I cittadini l’hanno abbandonato (o mai adottato) da tempo. Ora possono abbandonarlo anche i Governi. Parliamo del servizio di tracciamento dei casi da Coronavirus presente in tutti gli iPhone. La possibilità di dismettere il sistema di notifica è una delle tante novità di iOS 16.4, aggiornamento del sistema operativo che dovrebbe arrivare a breve.
La funzione, attiva da iOs 13.7 e aperta (appunto) solo alle autorità che sorvegliano la diffusione della Pandemia si fonda sulla tecnologia lanciata nel 2020 da Apple (e Google) con la quale si offriva una piattafoma grazie alla quale i governi potevano disegnare una mappa delle persone che erano entrate in contatto con qualcuno che era stato affetto da Covid e allertare chi fosse stato in prossimità di una fonte di contagio.
Ora con iOS 16.4, come accennato, le stesse autorità sanitarie possono dare comunicazione di avere sospeso la manutenzione delle API (Application Programming Interface) per il tracciamento; in altre parole di far sapere che cessa la comunicazione delle notifiche.
Quando questo dovesse avvenire anche in Italia, si avrebbe un messaggio che recita: “La vostra autorità sanitaria ha disattivato le Notifiche di esposizione. Il vostro iPhone non raccoglie più i log di esposizione dei dispositivi vicini e non può più mostrare notifiche di possibili esposizioni. I dati di precedenti log di esposizione sono automaticamente cancellati”.
In realtà questa tecnologia sia nel nostro paese che in tanti altri paesi del mondo, nonostante l’impegno di Apple e Google, si è rivelata un fallimento, per tutta una serie di motivazioni che hanno reso vano il tentativo di rendere utili gli smartphone nella lotta contro il virus Sars-CoV-2.
Tra i motivi che hanno portato all’inutilità delle delle app di tracciamento, la mancanza di fiducia dei cittadini in app di questo tipo, una barriera che ha comportato risultati molto modesti rispetto alle iniziali aspettative e anche alle potenzialità che esse avevano.
Un altro aspetto che ha reso inutili le app di tracciamento era forse nel timore di incorrere nelle complicazioni, prima tra tutti l’isolamento, cui si era costretti quando avuto un allerta si doveva dichiarare di avere avuto un contatto.
Meglio a quel punto, era il ragionamento forse egoistico, certamente non troppo responsabile, spegnere le notifiche fin dall’inizio, fare finta di niente, accogliere il Fato e attendere gli eventi invece che essere perseguitati dal dubbio e finire avviluppati da peripezie burocratiche e sanitarie magari per un errore o senza avere contratto il virus.
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