Serve davvero avere un buon apparato audio per il proprio Mac o PC quando la maggior parte dei modelli portatili ha un sistema di diffusione stereo integrato, così come gli iMac? La risposta è senza dubbio soggettiva, ma vi invitiamo a pensarci bene prima di darla in modo frettoloso.
Per motivi fisici, un audio tipicamente migliora tanto più quanto è maggiore la dimensione del sistema di diffusione, offrendo oltre ad un volume maggiore anche più dettagli nelle varie frequenze, bassi più corposi e una serie di opzioni che sono molto comode nella quotidianità.
E, tanto per chi lavora, e sta davanti ad uno schermo tutto il giorno, quanto per chi magari sfrutta qualche ora la sera e vuole massimizzare la qualità dell’esperienza, ecco che una carrellata su quelli che sono i migliori speaker per Mac e PC del 2023 può essere una lettura molto interessante per scegliere correttamente il migliore compagno del proprio computer alzando così la qualità durante le poche o tante ore di utilizzo di Musica, Spotify, Plex o il player che preferite.
Come scegliere il sistema giusto: le dimensioni
Fisica dicevamo prima: più il diffusore è grande, di solito più potente è il suono, e con esso si alza anche la probabilità che migliori la qualità. Ma è anche vero che da una parte lo spazio sulla scrivania non è mai abbastanza e una coppia di speaker può occuparne tanto, talmente tanto da diventare ingombrante se non si valuta bene la situazione preventiva.
Ci sono speaker interessanti che chiedono un certo spazio, in particolare se hanno anche il subwoofer a corredo, altri più piccoli che, pur con qualche compromesso, possono essere una risposta più equilibrata.
Se intendete acquistare un nuovo paio di speaker, valutate bene quello che è l’ingombro, può essere un fattore determinante, perché in molti casi la qualità dipende anche da una posizione corretta, non solo dalle caratteristiche fisiche.
Analogico o digitale?
Un altro fattore importante da valutare è il tipo di connessione attiva tra il computer e il sistema audio esterno: alcuni sistemi economici utilizzano il classico connettore Jack analogico, che non ha problemi perché tutti i Mac oggi a listino, e per quanto ne sappiamo tutti i PC in commercio, hanno ancora il jack presente.
Tuttavia una connessione USB offre risultati senza dubbio migliori: può scambiare più dati con il sistema audio, può alimentarlo meglio (se non usa un sistema di alimentazione esterno, la maggior parte lo fa) e offrire anche un sistema di personalizzazione migliore.
La possibilità di modulare l’illuminazione è una opzione da non sottovalutare usando un connettore USB o usare una memoria interna per salvare una determinata equalizzazione direttamente negli speaker (per poterla usare con più device): considerate che oggi la musica si ascolta via Mac o PC, ma anche via iPhone, via iPad o anche alla TV.
Questo è vero quasi sempre, perché in alcuni casi una connessione Jack è… più semplice, nel senso che non impegna una preziosa porta USB (che di solito è di tipo A, per cui nei Mac portatili attuali necessita di un adattatore).
Che poi Jack audio analogico e USB non sono le uniche vie: molti dei sistemi audio attuali possono usare anche la connessione Bluetooth, che oramai ha dimostrato di essere matura anche per l’audio di qualità, seppure resta poco adatta ad ambiti specifici come i giochi, dove un audio cablato è ancora la scelta migliore, per via dei tempi di latenza.
Anzi, l’indipendenza dai cavi può diventare un fattore determinante perché, in questo modo, si gode di una maggiore libertà nel posizionamento degli speaker, che possono anche sostare fuori dalla scrivania, senza problemi.
Molti sistemi audio che vedremo mostrano più tipi di connessioni, con uno switch comodo per saltare da una sorgente all’altra, il che significa che possiamo usarli per ascoltare la musica dal Mac ma anche da un device mobile come uno smartphone.
Inoltre, molti sistemi di riproduzione possono usare il computer non comple player di musica, ma solo come sorgente di riproduzione, lasciando ad uno smartphone o tablet il controllo totale sulla musica: grazie ad Airplay (integrato in macOS e iOS) è facile usare una App su iPhone per gestire la musica e ma usare gli speaker del Mac per la riproduzione, tutto in wireless e in tempo reale, e se avete altre App audio come Spotify, per esempio, potete usare anche un PC Windows nello stesso modo.
Forma, colori e luci
La qualità dell’audio è un parametro fondamentale nella scelta, ma come abbiamo visto contano anche le funzioni accessorie, come il tipo di connessione, e il prezzo, che deve essere adeguato per il tipo di utilizzo.
Ma dato che molti degli utenti Mac amano il “colpo d’occhio” della propria scrivania, ecco che anche il design esterno è importante, per alcuni ancora di più se si fa notare anche al buio.
