Gli smartphone pieghevoli, anche se ben costruiti e con sistemi di apertura e chiusura collaudati, sono più delicati rispetto ai terminali tradizionali: lo sta scoprendo anche Google perché già nei primissimi giorni di disponibilità (molto limitata) di Pixel Fold emergono i primi report di problemi al display, con segnalazioni di guasti e anche schermi rotti.
Tra i primi casi in assoluto quello di ArsTechnica: il terminale è durato solamente quattro giorni, per lo più trascorsi sulla scrivania e senza mai una caduta o un incidente. Al quarto giorno sono cominciati i problemi di visualizzazione con una riga di pixel completamente bianca e luminosa al 100%, dopo di che il guasto si è esteso al resto del display che ha smesso di rispondere ai comandi touch.
Successivamente un alone bianco ha cominciato a diffondersi nella parte inferiore dell’intero display divenuto nel frattempo completamente inutilizzabile. Secondo ArsTechnica la pellicola di plastica non protegge completamente il vetro super sottile e pieghevole che riveste lo schermo OLED, lasciando scoperta una sottile striscia lungo il perimetro dell’intero schermo.
Qui si vengono a depositare piccole particelle di sporco e detriti: quando l’utente chiude il terminale questi corpi estranei vengono schiacciati danneggiando la piccola parte scoperta del display. Altri utenti segnalano che in questa stessa area sono visibili piccole ammaccature, con ogni probabilità causate da detriti e sporco pressati nella chiusura del dispositivo.
Un utente negli USA lamenta la formazione di un graffio sul display pieghevole dopo solamente una settimana di utilizzo. Ammaccature e graffi nei primissimi giorni fanno preoccupare gli utenti su solidità e resistenza di un terminale che è proposto in vendita a 1.799 dollari, circa 1.650 euro tasse escluse.
Più sfortunato ancora l’utente che ha visto apparire una riga brillante di colore rosa sul display dopo solo due ore di utilizzo, un tipico guasto che dovrebbe essere coperto senza problemi dal servizio di garanzia.
Per il momento Google rassicura gli utenti: “Consigliamo a chiunque abbia un problema di contattare il supporto per indagare” ha dichiartoa a The Verge un portavoce di Big G. I più esperti e temerari possono anche ricorrere alle riparazioni fai date con il kit di iFixit.
Questi problemi richiamano alla memoria la prime generazioni di pieghevoli di altri marchi, Samsung inclusa che è riuscita a migliorare la situazione nei modelli successivi, come certamente farà anche Google.
Anche se Samsung in alcune sue pubblicità sbeffeggia Apple perché non c’è ancora un iPhone pieghevole, alla luce di questi report la scelta di attendere che la tecnologia sia più matura e resistente è più che giustificata.