Le batterie sono una delicata e fondamentale componente delle auto elettriche e da una loro radicale evoluzione potrebbe dipendere un mercato differente e più evoluto. Intanto da esse dipende anche in larga parte del loro costo molto elevato per questo da qualche settimana c’è effervescenza nel sistema di produzione. A provocarla è la diminuzione avvenuta a gennaio del prezzo del litio.
Come siega il New York Times citando dati di Benchmark Minerals il Litio ha iniziato una spirale in discesa calando del 20%. Ma anche il cobalto, altro prezioso materiale per le batterie, è diminuito di oltre la metà. Il costo del rame, essenziale per i motori elettrici e le batterie, è diminuito del 18%.
Il calo dei prezzi di questi materiali ha lasciato confusi molti analisti che avevano previsto prezzi alti per ancora molto tempo e persino in salita, paventando un rallentamento nell’adozione di mezzi di trasporto di nuova generazione.
L’abbassamento dei prezzi di varie materie prime ha invece permesso a varie case automobilistiche di offrire un taglio ai listini dei veicoli elettrici. Questo mese Tesla ha abbassato il prezzo di due dei suoi modelli più costosi, la berlina Model S e l’utilitaria sportiva Model X; una riduzione dei prezzi di listino si è vista anche per la Mustang Mach-E di Ford.
Negli USA il prezzo di un veicolo elettrico a febbraio è diminuito mediamente di 1000$ rispetto a gennaio. “Il costo è l’ostacolo principale alla diffusione dei veicoli elettrici”, ha riferito Kang Sun, CEO di Amprius Technologies, giovane azienda che si occupa di batterie, e secondo il quale i prezzi in caduta del litio “incoraggeranno le vendite di veicoli elettrici”.
Il prezzo del Litio, dice ancora il New York Times, è di fronte a due scenari. Da una parte qualcuno si attende che potrebbe calare ancora. Il Litio in natura è abbondante ma fino a poco tempo fa era ritenuto un minerale scarsamente interessante per il suo impiego limitato; lo scenario che prevede una larga diffusione delle auto elettriche ha contribuito a farne impennare il prezzo e ha dato ai pochi grandi referenti mondiali una leva sui prezzi.
Oggi scavare Litio produce profitti dieci volte superiori ai costi che si sostengono per l’estrazione, tra i 5000 e gli 8000 dollari alla tonnellata. Ci sarebbe quindi ampio margine, dice Shweta Natarajan, parte di Mobility Impact Partners una private equity che investe nel settore delle auto elettriche, per una riduzione dei prezzi. In aggiunta a questo nel mondo ci sono molti progetti di estrazione di Litio dove non era stato ancora ricavato. Questo contribuirà anche a ridurre la scarsità rispetto alla domanda.
Altri osservatori ritengono che il calo del prezzo del Litio sia solo temporaneo perché per sostenere la domanda di produzione di batterie si dovrebbe arrivare ad estrarre 42 volte l’attuale quantità di Litio. In aggiunta a questo non esiste al momento nel mondo una sufficiente capacità di raffinazione e trasformazione del Litio in grado di pareggiare questa domanda.
A riportare in alto il prezzo del Litio, dice Ryan Melsert, CEO di American Battery Technology, potrebbe essere il cambiamento dello scenario di veicoli elettrici in Cina destinato ad aumentare: “Ci aspettiamo prezzi molto alti per il prossimo futuro”, ha riferito Melsert.
Anche Vivek Chidambaram, senior managing director responsabile strategie di Accenture, afferma che i prezzi in calo sono solo temporanei, affermando che i costi del litio sono diminuiti perché le vendite dei veicoli elettrici sono importanti ma cresciute meno rispetto a quanto atteso dalle case automobilistiche, elemento che avrebbe portato a una produzione maggiore rispetto a quella richiesta.
Per tutte le notizie di macitynet che trattano di veicoli elettrici, mobilità smart e guida autonoma rimandiamo alla sezione dedicata ViaggiareSmart del nostro sito.