Tutte, o quasi, le proposte che andiamo qui a sottolineare offrono un design particolare e spesso interessante, pur nella singola specificità: che sia bello uno speaker non è strettamente indispensabile, ma deve piacere, perché sosterà a fianco del Monitor e lo vedremo per molto tempo (spesso gli speaker sopravvivono al Mac a cui li si associa).
Alcuni dei modelli che proponiamo qui, pensati per il settore gaming, offrono una illuminazione RGB parametrizzabile, quindi controllabile in parte o totalmente, dai driver del computer: di giorno fa poca differenza, ma di sera l’illuminazione è molto bella e seducente, tanto che è facile innamorarsene.
Prezzo o qualità?
Volendo, ogni utente prenderebbe il sistema audio esterno migliore del mercato, o quello che perlomeno gli va più vicino (che poi in molti casi “migliore” è un termine soggettivo, dipende dai risultati che si cercano).
Spesso, però, il costo è troppo alto, perché non tutti inseguono la qualità e talvolta una spesa minima può bastare: non tutti cercano un sistema audio che sposti i muri con le frequenze più basse, alcuni vogliono solamente qualche cosa che sia un passo in più del piccolo speaker integrato nel Mac mini, o qualche cosa che suoni una musica di sottofondo durante la giornata lavorativa, in mezzo magari a gente e al tipico rumore di fondo dell’ufficio, del negozio o della fabbrica.
Per questo abbiamo inserito nella carrellata anche modelli particolarmente economici che però, come detto, possono essere la risposta ad una particolare richiesta.
Speaker o Monitor?
La fascia di mercato degli speaker per computer, Mac o PC, parte dai modelli più economici sino ad arrivare ad un settore più professionale, dove sostano i “Monitor” (definizione che è simile come nome, ma che non c’entra nulla, con quella relativa ai Display), apparecchi più evoluti dei più comuni speaker da scrivania.
Benché simili dal punto di vista dell’utilizzo i Monitor offrono una qualità sensibilmente migliore ad un prezzo decisamente più alto: il suono è spesso più pulito e privo del tipico “timbro” commerciale degli apparecchi più consumer, che è poi quello che il professionista usa per creare contenuti multimediali, non per ascoltare musica.
Seppure il settore dei Monitor da scrivania sia senza dubbio una nicchia, pensata solo per il mercato professionale, qualche utente li valuta lo stesso per affiancarli al Mac anche per un utilizzo più popolare, per cui abbiamo qui inserito un paio di modelli adatti a questa esigenza, seppure con un costo di certo più alto.
I Monitor audio da scrivania vanno però valutati solo da chi sa che cosa sta acquistando, in caso contrario i prodotti più consumer sono sicuramente la scelta migliore per tutte le esigenze: ricordiamo che i Monitor offrono sistemi di connessione più evoluti come connettori XLR o RCA, bilanciati o sbilanciati, che tipicamente necessitano di un Mixer per essere utilizzati correttamente.
I migliori speaker per Mac e PC
La lista che abbiamo preparato non comprende ovviamente tutti i modelli, perché il mercato è vivo e prodigo di nuove proposte e rinnovamenti costanti, ma una selezione di quelli che sono ad oggi i migliori modelli per caratteristiche, tipo di utilizzo e soprattutto per rapporto prezzo/prestazioni.
La lista parte dai modelli più economici, per chi non ha grandi pretese, e cresce via via verso i modelli più potenti e costosi, che hanno molte funzioni accessorie in più e un look & feel più importante, in molti casi accompagnato da luci RGB molto affascinanti.
Amazon Basics Altoparlanti per computer
Piccoli, davvero semplici ed elementari, Amazon Basics Altoparlanti per computer è un sistema speaker con due satelliti utile per chi ha un occhio (molto) attento al budget e non ha grandi aspettative di qualità.
Per dimensioni e costruzione, infatti, questi speaker non possono competere con gli altri sistemi presenti, ma chiaramente offrono un prezzo davvero invitante e per chi ama solo ascoltare un po’ di musica in sottofondo, o semplicemente un audio da un sistema di videosorveglianza.
La potenza di 5W è il minimo sindacale per una stanza ma il costo di 16,99 € è davvero invitante, il design è comunque curato e il collegamento Jack (con alimentazione via USB) soddisfa chi vuole un prodotto ausiliario e non primario.
Trust GXT 609 Zoxa
In una carrellata di accessori non poteva di certo mancare un campione del marchio Trust, che propone questo sistema Trust GXT 609 Zoxa, con potenza pari a 12 W, ad un prezzo molto invitante, solo 27,99 €.
Sfruttano l’alimentazione via USB, ma per l’audio si affidano ad una fonte analogica (via Jack), anche se possono funzionare anche a batterie (non incluse nella confezione).
I comandi frontali sono semplici ma la parte del leone la fa l’illuminazione RGB frontale, che da quel tocco in più ad un prodotto che mostra un ottimo rapporto prezzo/prestazioni.
Creative Pebble Pro
Le Creative Pebble sono una famiglia di speaker davvero sfiziosa: a prezzo e dimensioni contenute fa fronte un sistema audio di tutto rispetto, con collegamento multiplo, USB e Jack, oltre a Bluetooth.
