Corpo in metallo, connettore USB-C e dimensioni minute sono solo i primi aspetti che si notano in questa webcam Jabra PanaCast 20, che unisce una eccezionale qualità video ad una portabilità da non sottovalutare, specie per chi opera in un business in movimento.
Unpacking: piacevoli sorprese
Se è vero che la confezione della Jabra PanaCast 20 è una semplice scatola di cartone suddivisa in due parti (copertina e scatola vera e propria) è anche vero che all’interno sosta la webcam con quella che è la prima sorpresa.
Una piccola busta semirigida in tessuto fa da culla alla (piccola) webcam e al cavo di connessione USB-C/USB-A (da 1,5 metri), una forma comoda ed elegante per trasportarla quando si viaggia.
La confezione, non lo neghiamo, ci è piaciuta tanto sia perché è appunto elegante e sta in tutte le borse, sia anche perché la sua natura semi-rigida è perfetta per proteggere un oggetto molto delicato come la webcam durante il trasporto, fattore del tutto ignorato da moltissimi altri player del mercato.
Il corpo della webcam è molto piccolo e misura 44x25x80 millimetri (160x50x130 con la busta da viaggio) per un peso di 136 grammi: la realizzazione è interamente in metallo (con inseriti in gomma viscosa) per una forma molto particolare che sosta tanto sopra un Monitor da scrivania quanto sopra (o a fianco, tramite un comodo treppiede) il display di un MacBook Pro (o qualunque portatile).
Piccola ma solida
Realizzata tutta in metallo dicevamo e in un unico pezzo che integra sia la webcam che il gancio, offrendo anche una comoda vite per il treppiede (noi abbiamo usato questo di Manfrotto).
La parte superiore è piatta e con una parte a lamelle (probabilmente per smaltire il calore) dove sosta, nascosto, anche uno dei tre microfoni (gli altri due sono a sinistra e a destra dell’obbiettivo).
La parte relativa alla sicurezza e privacy è delegata ad una piccola levetta, impossibile da vedere se non la si cerca, che copre la lente con un movimento orizzontale solo manuale.
Il gancio, che si apre e si chiude in modo preciso all’occorrenza, permette di far sedere la webcam in modo agile senza problemi e il posizionamento si fa anche con una mano sola.
Non ci è piaciuto invece il connettore posto in basso nella parte posteriore, perché rende impossibile l’uso della webcam direttamente sul tavolo (serve sempre un treppiede o un display per alzarla un po’), era meglio nella parte posteriore laterale, meno elegante ma più pratico.
Meglio con Jabra Direct
Una volta collegata al Mac (con il cavo originale oppure con un cavo USB-C/USB-C che si trova a pochi Euro, in alternativa ad un adattatore) la telecamera è facilmente riconosciuta e si può usare sin da subito.
Ma è solo con il software proprietario Jabra Direct (per Mac e Windows) che si sbloccano alcune funzionalità davvero interessanti della videocamera.
Il software, che tra l’altro si occupa anche di aggiornare il firmware all’occorrenza, permette tutte le regolazioni della webcam, oltre che abilitare la funzionalità di Intelligenza Artificiale.
Le impostazioni una volta definite rimangono nella webcam e l’App può rimanere chiusa sino a che non è necessario modificarle: l’utente è libero di impostare gran parte delle funzionalità nella videocamera (quindi comuni a tutte le App) o adattarle singolarmente ad ogni software.
Questa seconda strada potrebbe essere valida solo nell’utilizzo di applicazioni specifiche per i professionisti dello streaming, che usano prodotti come OBS o Twitch o Discord, mentre chi fa call per lavoro tutti i giorni con Teams o Zoom preferirà di sicuro il setup da software, che poi resta comune a tutte le App.
Come funziona
Come detto, dopo una manciata di minuti passati con il software Jabra Direct per definire i dettagli del funzionamento, Jabra PanaCast 20 diventa indipendente.
La lente è molto luminosa e anche l’angolo di visualizzazione offre molto spazio per muoversi liberamente (90° in orizzontale, 75° in verticale e 117° in Diagonale).
