanti deciso rispetto al passato, pur conservano le qualità ottimi dei design e potenza. L’abbiamo messo sotto torchio, vediamo com’è andata.
Marketing, fatto bene
Il nuovo Asustor AS5404T arriva in una scatola che si differenzia notevolmente da quelle classiche dei NAS, anche considerando la fascia.
Il packaging è in cartone grezzo, come è consuetudine per questo tipo di prodotti, con inserti in gomma per la protezione durante il trasporto, ma fuori la grafica è accattivante, cosa abbastanza originale, e sta bene nei corridoi dei centri commerciali o dei piccoli negozi, una tattica che premia il marchio, dato che è presente in tutta la linea consumer e prosumer.
Una volta aperta la confezione troviamo il NAS vero e proprio e, in uno scomparto separato, l’alimentatore, due cavi Ethernet e le viti di supporto per le unità SSD da 2,5″.
Il montaggio dell’unità è veloce nella configurazione base, ma serve attenzione, come vedremo, per una configurazione più “spinta”.
Costruzione
La linea Ninbustor probabilmente funziona, e Asustor AS5404T ricalca esteticamente quanto di buono fatto con il vecchio, si fa per dire, AS52 provato qualche tempo fa.
La costruzione è in plastica rigida, con slitte accessibili frontalmente coperte da un “tappo” magnetico che le copre e le protegge anche dalla polvere, ma che si stacca e attacca in modo molto semplice anche con una mano sola.
La parte posteriore è contraddistinta da una ventola molto grande che accompagna de porte USB-A (USB 3.2 Gen 2×1 che si aggiungono a quella frontale) più due porte Ethernet a 2,5 Gbit, un connettore HDMI e quello dell’alimentazione (con alimentatore esterno).
La volontà di Asustor è quella di mettere il NAS in bellavista in salotto, non per forza nascosto in armadio, grazie al coperchio lucido nero e il marchio in rilievo rosso in alto frontalmente, con qualche LED di funzionamento e il pulsante di accensione che è attorniato da rilievi in plastica rossa che offrono un look aggressivo.
L’uso del doppio connettore Ethernet permette, in teoria, di avere un passaggio dati di 5 Gbit totali, a patto di avere una infrastruttura in casa compatibile, per nulla difficile oggi, ma ancora un po’ più costosa del classico rame a 1 Gbit che invece oggi si trova a prezzi davvero stracciati.
Montaggio
Il montaggio dei dischi interni è stato facilitato al massimo, il che è un bene considerato che il pubblico di questo NAS non è prettamente una clientela di tecnici ma di utenti finali.
Le viti, presenti nella confezione, servono solo per unità SSD SATA da 2,5″ (come questa di SanDisk, per esempio) mentre per i dischi rigidi le slitte optano per un sistema, oramai diffuso, di alette in plastica ad incastro che bloccano il disco senza l’uso di viti.
Questo sistema, unitamente alle slitte molto accessibili, rende il montaggio molto veloce, in teoria più snello di quello attuabile con modelli di fascia più bassa come, ad esempio, la serie Drivestore 2.
Abbiamo sottolineato “in teoria”, perché questa affermazione è vera per i dischi meccanici e le unità SATA SSD, ma nel NAS ci sono molti altri componenti che necessitano più attenzione.
Una delle novità rispetto al passato è la possibilità di montare unità SSD di tipo M.2, molto più veloci della controparte SATA, ma anche più costose.
I quattro slot per questo tipo di memorie sono inseriti all’interno del case e per accedervi serve svitare le viti posteriori e aprire il case (era meglio uno sportello però), operazione che necessita di qualche attenzione, e un cacciavite, ma che non è impossibile neppure per l’utente neofita, grazie al video ufficiale.
Una volta aperto il case, è possibile anche aumentare la RAM, che sosta appena sotto le slitte: il modello da noi provato arriva con 4 GB di RAM SO-DIMM DDR4 in uno slot, ma usando i due disponibili si può arrivare a 16 GB di RAM (2×8), valore utile solo se usate macchine virtuali.
Configurazione
Le unità Asustor AS5404T (4 Bay) e Asustor AS5402T (2 Bay) sono sostanzialmente identiche dal punto di vista delle prestazioni (stesso processore Intel Celeron N5105 Quad Core 2.0GHz) e RAM, seppure il numero di slot disponibili propone una notevole differenza di configurazione, specie in RAID.
I dischi presenti sulle slitte sono dedicati all’archiviazione o alla ridondanza (in caso di RAID), mentre le unità M.2 possono essere usate sia per archiviazione veloce che per memoria cache dei dischi rigidi, aumentando di fatto le prestazioni mantenendo comunque capacità molto alte di spazio.
Alla fine, utilizzando tutti gli slot, è possibile avere ben otto unità di memoria all’interno (seppure questa configurazione è un po’ estrema).
Con quattro dischi è possibile sfruttare diverse configurazione RAID, partendo da una capacità di circa 88 TB (con quattro dischi meccanici da 22 TB in un azzardato RAID 0, anche se poi i valori effettivi sarebbero un po’ più bassi) ad un più sicuro valore di 44 TB in RAID 10, che invece perdona anche qualche rottura hardware.
Nel modello Asustor AS5402T a 2 Bay invece sono disponibili solo le configurazioni RAID 0, 1 e dischi singoli.
