Nell’ambito della conferenza Google I/O di maggio, Big G ha eliminato la coda di attesa e Bard – l’intelligenza artificiale generativa nata come risposta di Big G a ChatGPT – è stata messa a disposizione in più di 180 territori, annunciando l’arrivo in ulteriori territori “a breve”.
Per il momento, nel vecchio continente non è ufficialmente possibile usare Bard (a meno di non sfruttare ovviamente delle VPN) e Google dovrà ancora attendere prima di offrire ufficialmente Bard nell’Unione europea.
Lo riferisce il sito Politico spiegando che la Commissione irlandese per la protezione dei dati (DPC) – l’autorità che supervisiona il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) – ritiene non sufficienti le informazioni fornite da Google sulla modalità di protezione della privacy degli utenti.
Il chatbot di Big G doveva essere lanciato in Europa questa settimana ma l’autorità di regolamentazione – nonostante le richieste – non ha ricevuto “nessun briefing dettagliato o studio sull’impatto della protezione dei dati o qualsiasi documento giustificativo” sulla questione. Bard dovrà quindi aspettare; un portavoce di Big G ha ad ogni modo assicurato che sono in corso discussioni con il regolatore europeo.
In Italia il Garante per la Protezione dei Dati Personali ad inizio aprile di quest’anno aveva bloccato ChatGPT per raccolta illecita di dati personali e l’assenza di sistemi per la verifica dell’età dei minori. A fine aprile l’accesso alla piattaforma è stato riconsentito dopo che OpenAI, la società statunitense che gestisce ChatGPT, ha fatto pervenire al Garante per la protezione dei dati personali una nota illustrando le misure introdotte in ottemperanza alle richieste dell’Autorità contenute nel provvedimento dello scorso 11 aprile.
Google ha promesso di far diventare Bard “più globale, più visivo, più integrato”. Di recente Big G ha trasferito Bard su PaLM 2, un modello linguistico di grandi dimensioni che promette di essere molto più performante, e ha permesso di apportare molti dei miglioramenti più recenti, tra cui capacità matematiche e di ragionamento avanzate oltre alle capacità di coding. Bard dovrebbe diventare più “visivo” sia nelle risposte che fornisce quanto nella modalità di formulare le richieste. Sarà possibile chiedere cose come “Quali sono le attrazioni da non perdere a New Orleans?” e, oltre al testo, ricevere una risposta utile insieme a una serie di immagini che dovrebbero consentire di avere un’idea più precisa di ciò che si sta esplorando.
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