Qui a Macitynet ci sono piaciute molto, tanto che abbiamo provato sia la versione V3 (32,99 €) che la nuova versione Pro (79,99 €), più potente e con una interessante illuminazione RGB alla base, perfetta se giocate la sera.
Parte interessante di questo sistema di diffusione è senza dubbio la qualità della proposta, il rapporto prezzo prestazioni (a meno di 80 si ottiene un sistema audio invidiabile) ma anche il poco spazio consumato sulla scrivania, per alcuni un aspetto fondamentale.
Bose Companion 2
Il marchio Bose non ha bisogno di presentazioni, nel mondo delle cuffie è semplicemente uno standard per qualità e storia, ma anche nel settore degli speaker per computer si è ritagliato una piccola fetta di mercato proprio con il modello Companion prima e Companion 2 poi.
Un design austero ma formale con un regolatore di volume nel satellite principale, e la connessione via jack è praticamente universale, così come il connettore audio per l’ingresso delle cuffie frontale, che può essere molto comodo.
Il prezzo di 149,95 € non è così popolare, ma la qualità Bose c’è tutta.
Logitech G560
Con una potenza di 240 Watt e la presenza di un Subwoofer per le frequenze più base è chiaro che il modello Logitech G560 sia su di un livello decisamente diverso dagli altri visti sinora.
Pensato per il mondo dei videogamer, offre una coppia di luci per ogni satellite (una per i bassi e una per medi e alti, capaci anche di adattarsi da sole al volume in uscita).
Il modello offre una tripla interfaccia USB, Jack analogico e Bluetooth (anche se quest’ultima non è adatta al gaming).
Il prezzo è importante, 258,99 €, ma tiene conto sia della qualità costruttiva che della resa finale.
Razer Leviathan V2
Differente da tutti gli altri prima di tutto per la forma, Razer Leviathan V2 è una soundbar orizzontale che si pone centralmente, tipicamente sotto il display del computer, oltre ad un Subwoofer per la cura delle frequenze più basse (da posizionare più distante, non sopra la scrivania).
Com’è tradizione Razer, la qualità abbonda sia dal punto di vista costruttivo che per la resa del suono, dato che oltre alla normale equalizzazione può vantare anche un sistema THX Spatial Audio (solo su PC Windows tramite Razer Synapse 3).
Il prezzo di 279,99 € è importante, ma giustificato dalla specificità dell’impianto, che tra l’altro può contare anche in una illuminazione RGB dinamica e molto bella (come abbiamo visto nella nostra recensione), oltre che per la tripla connessione, molto comoda.
KRK CLASSIC 5
Forma ibrida di sistema audio per computer, ma anche modello Monitor audio per palati più esigenti, KRK CLASSIC 5 è un modello che ha avuto notevole fortuna, anche e soprattutto per il rapporto molto interessante tra qualità e prezzo.
Con ben 50 watt di potenza, le KRK CLASSIC 5 mostrano l’anima professionale già dai sistemi di connessione, come un ingresso XLR, uno RCA non bilanciato e uno TRS bilanciato, con manopole di regolazione analogiche sul retro (ma necessitano di un Mixer per il collegamento ad un computer).
Il costo come detto è interessante, se pensate che si tratta di un Monitor, solo 141,90 € a satellite (si acquistano tipicamente in coppia).
Nommo V2 Pro
Probabilmente il più potente sistema audio per computer di fascia consumer, corredato di accessori fondamentali come telecomando wireless e triplo sistema di connessione (USB, Jack o Bluetooth).
Pensato per il mondo dei videogiochi, con cui si interfaccia benissimo (come abbiamo visto nella nostra recensione) offre anche un sistema di illuminazione simile, ma più potente del concorrente diretto Logitech G560 grazie a due ampi LED sul retro, che possono essere pilotati anche via software (solo su Windows).
Il prezzo di 583,69 € è alto, ma è riferito al modello Pro, mentre ci sono versioni a prezzi più accessibili.
Genelec G One (con F One Active Subwoofer)
Chiudiamo la carrellata con il modello più piccolo del catalogo Genelec, marchio leader nell’audio professionale: Genelec G One sono monitor da studio piccoli ma abbastanza potenti da accompagnare una postazione singola per montaggio video o audio.
Disponibili nei colori Bianco e Nero, abbiamo avuto modo di apprezzarli nella nostra recensione dove hanno mostrato si un animo verticale pensato per gli utenti più esigenti ma anche un lato più normale, che parte dalla forma originale e intrigante sino ad una resa davvero straordinaria, se usate però nel modo corretto.
Il prezzo di 360,51 € è riferito al singolo satellite (tutti i Monitor professionali si acquistano singolarmente, ma per partire ne servono almeno due), sarebbe meglio accompagnarle al Subwoofer esterno F One per avere la medesima qualità anche sulle tonalità più basse.