Counterpoint stima che la vendita di iPhone a gennaio scorso siano scese di circa 11 punti percentuali su base annua, a 20,9 milioni, comunque un miglioramento rispetto al calo del 18% su base annua registrato a dicembre dello scorso anno. Tuttavia, il calo viene quasi compensato dalle vendite in Cina e USA.
La vendita di iPhone in Europa rimane debole a 3,8 milioni (al contrario di quelle iPad), in calo del 32% su base annua e del 13% su base mensile, con il terzo calo a gennaio di almeno il 30%.
A seguito di un calo di circa il 22% su base annua in Cina durante il mese di dicembre, in gran parte a causa della mancanza di offerta, lo studio stima adesso che la vendita di iPhone sia aumentata di circa il 6%, registrando a gennaio 5,7 milioni di unità.
Mentre le vendite in Cina risultano solide, il miglioramento delle vendite di iPhone negli Stati Uniti c’è stata, ma più silenziosa. Il rapporto stima, infatti, che le vendite di iPhone negli Stati Uniti sia scesa di circa il 4% su base annua a gennaio (6,0 milioni), ma registrando un miglioramento rispetto al calo dell’8% su base annua dello scorso dicembre (8,8 milioni).
Infine, data la forza relativa in Cina, gli Stati Uniti hanno rappresentato solo il 29% delle vendite a gennaio, in calo rispetto alla Cina che rappresenta il 27% o circa il 56% combinato delle vendite di iPhone.
A dicembre avevamo già segnalato che in Cina, ogni quattro dispositivi venduti, uno era un iPhone.