iPhone con USB-C arriverà con iPhone 15, ma l’Unione Europea che di fatto ha imposto questa tecnologia, già mette sotto la lente di ingrandimento le scelte che sta per compiere Apple.
A far aggrottare le ciglia agli enti regolatori è il proposito di Apple di limitare la velocità dei cavi USB-C non certificati con il programma Mfi / “Made for iPhone”. In modo simile a quanto accade attualmente con i cavi Lightning, grazie a un chip integrato nell’iPhone, Apple ha la possibilità di verificare se i cavi collegati al telefono sono o no conformi alle sue specifiche e al suo programma, avvertendo l’utente.
Le voci hanno spintp Thierry Breton – commissario europeo per il mercato interno e i servizi della commissione – ad inviare una lettera a Apple per avvisare l’azienda che limitazioni nelle funzionalità dei cavi USB-C non sono consentite e impedirebbero agli iPhone di essere venduti in Europa con l’entrata in vigore della legge.
A riferirlo è il quotidiano tedesco Die Zeit, citando a sua volta la lettera ottenuta dall’agenzia di stampa DPA, scrivendo ancora che Apple è stata avvisata anche nel corso di un incontro che si è svolto a metà marzo di quest’anno.
Come abbiamo spiegato qui, l’indiscrezione circa la volontà di Apple di limitare l’uso di cavi non conformi, è plausibile. In cavi apparentemente semplici come quelli di Apple sono presenti componenti che, tra le altre cose, si occupano di tenere in sicurezza il dispositivo ma di contro sono in grado anche di distinguere tra cavi “compatibili” e pienamente certificati e di contro offrire funzioni o prestazioni superiori con i dispositivi MFi, per esempio trasferimento dati più veloce o ricarica rapida.
Circuiti integrati su accessori e nel dispositivo principale consentono di identificare l’autenticità di cavi e accessori. È possibile usare accessori non certificati, ma quando l’utente collega questi ultimi, appare un avviso sul display per indicare che l’accessorio potrebbe non essere supportato.
Chip per l’autenticazione consentono a Apple di invogliare l’utente all’acquisto di accessori certificati, combattere accessori contraffatti, ma anche di ricevere una commissione sulla commercializzazione di accessori certificati da Apple che possono vantare il logo MFi sulla confezione.
In passato la stessa cosa è stata fatta per Lightning. Inizialmente questa strategia ha funzionato ma i processori sono stati a breve copiati con un processo di reverse engineering e oggi si trovano in commercio molti cavi falsamente spacciati per licenziati con il programma MFi ma che tali non sono eppure funzionano perfettamente.
Trovate tutto quello che sappiamo finora dei futuri iPhone 15 in questo articolo di macitynet.