È piccola, sostanzialmente anche economica, ma la tecnologia al suo interno è pensata per spostare l’ago della bilancia nella quotidianità delle call: non cambia la sostanza ma nei dettagli qualunque cuffia abbiate (a filo) funzionerà meglio con questa nuova Scheda audio Creative Sound Blaster Play 4, migliorando anche la vostra voce, che in una riunione business può fare la differenza.
Una piccola Appendice
La Scheda audio Creative Sound Blaster Play 4 ha dimensioni ridotte, così come la scatola, in cartone ecologico dove, oltre alla scheda vera e propria, trova posto un adattatore USB-A/USB-C per i computer più datati (o per gli HUB USB) e qualche manuale d’istruzioni, anche se nel sito di Creative è possibile scaricare quelli in PDF.
La scheda vera e propria è un piccolo parallelepipedo in plastica nera con, da una parte, il connettore femmina jack da 3,5″ e dall’altra un cavo con connettore USB-C, lungo circa 8 centimetri (connettore compreso), che alle volte è un po’ poco, qualche centimetro in più non guastava.
Il corpo misura circa 53x6x14 millimetri, in pratica come una comune chiavetta USB non troppo generosa di dimensioni: su uno dei lati sono presenti due pulsanti fisici per le funzioni principali (con piccoli LED di funzionamento), nell’altro sosta una serigrafia con il logo Creative.
Setup
Per far funzionare correttamente la scheda audio Scheda audio Creative Sound Blaster Play 4 basta frapporla tra il computer e il connettore jack delle cuffie a filo (direttamente al connettore USB-C oppure tramite adattatore nella confezione, su una più comune porta USB-A).
Se avete un paio di cuffie wireless la scheda audio non funziona, ovviamente, ma molti dei modelli wireless hanno anche la possibilità di funzionare con il cavo a connettore Jack (noi abbiamo provato le Razer BlackShark V2 (solo a filo), ma anche le Creative Zen Hybrid oppure le EPOS Adapt 660, entrambe ibride.
Benché la scheda video offra una maggiore potenza con l’App installata sul dispositivo, anche senza offre diverse funzionalità dipendenti dall’hardware che fanno comodo.
I due tasti permettono l’uno di mettere in muto il microfono delle cuffie (o di riattivarlo), il secondo di cambiare dinamicamente l’equalizzazione tra due step, uno dinamico, uno che esalta i bassi e uno neutro.
Le più comuni app per lo streaming come Teams o Zoom si “accorgono” del muto del microfono e sincronizzano lo stato a video. Pressioni più prolungate dei tasti possono attivare funzioni supplementari come la variazione del volume: la guida integrata specifica che è meglio non caricare le cuffie con batteria interna durante l’uso con la scheda.
Come funziona
Durante la prova abbiamo usato la Scheda audio Creative Sound Blaster Play 4 con diversi software: partendo da Teams e passando per Spotify o Musica, sino a Discord, sia su macOS Ventura che su Windows 11, con diversi tipi di cuffie, tutte e filo.
La presenza della scheda audio ha migliorato l’audio e aumentato la comodità, come stiamo per vedere, ma è apparso sin da subito che per sfruttare appieno tutte le qualità della scheda serve usarla con Windows.
Molte delle caratteristiche si attivano grazie al software di Creative, che esiste anche per Mac (come si vede negli screenshot), ma ha diverse funzioni in meno, ed è un peccato.
Su Mac manca l’Acustic Engine (un equalizzatore avanzato), la possibilità di selezionare uno dei preset per la voce al microfono, la modalità voce tra i vari set (gaming, uno dei titoli di videogiochi o altro) e la funzione SmartCommon Kit, che in pratica automatizza la messa in pausa in conferenza.
La qualità dell’audio migliora sensibilmente, anche su Mac, con l’audio che può essere ricampionato sino a 2 canali a 24bit a 192 kHz e una migliore gestione del microfono, oltre al controllo distinto dei due volumi audio (microfono e cuffie).
Su Windows invece c’è un controllo più completo, con la possibilità di modulare la propria voce su una campionatura abbanstanza variegata (con marcature diverse a seconda dell’intenzione, alcune molto buffe), si applicare un remix interessante dell’audio in entrata e di attivare una funzione che, durante uno streaming, mette il microfono in pausa automatica se dopo un intervento smettiamo di parlare per qualche secondo.
Una suite di funzioni molto interessanti per chi sta molto in call su Teams o Zoom, ma anche per chi fa dell’audio una parte importante del proprio business o del proprio divertimento, si pensi a chi fa streaming su YouTube o Twitch, così come per chi la sera chiacchiera con i propri compagni d’armi su Discord.
Considerazioni
Di per se la Creative Sound Blaster Play 4 è un accessorio semplice, che migliora l’esperienza audio delle cuffie a partendo da semplici scorciatoie sempre presenti (anche se manca un audio analogico, che avrebbe fatto comodo), sino ad offrire diversi strumenti più sofisticati via App.
Il costo davvero accessibile rende questo accessorio molto importante per chi sta molto in streaming, o per chi registra l’audio (magari per un podcast o il doppiaggio di un film).
Non ci sono particolari controindicazioni o lati negativi da segnalare, la scheda lavora bene senza software ma soprattutto con l’App dedicata, peccato che lo faccia meglio su Windows che su Mac.
Pro:
• Prezzo molto appetibile
• Migliora qualunque cuffia (a filo)
• Manca la manopola del volume
Contro:
• Su Mac mancano alcune funzioni importanti
• Il cavo è troppo corto
Prezzo:
• 24,99 €
Creative Sound Blaster Play 4 è disponibile a partire dal sito web italiano della casa madre ma lo potete trovare più comodamente anche presso Amazon.it