Può piacere o meno, può stare simpatica o meno, ma ancora una volta Apple dimostra la sua unicità nel panorama tecnologico globale perché, nonostante snobbi da anni tutte le più grandi fiere di elettronica, riesce a dominare la scena in contumacia vincendo due dei più prestigiosi premi GLOMO, Global Mobile Award, del Mobile World Congress MWC 2023 concluso giovedì 2 marzo: iPhone 14 Pro è eletto migliore terminale del 2022 mentre la funzione Emergenze SOS via Satellite ha vinto il premio Disruptive Device Innovation Award, letteralmente per le tecnologie dirompenti.
Anche in passato (iPhone 6 nel 2015 ma non solo) Apple ha portato a casa diversi premi e riconoscimenti in edizioni storiche del Mobile World Congress, senza mai parteciparvi ufficialmente, come per esempio è avvenuto con il rivoluzionario primo iPhone del 2007, vincitore della manifestazione e poi diventato pietra miliare degli smartphone, della telefonia, di internet in mobilità, delle app e della rivoluzione degli smartphone.
Per la cronaca da MWC23 iPhone 14 Pro ha vinto superando ai voti della giuria di esperti Google Pixel 7 Pro, Nothing Phone (1), Samsung Galaxy Z Flip 4 e Galaxy S22 Ultra. Al premio concorrono gli smartphone introdotti sul mercato da gennaio a dicembre 2022.
Naturalmente non è possibile rivoluzionare sempre o a ogni generazione, ma nonostante una valanga Android sempre più estesa e soprattutto sempre più agguerrita, iPhone continua a ritagliarsi una posizione di superiorità, e questo dal 2008. Da allora la qualità dei terminali Android è andata via via crescendo, sia per il sistema operativo che rilasciato di corsa per inseguire Cupertino era acerbo al lancio, ma migliorato enonrmente nel corso di lunghi anni.
Stesso discorso per smartphone e tablet: la superiore qualità iniziale di iPhone e iPad era evidente a qualsiasi tipo e livello di utente. La rincorsa ad Apple è partita sul prezzo a scapito della qualità, ma negli anni anche i marchi Android hanno capito che la qualità paga.
Negli ultimi lunghissimi mesi di guerre e preoccupazioni di conflitti su scala globale tutti i mercati e settori ondeggiano e navigano a vista. Ma i beni di lusso, la moda, i viaggi per chi può, le auto elettriche fascinose e super costose ed eco chic, così come gli smartphone più belli potenti e costosi, anche molto più di iPhone (vedi i pieghevoli Samsung), continuano a vendere piuttosto bene. Alla peggio, prodotti e servizi che costano di più risentono meno della crisi dei comuni mortali.
Ma anche questa è una storia ben nota ai conoscitori Apple di lungo corso: la rincorsa alle super specifiche mostruose, al computer ninja da 9000W solo per le GPU, lo schermo che si piega e ripiega per diventare un televisore tascabile. Tutto molto bello e avveniristico, ma se non ti cambia la vita, o semplicemente se non te la semplifica, o non te la agevola un po’, tanto vale averlo e pagarlo.
Come Apple I, Macintosh, iPod, iPhone, iPad e quello che volete fino alle tastiere super sottili e Apple Watch. Meglio una funzione in meno, ma quello che fa deve essere al top, e quando le funzioni abbondano come quelle per la salute di Watch, si va in una direzione che pochi altri marchi o nessuno prima avevano battuto alo stesso modo o nella stessa direzione.
Hanno ragione quelli che criticano i prezzi alti dei prodotti Apple, perché la tecnologia bella e facile piace a chiunque. Anche a chi purtroppo non ha il budget per potersi permettere iPhone 14 Pro o di cambiarlo ogni tot anni a piacere.
All’inizio la tecnologia top costa, ma nel giro di qualche generazione arriva anche ai comuni mortali che si potranno togliere lo sfizio con un iPhone nuovo base o iPhone SE che verrà. Anche per molti utenti Android che hanno provato a fare il balzo a iPhone, magari provenendo da modelli top, le differenze si sono assottigliate, ma si vedono ancora.
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