Se volete provare le versioni beta dei sistemi operativi Apple nella versione più aggiornata, completa e avanzate, quella per sviluppatori, (inclusa quella di iOs 17) non sarete più costretti a pagare 99,99$, il prezzo che Apple ha sempre richiesto per questo “privilegio”: potete farlo gratis
La novità è una di quelle che sono andate sotto silenzio nel corso della prima giornata della WWDC23 ma che potrebbero essere interessante per un vasto numero di appassionati della piattaforma, frutto di un cambiamento delle regole.
Da pagamento a gratis
Pur non annunciata, la possibilità di scaricare gratis la beta emerge chiaramente dal sito dedicato per sviluppatori. Qui si vede che cosa è possibile fare e che che cosa no, se ci si iscrive al programma nella sua versione gratuita.
Se n’è accorto l’account Twitter iSoftware Updates come si vede dal tweet qui sotto
Apple has officially made the developer betas available for free.
You only need to sign in with any Apple ID here https://t.co/YEQr1kg3Do
Image source: https://t.co/ZPEBwECpxO pic.twitter.com/leJsobfJEt
— iSoftware Updates (@iSWUpdates) June 6, 2023
In pratica: basta iscriversi al programma e tutti i “segreti” dei nuovi Os per avere i quali era necessario sborsare i menzionati 99,99$, diventano a portata di mano.+
La differenza
La differenza è sostanziale e importante non tanto per gli sviluppatori veri e propri (che devono comuqneu continuare a pagare se vogliono mettere le app su App Store e avere supporto da parte di Apple e accesso pieno agli strumenti di sviluppo) ma per i curiosi e gli “avventurosi”.
Non erano pochi coloro che, pur privi di qualunque interesse (e capacità) nello sviluppo che erano disposti a pagare i circa 100€ richiesti dal programma pur di avere accesso al privilegio di provare le versioni beta per sviluppatori. Queste versioni sono più complete e arrivano molto prima e in un numero superiore di versioni rispetto a quelle, sempre gratuite, del programma di beta testing pubblico. Ad esempio la beta di iOs 17 è già disponibile, quella pubblica arriverà a luglio.
La liberalizzazione accade mentre da un alto versante, invece, Apple stringe la borsa. Queste stesse versioni beta per sviluppatori in passato erano praticamente accessibili a tutti: bastava installare un profilo ad hoc e sapere dove trovare la beta per scaricarsela e provarla. Oggi questo non è più possibile.
Gratis sì ma…
Ma perché questa mossa? Perché dare gratis, facendo arrabbiare un po’ di gente che aveva pagato solo per avere quelle beta, dando gratis quel che prima era a pagamento e nello stesso tempo bloccare l’accesso a chi non sviluppatori? Apple sembra avere una buona essenziale ragione: tenere fermamente sotto controllo quel che accade con le beta.
Per avere la beta gratuita, come detto, è infatti necessario diventare sviluppatori, registrarsi, dare un documento e accondiscendere ad una serie di accordi di segretezza. Tutti i dispositivi che vengono usati sono “firmati” e la persona che li usa o li fa usare è identificata. Insomma: gratis sì: ma non senza “pagare” in fatto di garanzie e di responsabilità. Se uno sviluppatore diffonde informazioni sulla beta, schermate, dettagli, teoricamente è perseguibile in maniera legale da Apple
Una volta che avete coscienza di questo e una volta che avete detto “sì” alle condizioni di Apple per diventare sviluppatori nel programma in versione gratuita, ecco come fare per avere le beta.
Se siete iscritti all’Apple Developer Program (gratuitamente o pagamento) e avete certificato il dispositivo, potete a questo punto semplicemente andare (da iPhone) su Impostazioni > Generali > Aggiornamento software; da qui è possibile selezionare Aggiornamenti beta, attivare la voce “iOS 17 Developer beta” e scaricare l’update.
Agite con coscienza
Rischi di azioni legali di Apple a parte, nel caso abbiate deciso di giocare con le beta e poi distribuire in giro sui vostri blog o social immagini prese da esse, va anche detto che ci sono rischi immediati per l’uso dei vostri dispositivi.
Le versioni beta, in quanto tali, possono essere sempre essere estremamente instabili e poco affidabili. e nella versione per sviluppatori lo sono anche più di quelle del programma di beta pubblico che sono sempre filtrate e valutate più accuratamente prima di essere rilasciate.
I software indicati come “beta”, “anteprima”, “seed” e “Release Candidate”, sono invece versioni più immature e nate per non essere disponibili al pubblico né adatte ad un uso quotidiano. Sono pensati per essere installati solo su dispositivi di sviluppi.
Per questo vi consigliamo di frenare la curosità, NON installarle, se usate il telefono per lavoro o se il dispositivo è per voi di importanza fondamentale.
Apple sottolinea che prima di installare il software beta, bisogna assicurarsi di aver eseguito il backup dei dispositivi. L’installazione deve essere eseguita solo su dispositivi e sistemi che, se necessario, possono essere inizializzati.