Foxlink, un fornitore indiano di Apple che si occupa della produzione di cavi, ha bloccato la produzione in seguito a un incendio che si è propagato fino a portare al collasso una parte della struttura.
Vari partner di Apple, inclusi Foxconn, Pegatron e Foxlink, hanno aperto filiali e stabilimenti produttivi in India, e una di queste strutture nello stato centro-orientale dell’Andhra Pradesh è parzialmente crollata lunedì 27 febbraio.
A riferirlo è Reuters spiegando che le fiamme sono divampate nel pomeriggio e hanno distrutto il 50% dei macchinari in fabbrica.
J Ramanaiah, Capo del Corpo dei Vigili del fuoco nella municipalità di Tirupati, ha riferito che il dipartimento da lui guidato è riuscito a domare l’incendio e non ci sono state vittime.
L’incendio comporta conseguenze per le attività di Apple e sempre secondo Ramanaiah, il management ha riferito di danni stimati in 1 miliardo di rupie (12 milioni di dollari).
Apple da tempo sta cercando di spostare la sua catena di approvvigionamento all’infuori della Cina, ma un evento di questo tipo dimostra che non è ancora facile affrancarsi completamente dal Paese del Dragone. Pochi giorni addietro sono circolate voci secondo le quali Apple è insoddisfatta della qualità di alcuni prodotti assemblati in India, e il 50% degli alloggiamenti di iPhone sono stati rifiutati dalla Mela, mentre in Cina il numero di prodotti non conformi alle richieste di Apple è pari quasi a zero.
C’è chi ritiene il divorzio totale tra Apple e la Cina quasi impossibile e afferma che questa scelta richiederà almeno 20 anni.