La startup statunitense FarmWise, specializzata in robotica e hi-tech nel campo dell’agricoltura, propone due robot, Titan e Vulcan, gestiti da intelligenza artificiale AI in grado di estirpare con precisione millimetrica le erbacce e le piante non desiderate, lasciando intatte le colture.
Grazie alle tecnologie AI entrambi i robot gestiscono decine di lame minuscole in modo che vengano eliminate tutte le erbacce intorno a ogni coltura, senza toccare le piante sane. Questa soluzione di FarmWise riduce o elimina la necessità di ricorrere agli erbicidi e, allo stesso tempo, risolve il problema di non disporre di manodopera sufficiente per effettuare queste tediose operazioni manualmente.
I dirigenti della società parlando al MIT non nascondono obiettivi decisamente molto più ambiziosi: trasformare o meglio rivoluzionare l’agricoltura così come la conosciamo oggi con l’impiego massiccio di AI, dati e robot per riuscire a ottenere molto di più dalla terra limitata per sfamare la popolazione mondiale in crescita.
«Abbiamo una popolazione in crescita e non possiamo espandere la terra o l’acqua che abbiamo, quindi dobbiamo aumentare drasticamente l’efficienza del settore agricolo» ha dichiarato al MIT il cofondatore dell’azienda Sebastien Boyer, come riporta Interesting Engineering.
«Penso che l’intelligenza artificiale e i dati saranno i protagonisti di questo viaggio». Proprio come i robot Titan e Vulcan (in preordine) grazie alla AI e alla sua capacità di processare quantità pressoché infinite di dati, FarWise punta a rivoluzionare l’intera agricoltura.
«È tutta una questione di precisione. Capiremo meglio di cosa ha bisogno la pianta e prenderemo decisioni più intelligenti per ciascuna di esse. Questo ci porterà a un punto in cui potremo utilizzare la stessa quantità di terra, molta meno acqua, quasi nessun prodotto chimico, molto meno fertilizzante e produrre comunque più cibo di quanto ne produciamo oggi. Questa è la missione. Questo è ciò che mi entusiasma».
Il cofondatore di FarmWise paragona l’intelligenza artificiale AI agli albori della tecnologia GPS. «Venticinque anni fa, il GPS era una tecnologia molto complicata. Dovevi connetterti ai satelliti e fare dei calcoli folli per definire la tua posizione. Ma alcune aziende hanno portato il GPS a un nuovo livello di affidabilità e semplicità».
«Oggi, ogni agricoltore del mondo utilizza il GPS. Pensiamo che l’intelligenza artificiale possa avere un impatto ancora più profondo rispetto al GPS sul settore agricolo e vogliamo essere l’azienda che lo rende disponibile e facile da usare per ogni agricoltore del mondo “, ha concluso Boyer nel rapporto».
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