Nell’ultimo numero della sua newsletter “Power On”, il sempre ben informato Mark Gurman di Bloomberg riferisce che iOS 17 sarà un aggiornamento più importante rispetto a quanto in precedenza previsto da Apple.
A gennaio di quest’anno, Gurman aveva parlato di iOS 17 come di un update con un numero minore di novità rispetto agli anni passati, “limitato” dal fatto che vari sviluppatori a Cupertino sarebbero impegnati sul futuro visore AR/VR.
Ora Gurman riferisce di un cambio di strategia a Cupertino. «Quando Apple ha iniziato a sviluppare iOS 17, l’idea iniziale era di una versione ottimizzata del sistema, focalizzata principalmente sulla risoluzione dei problemi e nel miglioramento delle prestazioni, più che sulla aggiunta di nuove funzionalità (non molto diversamente dall’approccio avuto dell’azienda con Snow Leopard su Mac OS X nel 2009)”, scrive Gurman.
«L’idea era di evitare le problematiche riscontrate inizialmente con iOS 16, aggiornamento ambizioso che ha sofferto di scadenze non rispettate e bug iniziali. Successivamente, nel processo di sviluppo la strategia è cambiata. iOS 17 è ora prevista con migliorie “belle da avere”, anche se non ci saranno miglioramenti rilevanti, tipo la schermata di blocco potenziata dello scorso anno. L’obiettivo del software, nome in codice “Dawn”, è definire molte delle caratteristiche più richiesta degli utenti».
Non è chiaro a cosa Gurman faccia riferimento, ma dovremmo saperne di più nell’ambito dell’annuale conferenza sviluppatori, la WWDC di giugno 2023. Tra le possibilità novità, migliorie relative a CarPlay, a per Siri, al sideloading di app da store alternativi (un passaggio al quale Apple è praticamente obbligata dalla Commissione Europea), il supporto per il visore di Realtà Aumentata/Virtuale, Reality Pro, che secondo molto osservatori vedremo alla WWDC23.
Tra le nuove funzioni richieste dagli utenti, tenendo conto di vari sondaggi, ci sono: un migliore meccanismi di aggiornamento in background per le app (alla stregua di quanto è possibile fare ora con gli interventi rapidi di sicurezza), un meccanismo di recovering wireless (per il ripristino senza necessariamente collegare l’iPhone a un Mac o PC tramite cavo), il supporto alla tecnologia di messaggi RCS, una offerta iCloud di base (la versione gratuita) migliore ripetto all’attuale, migliorie per Siri (che ora, con ChatGPT, sembra indietro anni luce), il supporto alle mappe offline nell’app Mappe e altro ancora…