La Competition and Markets Authority (CMA) del Regno Unito – equivalente alla nostra Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – ha presentato un nuovo disegno di legge che potrebbe permettere di infliggere ammende multimiliardarie ad aziende del mondo IT come Apple e Google in caso di violazioni.
La proposta di legge è variegata, pensata per promuovere la concorrenza e proteggere i consumatori, dando all’Autorità la possibilità di contrastare “l’eccessivo potere” delle aziende IT.
Le aziende considerate in posizione “strategica” nei mercati digitali dovranno conformarsi alle norme previste, altrimenti la Digital Markets Unit (DMU) – l’organismo di regolamentazione che si occupa di le questioni relative alla concorrenza e alla gestione dei dati nei mercati digitali – potrà infliggere loro sanzioni molto elevate.
L’Autorità non ha indicato espressamente le aziende considerate con uno status strategico per il mercato che intende monitorare, ma si parla di aziende con fatturati globali importanti (superiori a 25 miliardi di sterline) o fatturati nel Regno Unito superiori a 1 miliardo di sterline; è dunque ovvio che tra le aziende nel mirino ci sono realtà quali Apple, Google e Amazon.
Le aziende con fatturati di un determinato livello potrebbero essere forzate a essere più trasparenti sulle modalità di funzionamento di app store, meccanismi di revisione delle app, e obbligate a offrire store alternativi. Apple, ad esempio, potrebbe essere obbligata a offrire download e pagamenti in-app da store di terze parti, e Google ad aprire i suoi algoritmi di ricerca ad aziende rivali.
La normativa prevede anche misure di protezione per i cosiddetti “abbonamenti trappola”, quelli difficili da annullare, con precisi obblighi quali ad esempio la necessità di ricordare agli utenti le scadenze di abbonamenti di prova, e la possibilità di annullare sottoscrizioni con pochi passaggi semplici e intuitivi.
Le aziende che non rispetteranno le regole, rischiano sanzioni fino al 10% del loro fatturato globale, con i manager senior responsabili della conformità.