Durante il periodo di utilizzo abbiamo effettuato delle call giornaliere per lavoro con Teams e la sera usato Discord per una chiacchierata tra amici e la webcam non solo si è dimostrata sempre pronta e anche veloce ad attivarsi, ma anche molto luminsa.
Lo streaming è stato effettuato in FullHD durante il giorno (con Teams) e in 4K la sera con Discord senza problemi apparenti.
Chi stava dall’altra parte ha potuto apprezzare il livello di dettaglio al punto di criticare il fatto che non avevamo fatto bene la barba (un banale esempio), e per fortuna che c’era la sfocatura per lo sfondo attiva (dal software Jabra) in modo da non mostrare molto del disordine che ci circondava.
Alcune funzioni hanno un effetto diretto, per altre (come il cambio di risoluzione) c’è da riavviare la webcam, operazione che necessita di qualche secondo.
Lo zoom digitale si regola molto facilmente, noi abbiamo fatto qualche prova con quello manuale, ma alla fine abbiamo optato per il setup automatico, che tra l’altro offre anche interazione trasparente con l’Intelligenza Artificiale inserita nella webcam che muove l’inquadratura per seguire il soggetto se questo si muove.
Questa funzione è particolarmente utile per chi fa streaming in piedi, perchè in questa posizione si tende a muoversi di più ed è bello che comunque la telecamera cerchi automaticamente sempre di tenere il soggetto in centro.
C’è anche la possibilità di intervenire via software per modificare i parametri di luminosità, contrasto e saturazione dell’immagine ma per quello serve un po’ di maestria.
Il parametro più interessante è l’HDR, che in effetti migliora la resa dell’immagine aggiungendo più profondità e un po’ di saturazione, da attivare quasi sempre per chi in effetti cerca quel qualche cosa in più, anche se pare un po’ troppo aggressivo quando c’è poca luce.
Seppure in metallo la camera non pare affaticarsi più di tanto negli streaming, anche dopo diverse ore non scalda mai: non c’è modo di capire il carico di lavoro ma quel che sembra è che il flusso video sia efficace, snello nei cambiamenti e all’erta, tanto che anche la messa a fuoco in automatico non soffre davvero mai.
La parte audio non sembra purtroppo al passo con il resto dell’hardware, nel senso che non è male ma non abbiamo ricevuto pareri di riguardo, nonostante i tre microfoni, dagli amici e colleghi connessi.
C’è però da dire che chiunque decida di investire su un prodotto come questo deve considerare anche prodotti accessori, per i quali Jabra eccelle a listino, partendo dalle cuffie Jabra Evolve2 75 (qui la nostra recensione) o ai numerosi speaker, come il Jabra Speak 410 o il più nuovo e potente Jabra Speak2 40, device che per forma, dimensioni e caratteristiche offrono una resa audio a cui difficilmente una webcam può pareggiare.
Considerazioni
La sensazione di trovarsi di fronte ad un prodotto sopra le righe è forte, seppure in effetti il prezzo di listino sia più alto della media.
Un prezzo però che è giustificato da diversi fattori, dalla risoluzione 4K (tutt’altro che comune) alla realizzazione in metallo, dalla potenza di calcolo (sempre presente, mai affaticata) finendo alla busta semirigida che sta venissimo in borsa o nello zaino, e che rende questa webcam davvero importante per chi viaggia tanto, ma sempre in qualità.
Pro:
• Eccezionale resa dell’immagine
• Design comodo e impeccabile
• Ottima la borsa da viaggio
• AI e Software ottimo
Contro:
• Audio da migliorare
• Prezzo importante
• Connettore posteriore un po’ scomodo
Prezzo:
• 242,78 € (199,00 € + IVA)
Jabra PanaCast 20 è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente e con un forte sconto anche presso Amazon.it.
Per chi ha esigenze con più utenti o sale meeting, Jabra ha a listino anche il modello PanaCast MS o oppure il kit intero per la videoconferenza Jabra PanaCast Meet Anywhere.