Il sistema ADM che controlla il NAS permette di utilizzare come filesystem sia il più che rodato EXT4 che il più recente Btrfs, che annovera tra i benefici la creazione di Snapshot del NAS, funzione che in ottica consumer è piuttosto specifica ma che non va sottovalutata.
Importante invece la funzione MyArchive, che permette di formattare un disco esterno in un archivio funzionale, in FAT32, NTFS, EXT3, EXT4, HFS+ oppure exFAT e di usarlo come una specie di disco removibile, verso altri NAS ASUSTOR oppure Mac o PC all’occorrenza.
Questa funzione, presente in tutti i NAS ASUSTOR, è molto comoda per il primo passaggio dati ma anche per una soluzione di backup interno, dato che in caso di rottura del NAS, questo disco può essere letto tranquillamente anche da altre unità o da un computer (preservando quindi l’accesso ai dati).
Come funziona
Il funzionamento del Asustor AS5404T, per come ci ha servito per il periodo di prova, è stato molto buono: la ruomorosità è davvero minima, figlia della costruzione interna e dei piedini in gomma alla base, e assolutamente inferiore ai dischi meccanici inclusi, sui quali Asustor non ha responsabilità.
Abbiamo usato il NAS con una rete Gigabit cablata verso un Mac mini, con qualche test sporadico con infrastruttura a 10 Gbit, notando differenze comunque minime, più che altro perché utilizzando una archiviazione meccanica il passaggio dati è limitato dalla velocità delle memorie.
I consumi del NAS restano bassi (grazie anche al chip Intel Celeron N5105), ma grande attenzione a questo parametro va data al tipo di memoria di archiviazione selezionato: scegliendo solo memorie SSD il consumo non supera i 20 Watt, arrivando anche alla metà se non riempiamo gli slot, c’è da dire che parte dell’unità sarebbe comunque inutilizzata e forse la scelta andrebbe su modelli più appropriati (come il NAS Asustor Flashstor).
La scelta del tipo di archiviazione resta quindi fondamentale, così del tipo di RAID, ma è un parametro soggettivo che parte da quanto spazio ha bisogno l’utente e qual’è il tipo di utilizzo.
Ad esempio, nel sistema operativo ci sono App molto esigenti in termini di prestazioni come Plex (se utilizza media ad alta risoluzione) o Asustor Live che assiste l’utente in uno streaming anche multicanale e in questo caso le memorie SSD (SATA ma soprattutto M.2) aiutano, unitamente ad una rete pronta per il 2,5 o 5 Gbit.
Se invece l’uso di questo NAS è per backup, per archiviazione, per l’utilizzo di Plex con streaming FullHD, per l’hosting di un database o per un cloud privato, ecco che una configurazione mista di dischi meccanici e unità SSD è più consigliata (con un piccolo incremento di rumorosità, ma con un notevole sconto nel prezzo di accesso).
C’è da dire che nei nostri test (svolti perlopiù con un Disco meccanico da 6 TB, una unità SSD e una unità M.2 come cache) il disco si è comportato molto bene, non proponendo mai un rumore fastidioso, seppure posto sopra il mobile in salotto.
L’unico problema riscontrato, ma non è legato a questo modello ma a ADM in generale, è che spesso la compatibilità con Spotlight, il sistema di ricerca di macOS, non funziona. Nel senso, appena creato il volume la ricerca funziona bene, ma dopo pochi minuti non restituisce più i risultati. Su Windows invece tutto bene, anche se la ricerca appare un po’ più lenta.
Sentito il supporto di Asustor in proposito, si è scoperto che il fatto è dovuto ad una limitazione di sicurezza di macOS e che Asustor sta lavorando al problema, con una soluzione che arriverà si spera in tempi brevi con un update software.
Conclusioni
Asustor AS5404T è un NAS estremamente potente, pensato per il salotto dell’utente esigente, in pratica uno scalino in più rispetto alla linea Drivestore e adatto all’utente che non lo sua solo per il backup o l’archiviazione, ma sperimenta soluzioni server Side senza, per questo, necessitare di un server da ufficio.
L’unità offre un design bello, pulito e moderno, pronto per mostrarsi e non essere nascosto, e al suo interno ha un sistema operativo pronto ed elastico, molto semplice da utilizzare se paragonato alla concorrenza più blasonata, ma comunque prodigo di App e soluzioni anche molto verticali.
Il prezzo è buono e non troppo caro, come è tradizione Asustor, e permette una buona elasticità nel tempo di vita, specie considerato che nel modello provato è possibile avere quattro unità SATA e quattro M.2, il che significa che nel tempo sarà possibile cambiare tipo di memoria senza per questo avere il trauma di un grande passaggio dati esterno.
L’unica mancanza che ci sentiamo di segnalare è quella di una porta USB-C che avrebbe fatto comodo: il mercato si sta orientando sempre più in quella direzione, Asustor deve tenerne conto.
Pro:
• Design ottimo per il salotto
• Ampia possibilità di configurazione
• Consumi contenuti
Contro:
• Manca una porta USB-C
Prezzo:
• 429,00 € (Asustor Nimbustor 2 Gen 2 AS5402T)
• 609,00 € (Asustor Nimbustor 2 Gen 2 AS5404T)
• 155,36 € (WD Red 6 TB 3.5″)
• 33,80 € (Sandisk Plus Scheda da Memoria da 480 GB)
• 87,38 € (SanDisk SSD Extreme PRO M.2 NVMe 3D 500 GB)
Asustor AS5404T è disponibile a partire dal sito ufficiale (nella versione a 2 Bay o 4 Bay) ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it.