Il nuovo Mac Studio creato per i professionisti diventa ancora più potente coi nuovi processori M2 Max e M2 Ultra, disponibili come nuova opzione per la configurazione del computer in fase di acquisto.
Ne parla Apple durante la WWDC 2023, dove snocciola i numeri che riescono a fare questi nuovi componenti. Per quanto riguarda M2 Max, parliamo di un 25% in più in potenza rispetto a M1 Max, e una velocità che arriva fino al +50% nei rendering video. In confronto col Mac più potente che usa i processori Intel – dice Apple – è quattro volte più potente.
M2 Ultra è tutta un’altra storia
Ma la vera chicca è M2 Ultra, realizzato usando la tecnologia a 5 nanometri, che si costruisce mettendo praticamente in serie due processori M2 Max, raddoppiandone le prestazioni. Si tratta della stessa architettura di packaging che Apple chiama UltraFusion usata per creare il primo M1 Ultra e anche qui, usando un interposer in silicio, permette di avere il doppio della densità di collegamenti (10.000 segnali) fra i due die (il die è la sottile piastrina di materiale semiconduttore sulla quale è stato realizzato il circuito elettronico del circuito integrato), portando ad oltre 2,5 TBps di banda a bassa latenza tra i due componenti.
Questo chip è composto da 134 miliardi di transistor, ovvero 20 miliardi in più rispetto al suo predecessore M1 Ultra, e supporta fino a 192 GB di memoria RAM quindi il doppio rispetto a M1 Ultra. Mentre nel confronto con un solo M2 Max ha il doppio della banda di memoria (800 Gbps).
Le specifiche da urlo
In numeri, questo porta a una potenza superiore del 30-40% rispetto a M1 Ultra, e c’è il doppio di memoria disponibile. Parliamo di un processore che mette in campo 24 core per la CPU (16 high-performance e 8 high-efficency) che ad esempio velocizzano i rendering con DaVinci del 50%, e 60 o 76 core di nuova generazione per la GPU (12 in più di M1 Ultra, che lo rendono più potente del 30%), per rendering di effetti 3D con Octane il triplo più veloci.
E poi c’è il Neural Engine a 32 core capace di eseguire 31.600 miliardi di operazioni al secondo, con prestazioni fino al 40% più veloci rispetto a M1 Ultra.
Con una macchina del genere – spiegano alla conferenza – si può spingere coi modelli di intelligenza artificiale, e per chi fa video c’è un aumento esponenziale nelle capacità, come ad esempio i 192 GB di RAM che si possono installare sulla macchina oppure l’uso di ben 6 Display Pro XDR in serie per lavorare così con 100 milioni di pixel. A tal proposito, può riprodurre fino a 22 stream di video ProRes 422 a 8K.
Mac Studio parte da €2.449 (Iva incl.) Le consegne inizieranno martedì 13 giugno, quando saranno disponibili anche negli Apple Store e presso i Rivenditori Autorizzati Apple.
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